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L’Eurolega procede incessante, settimana dopo settimana, e inizia e delinearsi un’idea di classifica. Real ancora imbattuto, Barcellona prima vera antagonista, poi un gruppo di squadre apparentemente solide che devono ancora far capire quale potrà essere il loro destino: tra loro anche la Virtus Bologna, impegnata venerdì 3 alla Segafredo Arena contro l’Efes, squadra fin qui incompiuta.

In questo blocco Fenerbahce, Valencia, Monaco, Olympiacos, Zalgiris e Maccabi, tutte con almeno tre successi e attualmente in lotta per un posto tra le prime otto. A faticare tutte le altre, soprattutto l’Olimpia Milano, ferma a una sola vittoria e in crisi di gioco e risultati, con coach Messina che ha avuto parole molto negative sulla squadra dopo la sconfitta nel recupero settimanale con il Maccabi Tel Aviv. L’EA7 ospita giovedì 2 il Monaco, mentre per le altre sfide occhio a Maccabi-Real Madrid, Fenerbahce-Olympiacos e Barcellona-Panathinaikos, un match che sa di Final Four anticipata, nonostante la formazione greca sia fin qui tra le deluse del lotto.

Virtus Segafredo Bologna – Anadolu Efes Istanbul: diventare grandi

Dopo quattro vittorie consecutive, la Virtus cerca il pokerissimo, ma per farlo dovrà superare una delle squadre più forti (almeno sulla carta) del torneo. L’Efes, che in estate ha cambiato guida tecnica, ha ottenuto due successi nella competizione dimostrando di non aver ancora amalgamato appieno le tante stelle nel roster. Se Larkin, Thompson e Beaubois stanno più o meno confermando quanto ci si attendeva da loro, Jones, Pleiss e Willis sono un po’ sottotono e, se possono essere considerate due passaggi a vuoto le prime due pesanti sconfitte contro Barcellona e Real Madrid, l’ultimo -18 subito al Pireo dall’Olympiacos ha fatto suonare l’allarme.

Di questo momento negativo potrà approfittare la Virtus, che invece viaggia a vele spiegate. Quattro successi in fila, Toko Shengelia leader nonché miglior giocatore del mese di ottobre di tutta la competizione. Le vittorie in EL hanno dato conferma del buon lavoro di coach Banchi fin dal suo arrivo a Bologna, con l’immediato successo in Supercoppa italiana, e la squadra non vuole fermarsi. Bologna è la quinta miglior difesa e il quinto miglior attacco, è terza per valutazione complessiva e seconda per % da tre e da due, con una solidità di gruppo che va via via consolidandosi. Una vera mina vangante, forse sottovalutata da tutti a inizio stagione, che arriva a uno scontro diretto per capire quanto poter diventare grande.

EA7 Emporio Armani Milano – Monaco: all’Olimpia serve rinascere

Tutt’altro scenario quello che attende l’Olimpia, che venerdì 3 novembre ospita il Monaco al Forum di Assago. Tre sconfitte di fila per i biancorossi meneghini, che dopo il recupero con il Maccabi hanno visto Ettore Messina scagliarsi pesantemente contro la squadra, rea di non avere avuto il giusto atteggiamento soprattutto in difesa. Se per l’Efes abbiamo detto dell’amalgama, che manca in una formazione abbastanza nuova, che ha cambiato allenatore, per l’EA7 il discorso è un po’ diverso: il coach è sempre lo stesso da diversi anni e il nucleo squadra è rimasto quello dell’anno passato, con Shields (leader) recuperato.

L’arrivo di Mirotic ha sicuramente alzato il livello del team e le sue prestazioni dimostrano quanto giusto sia stato investire su di lui (miglior realizzatore del torneo con 22.8 punti di media), ma la sua presenza ingombrante – alle quali si sono aggiunte quelle di Poythress e Lo – ha portato giocatori fino a ieri determinanti, vedi Melli, a essere relegati a un ruolo diverso, a volte marginale. L’esempio più lampante è proprio il capitano, che gioca tanto ma tira pochissimo (contro il Maccabi appena due tentativi dal campo) e con lui possiamo metterci Ricci, Hall (un tiro contro il Maccabi) e Hines, prima perno e ora – l’età non è dalla sua – utilizzato per pochi minuti di qualità.

Una situazione che fatica a modificarsi in senso positivo e le parole del coach, anche pubbliche, non aiutano. L’avversario di giornata poi non è di quelli facili, perché il Monaco arriva da tre vittorie consecutive (l’ultima 107-79 sul Maccabi), è in salute e nel weekend ha ritrovato anche Jordan Loyd, reduce da un’operazione alla spalla. Grande attesa per il ritorno da ex di Mike James, che dopo Mirotic è il miglior realizzatore della lega con 18.8 punti di media. Con lui, fari puntati su Kemba Walker, ex superstar NBA arrivato nel Principato in estate e, dopo aver avuto qualche problema fisico all’inizio, sembra essersi ripreso completamente, andando in doppia cifra nell’ultima gara contro Tel Aviv. Servirà la migliore Olimpia per superare questo ostacolo, e il supporto del pubblico milanese.

Barcellona – Panathinaikos: big match dai due volti

Il big match della giornata è Barcellona-Panathinaikos. Non per la classifica, ma per il valore delle squadre. I blaugrana, secondi con quattro vittorie su cinque e unica sconfitta nel clasico contro il Real, sono sicuramente tra le squadre da battere di questa competizione, per la quale sembra scritto l’arrivo alle Final Four. Dall’altra il Pana, che continua a spendere soldi sul mercato – ufficializzato ieri l’arrivo di Nunn, del quale si parlava insistentemente in chiave Olimpia – ma non riesce a ottenere ancora i risultati sperati.

Sembra la classica squadra che colleziona figurine senza riuscire a farle rendere in campo. Due le vittorie fin qui ottenute e l’occasione di infilare la seconda consecutiva contro lo spauracchio Barça, da affrontare al Palau. La vittoria sul Baskonia ha ridato un po’ di morale all’ambiente, ma la chiave è la contemporanea crescita dei singoli, presi per fare la differenza. Nell’ultimo match sono usciti, finalmente, allo scoperto Lessort (25 punti), Mitoglou (23) e Sloukas (12 + 7 assist) e questa non è una buona notizia per il Barcellona, che dovrà attuare la giusta tattica difensiva per superare una diretta concorrente per la vittoria finale.