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Quello della scorsa stagione è stato un cammino esaltante della nostra unica squadra presente nella massima competizione europea di pallacanestro, l’Eurolega.

L’Olimpia Milano è arrivata ad un solo canestro dal raggiungimento della finale della manifestazione, bruciata al traguardo dal Barcellona, la squadra che poi si è dovuta arrendere ai campioni dell’Efes Istanbul.

Ettore Messina, allenatore dell’Armani AX, all’indomani della partita decisiva vinta contro il Bayern Monaco di Trinchieri, che permise a Milano di partecipare alle Final Four di Eurolega, dichiarò ai microfoni che una manifestazione così, giocata in quel modo, con quel risultato, è uno dei momenti più esaltanti che un giocatore possa vivere e che il suo obiettivo sarebbe stato quello di portare i suoi uomini alle parti conclusive della competizione con una certa frequenza.

La nuova stagione

L’esaltante cammino europeo delle “scarpette rosse“, è stato costellato da tutta una serie di episodi che hanno minato la conclusione stessa della kermesse cestistica, tanto che, soprattutto all’inizio della scorsa stagione, in tanti sollevarono più di un sopracciglio, visto che non furono certo isolati i casi in cui le squadre dovettero fare fronte a epidemie più o meno numerose originate dal Covid-19.

Ma la stagione andò avanti tra partite rinviate e quarantene, si ricordino quelle piuttosto severe di Asvel e Zenit, che toccarono per uno scorcio di stagione la stessa Armani.

Si riparte con il nuovo torneo il 30 di settembre, con l’Armani rinnovata che ospita il CSKA e che ha come obiettivo quello di tornare a partecipare ai playoff, entrare cioè tra le prime 8. Sorprese permettendo, non sarà un traguardo semplice, visto che sulla carta sono almeno 12 su 18 le squadre che aspirano allo stesso obiettivo di Milano.

Milano alla ricerca della riconferma

Il terzo posto della passata stagione, ha messo l’acquolina in bocca a tifosi e dirigenti dell’Olimpia, che adesso devono affrontare il difficile compito di provare a riconfermarsi.

Va da sé che le incognite sono tante, anche e soprattutto alla luce delle partenze di Zach Leday e Kevin Punter, due dei giocatori che meglio di altri hanno interpretato la scorsa stagione, volati verso un lido meno sicuro come quello di Belgrado al Partizan.

In luogo dei due talentuosi colored, sono arrivati Konstantinos Mitoglou e Nicolò Melli, rispettivamente reduci dalle esperienze di Panathinaikos e dalla NBA tra New Orleans e Dallas.

Mitoglou è un’ala forte dallo strapotere fisico non indifferente, che alle volte proverà a giocare da centro per dare una mano a rimbalzo, vero cruccio della passata stagione, al non sempre costante Kyle Hines, atteso da una stagione di pieno riscatto dopo quella passata tra infortuni e poche presenze di qualità.

Il roster sembrerebbe tutto sommato migliore rispetto a quello della scorsa stagione, anche perché l’aggiunta di kili e centimetri, non può che essere una buona notizia per l’allenatore di Catania.

Grant e Delaney, con Shields, formeranno una batteria di perimetrali piuttosto affidabile, senza contare l’esperienza inesauribile del Chacho Rodriguez e di Gigi Datome. Sarà interessante anche tenere sotto controllo il minutaggio di Pippo Ricci, arrivato da Bologna sponda Virtus e di Ricky Moraschini, al suo terzo anno a Milano.

La sorpresa? Monaco con Mike James e Motiejunas

Cominciamo dalla squadra che l’anno scorso non c’era in questa Eurolega, i francesi del Monaco.

È stato una specie di sconquasso la notizia dei giorni scorsi che ha fatto capolino su Radio-Eurolega, nella quale si metteva in evidenza l’arrivo della guardia statunitense Mike James, corteggiato dai Nets per tutta la stagione scorsa, per poi essere scaricato durante la off-season NBA.

James torna quindi in Eurolega, a corroborare un roster di assoluto livello, del quale fanno parte anche Donatas Motiejunas, anche per lui rientro in Eurolega dopo 9 anni di basket americano e cinese e Danilo Anjusic, ex top scorer della manifestazione, per tre elementi che potrebbero permettere ai vincitori della Eurocup della scorsa stagione, di rivestire i panni della clamorosa sorpresa.

I Campioni in carica

Non cambia da alcuni anni, invece, l’ossatura principale dell’Efes Anadolu Istanbul, la squadra che l’anno scorso sollevò il trofeo in finale in quel di Colonia contro il Barcellona.

Non cambiano allenatore e due giocatori principali della compagine turca. Ataman ha dimostrato in questi ultimi anni di avere le capacità per mettere insieme un roster formato da eccellenti campioni, Shane Larkin e Vasilije Micić su tutti e non si può non mettere sul gradino della favorita una squadra che ha messo in tasca il titolo con merito.

Trovare dei difetti in una compagine di questo tipo diventa un’impresa, ma se vogliamo fare i pignoli si può lisciare il pelo ad eventuali malumori dei due citati giocatori cardine della squadra, sulla cui partenza si è fantasticato per tutta la off season.

Altro punto dolente, se così lo possiamo chiamare, è la perfetta gerarchia di un roster in cui le seconde linee sanno fin da subito che seconde rimarranno tali fino alla fine della stagione.

C’è tanta curiosità, invece per la potenziale esplosione dell’unico importante nuovo arrivo in casa Efes, Filip Petrusev, 21enne di gran prospetto che parte dietro ai mostri sacri della squadra, ma potrebbe portare quelle variabili che servono a una squadra che deve confermarsi.

Un gradino sotto Real Madrid, Barcellona e CSKA

Real Madrid

Sembra sia stato investito nel migliore dei modi il tesoretto derivante dai buy-out di Garuba, Deck e Campazzo, in casa Real Madrid.

Tifosi e società sono impazienti di tornare a ritagliarsi un posticino importante nell’olimpo dell’Eurolega che conta, dopo un periodo in cui la parola d’ordine è stata “ricostruire“.

Vestiranno durante la stagione in partenza la “camiseta blanca” cestistica, artisti del canestro quali Thomas Huertel, il playmaker francese scippato agli odiati catalani, Walter Tavares, che nella passata stagione si giocava le partite praticamente da solo e l’altro lungo, Vincent Poirier, tenuto in naftalina per tutto lo scorso anno, perché utilizzabile solo in campionato.

Con gente come Sergio Llull e Jeffery Taylor, non puoi certo pensare di disputare una stagione nell’anonimato, per cui mettiamo il Real Madrid un gradino sotto l’Efes. Il tutto senza contare il rientro di Thompkins e Randolph. Auguri a tutte!

Barcellona

Gli screzi di mercato tra Real Madrid e Barcellona, sono continuati con l’approdo in Catalogna di Nicolas Laprovittola, playmaker argentino, ma si sono chiusi con la vittoria dei blancos in SuperCoppa spagnola, per una partita-apripista di un duello che mette ulteriore pepe ad una Eurolega promettente spettacolo.

I catalani perdono buona parte dei campioni che hanno raggiunto la finale dell’anno scorso, tra di loro Westermann, Claver e l’ormai passato a miglior vita Pau Gasol.

Sono arrivati al loro posto Sanli, uscito dai campioni dell’Efes e due pupilli di Šaras Jasikevičius, capo allenatore del Barcellona dal 2020, al suo secondo e, per adesso ultimo, anno di contratto, Hayes e Jokubaitis.

L’acquisto migliore del Barcellona rimane comunque la permanenza di Nikola Mirotic, vero fulcro tecnico e leader della squadra, che con Calathes e Higgins rappresenterà il solito problema per tutti, visto che, non lo si dovrebbe dimenticare, il Barcellona ha vinto la regular season della passata stagione di Eurolega.

CSKA

Sarà Nikola Milutinov il vero spartiacque della stagione del CSKA, squadra che dovrebbe rientrare tra le 4-5 favorite della stagione europea.

Il lungo serbo è reduce da un infortunio fiume e, essendo l’unico centro a roster, sarà fuori discussione che il minutaggio sarà elevatissimo e a Mosca sperano in una sua definitiva rinascita.

Daniel Hackett ha ormai preso definitivamente il comando in cabina di regia da qualche tempo e gente come Shengelia e Kurbanov va sempre tenuta sotto controllo, sia in attacco che in difesa. E poi c’è ovviamente il ritorno di Aleksej Šved, pronto a dare quella marcia in più alla compagine moscovita.

Coach Itoudis, vero e proprio valore aggiunto della squadra russa, ha chiesto espressamente di non rivoluzionare il roster, ed eccolo accontentato.