La 32ª giornata di Serie A 2021/22 si giocherà sotto il segno di Torino e Milan. Due squadre che giocano un calcio propositivo (più il Milan), aggressivo (più il Toro), di qualità.
È una partita, quella tra il Toro di Ivan Juric e il Milan di Stefano Pioli, che nasce e muore sotto il segno dell’equilibrio. A deciderla, come accaduto all’andata (1-0), sarà presumibilmente una giocata del singolo.
Come detto, Torino vs Milan è soprattutto – non solo – Juric vs Pioli. Parliamo di due allenatori i cui principi di giochi, similari per certi aspetti, non arrivano mai a toccarsi e incrociarsi.
Il Milan aggredisce, ma sa attendere nella propria metà campo e non disdegna di farlo (soprattutto quando c’era Kjaer al centro della difesa); il Torino all’opposto non può concepire il proprio calcio al di fuori dell’aggressività. Il 3-4-2-1 disegnato da Juric assomiglia più ad una tenaglia che stringe l’avversario dall’esterno al centro del campo che ad una farfalla libera di schiudere le ali in avanti.
I precedenti di Torino Milan
Vittorie Torino | 52 |
Pareggi | 66 |
Vittorie Milan | 74 |
Gol fatti Torino | 221 |
Gol fatti Milan | 293 |
Torino vs Milan è però anche e soprattutto una sfida storica, tra due squadre che hanno scritto pagine importanti del calcio italiano di ogni tempo.
Partiamo con il dato nudo e crudo sui precedenti: complessivamente, sono 192 le sfide tra queste due squadre. 74 ha vinto il Diavolo rossonero, 52 il Toro granata. Ben 66 volte le due squadre hanno pareggiato. Il Milan ha segnato molti più gol (293) del Torino (221) in questa sfida.
All’andata, come abbiamo ricordato, la decise un gol di Olivier Giroud al 14’. L’1-0 è anche il risultato più ricorrente tra le due squadre da quando esiste la Serie A a girone unico: 16 volte su 75. L’ultimo Torino vs Milan i tifosi granata se lo ricordano benissimo: era il 12 maggio del 2021 e il Toro si faceva travolgere (0-7) da un Milan già pronto per il campionato che stiamo vedendo quest’anno.
Un punteggio decisamente troppo ampio rispetto alla storia egualmente gloriosa di queste due società, tra le più blasonate del nostro calcio. La squadra torinese e quella meneghina si sono rese protagoniste di veri e propri scontri al vertice nella propria storia. Nella stagione 1937/38 ad esempio, si sono giocati l’accesso alla finale di Coppa Italia. Ad avere la meglio fu il Torino, che uscirà però sconfitto dalla Juventus ad un passo dalla gloria.
Durante il campionato di Serie A 1947/48, poi, il Grande Torino è in testa fin dalle prime giornate, e nonostante la sconfitta contro il Milan in casa per 3-2, alla fine i Granata si aggiudicheranno il quinto scudetto di fila (+16 dai rossoneri).
La Coppa Italia tornerà protagonista dell’incontro nel 1967/68, quando il Torino conquisterà il suo terzo trofeo nazionaale in finale. La storia si ripeterà nel 1970/71. Ma la partita più importante ed emozionante rimane quella del 4 aprile 1976 (24ª di Serie A), quando il Toro di Gigi Radice superò 2-1 il Milan portandosi in testa alla classifica per non mollarla più.
Milan vs Torino è però anche la sfida tra grandi protagonisti della storia: Gianluigi Lentini, ad esempio, che giocherà ben 6 anni al Toro per poi passare al Milan tra mille polemiche.
Simile destino, ma al contrario, per Darmian, che dalle giovanili del Milan passerà al Toro raggiungendo l’apice della sua carriera tra il 2011 e il 2015. Impossibile infine non ricordare l’allenatore alla guida di entrambe le formazioni in epoca recente, oggi più che mai: Sinisa Mihajlovic (in passato anche Nereo Rocco sedette su entrambe le panchine).
Statistiche a confronto
TORINO | MILAN | |
---|---|---|
38 | punti | 67 |
35 | gol fatti | 56 |
30 | gol subiti | 29 |
12.8 | tiri fatti a partita | 15.8 |
10.0 | tiri concessi a partita | 10.6 |
All’andata regnò l’equilibrio. A spezzarlo, come ricordato sopra, fu un gol di Olivier Giroud al 14’.
Era fine ottobre e il Milan non poteva ancora immaginarsi che, parecchi mesi dopo, dopo aver battuto di rimonta l’Inter nel derby di Milano si sarebbe proposto con veemenza come favorito numero uno allo scudetto.
Eppure i numeri dell’attaccante francese, questi almeno, non hanno mai subito variazioni di sorta. Giroud ha dimostrato di saper portare il peso della nove sulle spalle. Con 8 gol, è insieme a Leao e Ibra il miglior marcatore dei rossoneri.
Nel Torino, guida la classifica di top scorer Josip Brekalo, gioiellino in prestito dal Wolfsburg, con 6 reti.
Dietro di lui Sanabria (5) e Belotti (che ha messo a segno lo stesso numero di reti). Attenzione però al dato (a dir poco interessante) sui total shots: Pobega con 39 è terzo; ricordiamo che il calciatore ex Spezia è in prestito secco dal Milan, laddove tornerà a fine stagione – e contro il quale vorrà mettersi certamente in mostra. Con 3 reti, poi, troviamo Bremer, miglior difensore in Serie A per rendimento, quarto per shots on target nel Torino (incredibile ma vero).
Quest’ultimo dato, impressionante se pensiamo che Bremer è il difensore centrale dei tre di difesa (dunque quello meno propenso in teoria a sganciarsi per dare manforte ai propri compagni in fase offensiva), diventa inquietante se pensiamo ai problemi realizzativi del Toro quest’anno (al netto di un’ottima difesa, con 30 gol subiti in 31 partite): 35 i gol fatti dalla formazione di Juric.
Il gioco dell’ex allenatore dell’Hellas, come spesso capita nelle squadre simil-gasperiniane, passa dalla doppia fase dei centrali di centrocampo.
Se Mandragora si adatta meno alle caratteristiche, l’ideale ad interpretare il ruolo è Lukic, che anche a livello statistico sta dimostrando il proprio valore (1232 passaggi completati, nessuno come lui nel Toro). Insieme a Bremer, il serbo è anche il miglior giocatore per rendimento difensivo. Non però per partite giocate, dove domina Singo con 29 (a livello di minutaggio, guida sempre Gleison Bremer).
Del Milan abbiamo detto già molto nel corso della stagione. Nelle ultime partite, a far riflettere in positivo sono i numeri difensivi della formazione di Pioli.
Il tecnico si è reso conto dell’importanza del momento stagionale, soprattutto si è reso conto di non avere più troppa freschezza dalla trequarti in su.
La solidità data dal centrocampo, e le certezze date dalla difesa (inedita, con Kalulu sugli scudi), si sposano alla perfezione coi numeri difensivi di ottima fattura dei rossoneri (29 gol subiti, di cui appena 8 da gennaio ad oggi). Il Milan non prende gol dalla sfida di Udine dello scorso 25 febbraio.
Probabili formazioni e stato di forma
Due squadre mosse da motivazioni e obiettivi diversi, con il Torino che ha ormai raggiunto la salvezza ma che non ha corso abbastanza per restare aggrappato al treno europeo. Per il Milan è anche inutile spiegare l’importanza della gara, che anche stavolta giocherà dopo aver visto i risultati delle dirette concorrenti.
Probabile formazione Torino
Juric metterà in campo i suoi migliori 11 e conoscendo la grinta del mister croato pretenderà una gara alla morte anche se il Toro non si gioca più moltissimo in termini di classifica.
La conferma di un Belotti in crescita come unica punta con Brekalo e l’ex di giornata Pobega a supporto sulla trequarti, appare scontata anche per l’assenza di Sanabria. Ancora ai box anche Praet la coppia centrale di centrocampo sarà quella formata da Lukic e Mandragora.
Torino (3-4-2-1): Berisha; Izzo, Bremer, Rodriguez; Singo, Mandragora, Lukic, Vojvoda; Brekalo, Pobega; Belotti. All.Juric
Probabile formazione Milan
Defezioni nella zona difensiva per Pioli: ha alzato bandiera bianca anche Florenzi che si aggiunge a Romagnoli e al lungodegente Kjaer. A centrocampo mancherà anche Bakayoko, ma si dovrebbe rivedere Kessiè vista la gara in trasferta (l’ivoriano separato in casa ormai non è più molto gradito a San Siro).
Davanti potrebbe essere il momento di Ibra dal 1′, con probabile staffetta con Giroud a gara in corso.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, T.Hernandez; Bennacer, Tonali; Saelemaekers, Kessiè, Leao; Ibrahimovic.