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Molti risultati in bilico nel ritorno degli ottavi di finale di Conference League, anche grazie all’abolizione della regola del gol in trasferta che rende molto più probabile l’accesso ai supplementari e ai calci di rigore.

Andiamo a vedere come si compone il panorama delle sfide di giovedì 17 marzo, esclusa quella dell’Olimpico tra Roma e Vitesse a cui è dedicato un approfondimento a parte.

AZ Alkmaar-Bodø/Glimt (AFAS Stadion, 18:45)

Successo norvegese per 2-1 all’andata, grazie al rigore trasformato da Ola Solbakken al 91° (che gli ha permesso di agganciare Tammy Abraham in vetta alla classifica marcatori della competizione). Il primo vantaggio giallonero era stato firmato da Amahl Pellegrino nel primo tempo, poi vanificato al 73° da Zakaria Aboukhlal.

Con il campionato norvegese in partenza ai primi di aprile, la squadra di Kjetil Knutsen ha potuto dedicare tutta la settimana alla preparazione di questo match, senza avere nemmeno l’intoppo di un infortunio.

Pascal Jansen ha invece visto il suo AZ perdere in casa (e farsi così agganciare in classifica al 4° posto) contro il Twente per 0-1. Indisponibili i lungodegenti Jeremy Helmer e Jelle Duin, oltre all’ex Sassuolo Timo Letschert fuori rosa da inizio stagione, si punta sui gol del centravanti greco Vangelis Pavlidis (15 gol stagionali) e dell’ala svedese Jesper Karlsson (17 gol stagionali).

Basilea-Olympique Marsiglia (St. Jakob Park, 18:45)

Vittoria di misura dei francesi all’andata, partita segnata dai gol “italiani”, ovvero la doppietta dell’ex Napoli Arkadiusz Milik e dal gioiello messo a segno a dieci minuti dalla fine del talentino scuola Inter Sebastiano Esposito che mantiene accese le speranze di qualificazione svizzere.

Per l’OM di Jorge Sampaoli sarò pesantissima l’assenza di un leader carismatico come Dimitri Payet, squalificato per somma di ammonizioni ma peraltro già assente per problemi fisici nella vittoria per 4-1 ottenuta domenica sul campo del Brest: in rete Milik, gli altri ex “italiani” Gerson e Cengiz Under e Amine Harit. Non utilizzabile in Europa il giovane brasiliano Luis Henrique.

Per quanto riguarda il Basilea, Guillermo Abascal ha visto i suoi ragazzi vincere 2-0 contro il Servette grazie ai gol di Adam Szalai (non schierabile in Europa League, dove giocherà il russo Fedor Chalov) e del giovanissimo figlio d’arte Liam Chipperfield, che potrebbe essere un’arma a sorpresa anche per il match europeo, in particolare se la partita dovesse protrarsi oltre il 90°.

Fuori per infortunio gli italiani Raoul Petretta e Andrea Padula, oltre a Michael Lang e Emmanuel Essiam.

Rennes-Leicester (Roazhon Park, 18:45)

Difficile per il Rennes ribaltare il 2-0 dell’andata siglato da Marc Albrighton e Kelechi Iheanacho. Oltre a Romain Salin, Bruno Genesio deve fare a meno anche dell’altro portiere, l’italo-senegaolese Alfred Gomis, vittima di una frattura a un dito. Sarà il giovane turco Dogan Alemdar quindi a presidiare la porta francese.

Fuori anche i difensori Loic Badé e Jeremy Gelin, oltre all’attaccante Kamaldeen Sulemana. Domenica però il Rennes si è reso protagonista di un’ottima vittoria per 4-2 sul campo del Lione, grazie ai gol di Benjamin Bourigeaud (sul 7° assist di Gaetan Laborde, autore di 5 gol in Conference), Baptiste Santamaria, Lovro Majer e del solito Martin Terrier (14° gol in campionato). In questa maniera la squadra di Genesio si mantiene ad un punto di distanza dal secondo posto occupato da Marsiglia e Nizza in Ligue 1.

Domenica molto più amara invece per il Leicester di Brendan Rodgers, che ha incassato due gol in casa dell’Arsenal scendendo così al 12° posto in Premier League. Il grave infortunio di Jamie Vardy pesa sicuramente moltissimo sull’attacco delle Foxes, che devono fare a meno anche di Danny Ward, Jonny Evans e del lungodegente Wesley Fofana.

Copenhagen-PSV Eindhoven (Parken, 18:45)

All’andata è successo di tutto: gol di Isak Johannsson dopo soli 6 minuti per il vantaggio danese, pareggi di Cody Gakpo al 21° e immediato nuovo sorpasso del Copenaghen con Pep Biel e quindi con l’ex Genoa Lukas Lerager prima dell’intervallo.

Nella ripresa Ritsu Doan accorcia le distanze per il PSV prima che Cody Gakpo si faccia parare un rigore da Kamil Grabara. L’attaccante olandese si fa perdonare segnando il gol del 3-3 al 70°, ma 8 minuti dopo ancora Pep Biel riporta in vantaggio il Copenaghen, e a 5 minuti dal 90° è Eran Zahavi a fissare il punteggio sul 4-4.

Con le nuove regole, la folle partita di andata vale esattamente quanto uno 0-0, per cui i danesi possono fare affidamento sul fattore campo per avere la meglio sul PSV. In casa la squadra di Jess Thorup ha perso solo con il Midtjylland a settembre e con il PAOK Salonicco ad ottobre di quest’anno.

In campionato sono peraltro reduci dalla rivincita sul Midtjylland, sconfitto in trasferta per 0-1 grazie ad un gol allo scadere dell’ex Fiorentina e Sassuolo Khouma Babacar, che ha significato la conquista aritmetica del titolo danese.

Il PSV di Roger Schmidt, invece, vincendo per 0-1 sul campo dell’Utrecht grazie sempre a Eran Zahavi, rincorre il primo posto dell’Ajax distante due punti.

Feyenoord-Partizan Belgrado ( Stadion Feyenoord “De Kuip”, 21:00)

Con le vecchie regole il 2-5 incassato in casa dal Partizan Belgrado avrebbe significato l’eliminazione scontata, ora invece la squadra una remota possibilità di passare di Aleksandar Stanojevic ha una remota possibilità di passare il turno.

Assente per squalifica Igor Vujaicic, dipenderà anche dalle condizioni di Bibras Natcho, autore del momentaneo vantaggio nella gara di andata ma uscito poco dopo per infortunio, assente anche nel pareggio per 0-0 di domenica contro il Napredak che ha significato l’aggancio in testa alla classifica da parte della Stella Rossa.

Pronta in ogni caso la staffetta con il gioiellino Nemanja Jovic, come già successo all’andata quando il giovane talento subentrò e firmo il secondo vantaggio dopo il pareggio di Jens Toornstra, prima che il Feyenoord dilagasse nel secondo tempo con Cyriel Dessers, Lutsharel Geertruida e Luis Sinisterra, prima del secondo sigillo di Toornstra.

Forte del vantaggio dell’andata, Arne Slot potrebbe fare un po’ di turnover, risparmiando magari Luis Sinisterra e Cyriel Dessers (5 reti in Conference), autori dei gol che hanno siglato la rimonta sul campo del PEC Zwolle domenica e che hanno consentito al Feyenoord di distanziare l’AZ Alkmaar e il Twente e assicurarsi il 3° posto in classifica.

Gent-PAOK Salonicco (Ghelamco Arena, 21:00)

Successo greco per 1-0 all’andata, ma ora la squadra di Razvan Lucescu dovrà fare a meno del match winner e miglior giocatore della squadra, l’ex Parma e SPAL Jasmin Kurtic, ammonito e squalificato. Stessa sorte anche per Andrija Zivkovic, quindi probabile l’impiego dell’ex Napoli e Carpi Omar El Kaddouri e dell’austriaco Thomas Murg al loro posto.

Come centravanti ballottaggio tra Antonio Colak e Chuba Akpom, decisivo allo scadere domenica contro il PAS Giannina in una vittoria che mantiene il PAOK al secondo posto dietro un Olympiacos irraggiungibile.

Il Gent di Hein Vanhaezebrouck è reduce da una buona vittoria per 0-2 sul campo del Beerschot, con i gol di Julien de Sart e Darko Lemajic, che mantiene il Gent al 5° posto.

Sono stati tenuti a riposo Vadis Odijidja-Ofoe, Tarik Tissoudali e Laurent Depoitre, uomini spesso decisivi dell’attacco belga quest’anno, che probabilmente partiranno titolare con l’obiettivo di ribaltare il risultato dell’andata sfruttando il supporto del pubblico amico.

LASK Linz-Slavia Praga (NV Arena, 21:00)

Partita apparentemente senza storia dopo il 4-1 della squadra di Jindrich Trpisovsky all’andata, con doppietta di Yira Sor e gol di Ibrahim Traoré e Peter Olayinka. Quest’ultimo però è stato anche l’autore dell’autogol che è costata la sconfitta allo Slavia sul campo dello Slovan Liberec domenica, a causa della quale il Viktoria Plzen si è preso un vantaggio di 3 punti in testa alla classifica.

Il LASK, viceversa, è reduce da un netto successo per 6-0 contro il WSG Tirol che lo conferma in testa al raggruppamento di coda del campionato austriaco, con doppiette di Florian Flecker e Keito Nakamura e gol di Peter Michorl e Alexander Schmidt.

Nonostante l’entusiasmo, appare difficile che la squadra di Andreas Wieland riesca a ribaltare il risultato dell’andata e vincere con più di 3 gol di scarto,