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Il China Open ci ha fatto compagnia per una decina di giorni e con esso il nostro Jannik Sinner, che è approdato alla finale, per uno scontro che lo vedrà impegnato con un avversario tutt’altro che storico, sicuramente meno di quanto lo sia Alex De Minaur, Learner Tien.

Sinner si è sbarazzato con tanta difficoltà dell’australiano, domato al terzo set dopo un pericoloso passaggio a vuoto nel secondo, condito da qualche preoccupazione quando abbiamo visto l’azzurro toccarsi insistentemente la parte inferiore del gluteo.

Lo statunitense sembrava sull’orlo del precipizio contro Daniil Medvedev, ma un improvviso attacco di crampi ha messo in condizione il russo di non poter continuare il match, lasciando campo libero e Tien ritirandosi sullo 0-4 al terzo.

ATP 500 PECHINO – CHINA OPEN: La finale tra Sinner e Tien

PARTITACAMPO DI GIOCOORARIO
SINNER-TIENCENTRALE – DIAMOND08:00 MERCOLEDI 01 OTTOBRE

Signori, si chiude: Sinner sfida Tien

Una nuova cavalcata trionfale, sembra preludere ad un nuovo successo agevole di Jannik Sinner ad un torneo di tennis, questa volta al China Open di Pechino, un ATP 500 che gli permetterà di non perdere ulteriore terreno dallo spagnolo Carlos Alcaraz, vincitore, nella notte scorsa, del torneo di Tokyo in finale su Fritz.

Sinner, come scritto, ha avuto grandissime difficoltà, e non accadeva da 5 anni, a battere Alex De Minaur, coriaceo lottatore alla Ferrer, che ha ribattuto colpo su colpo alle sferzate del numero 2 del mondo, prima di arrendersi al terzo set quando l’azzurro è riuscito a esprimere il suo sprint finale e decisivo.

Cominciamo subito col dire che l’americano di origini asiatiche, occupa in questo momento il numero 52 della classifica ATP, pronto a spiccare il volo dopo la finale di Pechino, della quale sapremo il risultato solo nella parte centrale della mattina di martedì primo ottobre.

Il suo cammino lo ha visto faticare contro Cerundolo nel match d’esordio, per poi battere 2 set a zero il nostro Cobolli e quindi usufruire di ben due ritiri, quello di Musetti ai quarti e quello di cui vi abbiamo dato conto in precedenza, contro Medvedev.

Un Tien tutto sommato fresco, dunque, non fosse altro perché non ha praticamente speso nessuna energia mentale, e pochissime fisiche, per affrontare il quinto set in discesa per via dei crampi del russo, mentre Sinner ha faticato per avere la meglio di De Minaur.

Nessun precedente

Non ci sono precedenti tra l’azzurro e lo statunitense, ma la cosa che salta subito all’occhio è che Sinner arriva alla terza finale consecutiva a Pechino ed è alla nona finale di fila sul cemento.

Mancino rapido di gambe, serve spesso slice esterno per aprire il campo, Tien prende la palla presto e non ha paura degli scambi lunghi. È ancora “grezzo” nelle scelte sotto pressione, ma ha già piazzato risultati importanti nel 2025.

Appare una partita in cui saranno più decisivi di altre volte i primi colpi degli scambi: se Sinner mette la prima e comanda col dritto in uscita dal servizio, Tien rincorre. Se Tien trova spesso il mancino largo e gioca in diagonale sul rovescio di Jannik, allunga i game di risposta. cosa che porterebbe leggermente in equilibrio il match.

In ogni caso non dovrebbe essere un incontro esageratamente duro per il nostro connazionale.

Sinner vanta una qualità media del colpo più alta, gestione dei punti che contano, abitudine al torneo e ai palcoscenici importanti come le finali. Tien può strappare forse un break se la prima dell’azzurro non entra in serie, ma per due set interi gli manca ancora costanza e lettura dei turni di risposta di Jannik.

Saranno pochissime le discese a rete da parte di entrambi, forse ci sarà la possibilità di vederne qualcuna da parte dell’azzurro, chiamato in causa dalle palle corte dell’americano, ma non aspettiamocela come costante del match, i due sono ottimi esponenti della teoria del gioco da fondo campo.

Dove vedere in TV la finale del China Open di Pechino

Il China Open di Pechino, per cui anche la partita di finale tra Sinner e Tien, sarà trasmesso su Sky Sport e in streaming sulla piattaforma Sky Go.