L’EPT Main Event di Barcellona edizione 2025 ha completato un’intenso Day4, lasciando in sala soltanto 29 giocatori alla fine del livello 24.
A guidare il gruppo è il francese Yohan Rascar, unico capace di superare quota cinque milioni in chips, che ha staccato nettamente gli avversari. Per lui c’è in vista un’occasione irripetibile: quella di incassare un premio che da solo potrebbe superare i circa 374.000 dollari vinti finora nei tornei live.
Rascar ha creato un gap notevole alle sue spalle. Il primo degli inseguitori, lo spagnolo Sergio Carro Marin, insegue a 4.275.000, un milione e mezzo di chips in meno. Per il rumeno Sebastian Ionita, terzo con 3.670.000, la distanza dal chipleader supera i due milioni.
Cruciale per il player francese un monster pot vinto a inizio giornata (livello 21), che gli ha consegnato poco meno di 1,4 milioni di chips. L’azione è tutto preflop e culmina nella 6-bet shove di Karl Karlsson, instant snappata da Yohan Rascar. Lo svedese ha Q♠Q♥, ma si trova davanti A♠A♣ del suo avversario: il board non fa sorprese e il francese sale a 2.750.000 chips.
Sempre Rascar è stato il giustiziere del pro brasiliano Fabiano Kovalski, cinque volte itm all’EPT di Barcellona (compresi 2 final table). Rimasto con 15bb nel livello di 22, Kovalski tribetta all-in da BB con K♥10♥ sull’apertura da bottone del francese, il quale però chiama e mostra A♠Q♥. A♥J♠K♦ al flop, top pair di Rascar vs second pair del brasiliano, e poi più nulla.
Con le successive eliminazioni di Ronnie Lemmens e Felix Kurmayr, Yohan Rascar ha conquistato la chiplead e non l’ha più mollata, fino alla fine del Day4.

Nella top 10 ci sono due nomi da evidenziare. Il primo, non per chips ma per fama, è quello del norvegese Tobias Leknes, già protagonista nel Day3 nonché giocatore di grande esperienza e curriculum. Pur essendo un esperto soprattutto di mixed games (5 titoli EPT vinti con questa specialità), Leknes è l’uomo da tenere d’occhio nella corsa al final table.
L’altro è Umberto Zaffagnini, ultimo italiano rimasto in gara. Per lui vale il discorso fatto in merito a Rascar: anche Zaffagnini ha davanti a sé l’occasione della vita per battere con un solo risultato gli incassi realizzati dal 2016 ad oggi. Il miglior piazzamento, invece, lo ha già superato con il minimo garantito dal Day5: €34.800 contro gli 11.700 del 201° posto nell’EPT di Barcellona 2023.
Eliminati, invece, tutti gli altri sei “azzurri”. Queste sono le posizioni e i relativi payout:
| 39 | Michael Uguccioni | Italy | €30,150 | |
| 53 | Marco Bich | Italy | €26,300 | |
| 59 | Alfredo Zingales | Italy | €22,800 | |
| 63 | Antonio Asaro | Italy | €22,800 | |
| 88 | Fabio Peluso | Italy | €19,850 | |
| 92 | Dario Pieruzzini | Italy | €19,850 |
Out anche quattro big internazionali: lo statunitense Jason Wheeler (63°), possessore di un braccialetto WSOP 2021, lo svedese Peter Jorgne (82°), due volte finalista all’EPT di Parigi nel 2023 e nel 2024, il poker ambassador francese Julien Sitbon (62°) e quello spagnolo Ramon Colillas (32°).
Day5 fallito anche dal finnico Tero Laurila (70°), primo nell’Irish Open 2024, ma non dal pro britannico Leo Worthington-Leese (3° nell’EPT Monte Carlo 2023, primo nell’Eureka ME di Cipro lo scorso anno) e dall’iberico Cesar Garcia (6° all’EPT ME di Berlino nel lontano 2012, conquistato poi dal triple crown winner Davidi Kitai). L’inglese riparte dalla 7ma posizione del chipcount, Garcia dall’11ma. Senza dimenticare il chipleader del Day4, Martin Nielsen: è ancora in gara ma adesso si trova nelle parti medio-basse del count, 19° con 1.540.000 chips.
Tra i 29 left c’è anche un ex-giocatore di calcio: il 41enne francese Jimmy Kebe che ha disputato 29 partite di Premier League tra Reading e Crystal Palace. Si trova al 13° posto, a quota 2.065.000 gettoni.
L’appuntamento con il Day5 è fissato per le 12:00 di oggi, shuffle up and deal dal Livello 25 (20.000/40.000 big blind ante 40.000). 12:30 è invece l’orario per chi vuole seguire la giornata attraverso la diretta streaming. Dove? Sempre qui, su PokerStarsnews.it!

ELIMINAZIONI ILLUSTRI E COLPI SPETTACOLARI
La giornata era iniziata con 103 giocatori, tutti già in the money. Le eliminazioni non hanno tardato ad arrivare e non sono mancate mani destinate a far discutere.
Tra gli episodi più duri, quello che ha coinvolto lo specialista americano di High Roller Adam Hendrix. L’Alaska all-time money leader – dopo l’apertura di Cesar Garcia da cutoff – si ritrova al flop 10♥Q♠8♣ con Q♥8♥, doppia coppia. Hendrix gioca da Big Blind e va in check-call sulla puntata dello spagnolo. Turn, un 2♦. Hendrix fa check di nuovo e poi call, ma questa volta è in risposta all’-in di Garcia. Lo spagnolo deve mostrare A♣J♠: è in netto svantaggio, perché ha solo 8 out (4 Kappa e 4 Nove) per chiudere il double belly, cioè la doppia scala a incastro. Al river, tuttavia, scende il K♣ che completa la scala per Garcia ed elimina Hendrix.
Sorte analoga per Carlos Garcia, eliminato con gli assi in mano da Ronnie Lemmens: l’A-K del secondo trova il trips di Re sul board. Sfortunati anche due italiani. Alfredo Zingales ha visto i suoi Assi crackati da AJ di Cesar Garcia: davvero fortunato lo spagnolo che hitta due Jacks. Michael Uguccioni, invece, è incappato nel classico sogno che diventa incubo: all-in con A-Q contro i dieci di Heitor Maciel, asso prima carta del flop, la terza è invece un 10.
Altro scoppio è quello rifilato da Thomas Eychenne a Javier Tazon: coppia di Kappa per quest’ultimo che viene scoppiata da AK con scala Broadway chiusa al turn.
Clamoroso e anomalo è invece il colpo rifilato da Lauri Saaskilahti a Ronnie Lemmens. Con circa 250.000 già nel piatto e un flop che recita J♣10♥10♠, il finlandese punta 60.000 da big blind. Lemmens fa call dal bottone. Il turn porta un 4♠ e Saaskilahti prosegue investendo altre 120.000 chips, che il suo avversario chiama. L’ultima carta è il 4♥. Questa volta Saaskilahti punta 200.000: Lemmens si prende più di un minuto di riflessione prima di chiamare, poi scopre che Saaskilahti ha in mano 9♠4♦, fullhouse runner-runner trovato per caso, dopo aver giocato in bluff fino al turn!
La giocata forse più bella è invece quella che ha azzoppato il chipleader del Day4, Martin Nielsen. L’azione è presa al flop che mostra 3♣2♦2♥. Panagiotis Pantazis, original raiser preflop, punta 40.000 da hijack, solo per subire il raise a 90k del danese/abitante delle Isole Faroe. Il call del greco fa scendere un 8♣. Nielsen attacca ancora con 200.000 chips, ma Pantazis non cede. Il river porta la Q♥ e l’all-in di Nielsen. Pantazis va nel pensatoio, utilizza tutti i time bank prima di annunciare il call.
“Bel call” gli dice Nielsen, costretto a mostrare il tentativo di bluff con 6♥4♥, scala mancata. Pantazis gira J♣J♦, vince la mano e fa double up.
“Non mi piace giocare contro di te, sei troppo forte“, commenta Pantazis. “Non sta andando così bene“, replica Nielsen, che da chipleader di inizio giornata ha chiuso con uno stack modesto.
Immagine di testa: Umberto Zaffagnini (credits RIHL)