Il Super High Roller da €100.000 dell’European Poker Tour di Barcellona ha incoronato un nuovo campione. A spuntarla è stato il tedesco Leon Sturm, che ha superato un field di 47 entry (36 giocatori unici) per mettere le mani su uno dei titoli più prestigiosi della kermesse catalana.
Il torneo, articolato su tre giornate, ha generato un montepremi complessivo di €4.559.940, distribuito tra i migliori sei. Sturm, già vincitore di un braccialetto WSOP nel 2023, si è assicurato la fetta più grossa: €1.450.385, frutto di un accordo pre-testa a testa finale con David Coleman che ha lasciato in palio €200.000 per il vincitore. All’americano sono invece andati €1.148.755.
“Nuovo high score sbloccato – ha commentato Sturm in merito al suo nuovo miglior risultato in carriera –. È sempre bellissimo vincere un trofeo, per me conta più questo del premio in denaro.“
Oltre a Sturm e Coleman, sul podio è salito ancora una volta l’americano Jesse Lonis, terzo per €706.800, confermando il suo stato di forma in questo 2025.

LA SINTESI DEL TORNEO
La prima giornata ha visto la partecipazione di 36 entry, diventate 22 giocatori rimasti in sala alla fine dell’ultimo livello di gioco. Lo specialista tailandese di high/super high roller Punnat Punsri ha chiuso il Day1 al comando con 943.000 chips, seguito dal pro statunitense Seth Davies (890.000) e dal top regular live olandese Teun Mulder (829.000).
Nella top 10 si è piazzato anche Phil Ivey, nono con 407.000 chips accumulato. L’icona del poker ha offerto alcune ottime giocate. Eccone una.
Phil Ivey apre da under the gun e trova i call di Santhosh Suvarna e Jason Koon, entrambi dai bui. Flop: 2♦3♦3♥. Doppio check, Ivey betta 12.000 e Suvarna chiama. Koon invece rilancia a 40.000 ma non fa foldare nessuno. Il turn è un 2♠. Check del player indiano. Koon prosegue l’attacco con altre 40.000 chips: Ivey ci ha pensato a lungo prima di chiamare, mentre Suvarna molla il colpo. Si va in heads-up al river, un J♠. Koon mette pressione massima puntando abbastanza da coprire lo stack di Ivey. Il dieci volte campione WSOP ci pensa un po’, consuma alcuni time bank, e poi chiama rischiando l’eliminazione. In realtà, il suo è un ottimo call. Koon mostra infatti 6♥4♥, bluff con il progetto di scala mancato. Ivey gita 10♦10♣, coppia di dieci sufficiente a portarsi a casa il piatto.

Nei last 22 del Day1 troviamo anche Enrico Camosci, ultimo nel count. L’italiano è rimasto in alto per metà giornata, poi è incappato in un’azione clamorosa e alla fine sfortunata per lui.
Il norvegese Kayhan Mokri, due volte vincitore di questo torneo a Barcellona (nel 2023 e 2024), rilancia 7.000 da middle position. Enrico Camosci, che ha appena raddoppiato, tribetta fino a 23.000 da hijack. Punnat Punsri (cutoff) risponde con una forbet da 60.000 chips. L’azione torna a Mokri che non ha nessuno intenzione di chiamarsi fuori e “manda la vasca” da 243.000 chips. Call solo di Camosci e si va allo showdown.
Kayhan Mokri: A♥A♠
Enrico Camosci: K♣K♦
Il più classico dei cooler preflop vede Mokri partite in vantaggio, ma al flop K♠2♠3♣ Camosci centra il set di Re. Il turn 5♣ riapre le chance del norvegese che adesso può chiudere una scala Broadway. La possibilità si concretizza al river con il clamoroso [4h] che dimezza lo stack di Enrico Camosci.
L’italiano è poi uscito nella seconda giornata, senza andare a premio. Il Day2 ha registrato le chiplead del norvegese Espen Uhlen Jørstad, campione del mondo a Las Vegas nel 2022.
Il Day3 è iniziato con queste posizioni e stack al tavolo finale:
- Seat 1: Jesse Lonis, USA, 1,130,000
- Seat 2: Leon Sturm, Germany, 1,430,000
- Seat 3: David Coleman, USA, 2,365,000
- Seat 4: Punnat Punsri, Thailand, 760,000
- Seat 5: Aleksejs Ponakovs, Latvia, 1,280,000
- Seat 6: Espen Jørstad, Norway, 4,785,000
La partenza è stata bruciante. Fuori subito Punnat Punsri, scoppiato da David Coleman KK vs A5 off e Asso subito al flop. Coleman, dopo quella partenza sprint, ha continuato a macinare piatti dominando la fase iniziale, superando il chipleader iniziale che ha bluffato troppo e male, lasciando sul tavolo parecchie chips. Jørstad è comunque riuscito a restare lucido e a non farsi travolgere.
Sturm ha arrancato per un po’ nelle retrovie, con uno stack ridotto a meno della metà dei suoi avversari più vicini già alla prima pausa. Poi è arrivata l’action che lo ha rimesso in pista, clamorosa anche questa.
Jesse Lonis open-rilancia da bottone a 130.000, Leon Sturm risponde piazzando una tribet fino a 440.000 dallo small blind. David Coleman, dopo averci pensato a lungo, forbetta 750.000 da big blind. Lonis folda, Sturm invece risponde shovando 1.970.000. Call di Coleman e showdown:
Leon Sturm: A♦K♠
David Coleman: A♠K♦
Mani identiche con semi invertiti, ma la divisione del piatto sembra comunque l’epilogo più probabile. E invece il board scorre J♦2♦Q♦4♦10♠: colore nuts di quadri per Sturm vs second nuts dell’americano. Grazie al 2-up, il grinder tedesco è salito in testa al count, mentre Coleman è rimasto con appena due milioni.

Raggiunta la chiplead, Sturm ha iniziato a mettere pressione costante agli stack medi di Coleman, Lonis e Jorstad, sfruttando la leva dell’ICM. Aleksejs Ponakovs ha resistito finché ha potuto, ma con meno di dieci big blind è uscito in quinta posizione. Poco dopo è stato il turno di Jorstad, quarto classificato.
Iniziato il three-handed con circa il 60% delle chips in gioco, Sturm ha visto Lonis prendere il bronzo. Sfida tutta a stelle e strisce: Lonis chiama correttamente con A-9 l’all-in di Coleman che ha solo 9-8, ma un otto al flop ribalta la mano e decreta l’eliminazione di Jesse Lonis al terzo posto.
Sturm e Coleman hanno subito trovato l’accordo economico di cui abbiamo parlato all’inizio: fetta più grossa per Sturm, avanti 2:1 in chips, e 200.000 euro più trofeo da contendersi. Il tedesco ha consolidato la leadership con aggressività ben calibrata e leggendo alla perfezione un bluff dell’avversario.
La partita si è chiusa con Coleman ridotto a una ventina di bui. Sturm pusha da bottone con A-9 e riceve il call dell’americano con A-5. Il board non porta sorprese e il kicker migliore di Sturm fa gioco, partita, incotro.
Immagine di testa: Leon Sturm (credits RIHL)