Si avvicina la resa dei conti, al Cincinnati Open. In attesa del completamento dei quarti maschili, con Jannik Sinner già in semifinale, si giocano oggi quelli femminili e Jasmine Paolini si troverà di fronte a Coco Gauff.
L’americana suscita dolci ricordi, perché era stata proprio lei a venire surclassata nella finale del WTA 1000 di Roma, il successo più importante in carriera per l’italiana, se si eccettuano le due finali Slam. Ma il contesto di Cincinnati sarà ben diverso da quello del Foro Italico…
Cincinnati Open: Sinner torna rullo compressore
Sono tre, le immagini che ci ha lasciato in eredità l’ultimo giovedì di questo Cincinnati Open. La prima è la freschezza mancina di Terence Atmane, genietto vero (ha un QI di 158 e fa parte del cosiddetto HIP, High Intellectual Potenzial) che è sbocciato in questo torneo, dopo qualche anno passato a combattere contro gli infortuni ma soprattutto contro ansia e depressione. Con la testa sgombra, e con quella testa, era normale aspettarsi un salto di qualità, ma nessuno si attendeva di vederlo già oggi in una semifinale Masters 1000. Quando ha sconfitto Cobolli al 2° turno, sembrava un caso o giù di lì, ma poi sono arrivati i successi su Fonseca, Fritz e Rune! Ora, o meglio domani, per lui ci sarà il test dei test: Jannik Sinner.
L’altra immagine che ci rimane da ieri è proprio quella di un Sinner tornato non dominante, ma di più. Senza un problema al piede che lo ha un po’ rallentato all’inizio del secondo set, staremmo probabilmente parlando di un cappotto (6-0 6-0) ai danni del malcapitato Felix Auger-Aliassime. Che ci ha provato, poverino, ma di più non poteva proprio fare.
Poi c’è l’immagine dell’infortunio – l’ennesimo, ahilei – di Barbora Krejcikova. La ceca era intenta a fronteggiare la nostra Jasmine Paolini, in un ottavo di finale che era anche una sorta di rivincita della finale di Wimbledon. La partita, di fatto, non c’è stata, perché il problema al metatarso sinistro di Krejcikova non le consentiva praticamente di giocare. Lei ha resistito stoicamente, raccogliendo tre game e dando strada alla nostra numero 1. Che oggi avrà un altro bel test, come vedremo tra poco.
Jasmine Paolini-Coco Gauff (dalle ore 2:30 italiane)
Il programma di oggi, sul centrale del Lindner Family Tennis Center, si conclude con questo quarto di finale tra Jasmine Paolini e Coco Gauff. Un incrocio particolare, tra due carriere che non avrebbero potuto avere percorsi più differenti. Maturazione tardiva ed esplosione inattesa per la toscana, giovane predestinata la statunitense.
Le due si sono affrontate quattro volte, con due successi per parte in una sequenza che sorprende, anche se solo parzialmente. Gauff ha vinto i primi due confronti, entrambi sul cemento. Il primo era stato ad Adelaide 2021, il secondo proprio qui a Cincinnati e sempre nei quarti, ma nel 2023. Gauff vinse 6-3 6-2 in quello che per lei era il 19° quarto di finale in un WTA 1000, mentre per Paolini era la prima volta a un livello del genere. In questi due anni, poi, Jasmine ne ha giocato altri 8, Coco 11. Dunque, il rendimento delle due a questi livelli non è stato così dissimile.
Si giunge così agli ultimi due confronti, avvenuti entrambi quest’anno e tutte e due le volte su terra battuta. Sia ai quarti di Stoccarda che in finale a Roma, l’italiana non aveva fatto vedere palla all’avversaria. Uno potrebbe pensare che le cose stessero come ha – un po’ sbrigativamente – sentenziato Adriano Panatta, dopo la finale del Foro Italico, ovvero che Gauff appartenga a quella schiera di giocatrici che non hanno idea di come sia diverso il tennis sulla terra battuta, tecnicamente e tatticamente. Nemmeno un mese dopo, Coco ha vinto il Roland Garros…
Le valutazioni passano, il tennis si evolve insieme alle sue atlete. Gli equilibri mentali sono fondamentali e Jasmine sembra avere ritrovato un po’ della serenità perduta. Su questa superficie, Gauff ha un sensibile vantaggio. Ma ormai abbiamo imparato che questi match si giocano tutti su un filo invisibile.

