Vai al contenuto

L’Austria avrebbe dovuto rappresentare il primo vero banco di prova per curare i mali principali della Ferrari SF25. Eppure, pensare che da un giorno all’altro la Rossa possa mettersi al livello della McLaren sembra ancora un’utopia. La scuderia di Woking ha compiuto passi da gigante nello sviluppo della propria monoposto, con un pacchetto aerodinamico ormai consolidato che riesce a garantire competitività su qualunque tipo di circuito. Per la Ferrari, invece, il percorso appare più tortuoso: il lavoro è tanto, i margini di crescita ci sono, ma non si può parlare di un salto di qualità improvviso. L’obiettivo del Cavallino, almeno per ora, è di avvicinarsi alle prestazioni della McLaren e riuscire a sfruttare ogni singola occasione che si presenterà. Proprio come accaduto nelle prime gare della stagione, quando Verstappen ha mostrato qualche piccola incertezza e la Mercedes è riuscita a capitalizzare con Russell in momenti di difficoltà della Red Bull. È in quegli sprazzi di imprevedibilità che la Ferrari deve inserirsi: una tattica intelligente, una strategia pulita, una gestione impeccabile delle gomme potrebbero ancora fare la differenza.

La stagione fino ad oggi: un bilancio a metà

Il Mondiale 2025 ha finora raccontato una storia di rincorsa. La Ferrari è attualmente seconda nel Campionato Costruttori, una posizione che testimonia solidità, ma anche il rammarico di non essere mai salita sul gradino più alto del podio. Charles Leclerc ha conquistato quattro podi, mostrando costanza e talento, mentre Lewis Hamilton, alla sua prima stagione in rosso, si è dovuto “accontentare” di due podi nelle Sprint Race. Non è abbastanza per chi sogna di contendere il titolo mondiale, ma la base di lavoro c’è e la squadra è compatta. Il nodo cruciale resta la competitività della SF25 nelle varie condizioni di pista. Se nelle qualifiche la monoposto può ancora dire la sua, in gara emerge la difficoltà nel gestire il degrado delle gomme e nel mantenere un passo gara costante rispetto a McLaren e Red Bull. Proprio per questo, l’introduzione di una nuova sospensione diventa un tema centrale: un aggiornamento che dovrebbe aiutare soprattutto nell’efficienza della trazione e nella distribuzione del carico aerodinamico.

Belgio: il test della nuova sospensione

Il Gran Premio del Belgio sarà una tappa fondamentale per capire se la Ferrari potrà davvero cambiare marcia nella seconda metà della stagione. Spa non è mai stata una pista facile: richiede equilibrio perfetto tra velocità di punta e stabilità nelle curve veloci, oltre a un’ottima gestione delle variabili meteo che spesso caratterizzano il weekend. Il ritorno del formato Sprint, con gara breve il sabato, riduce il tempo per testare la nuova sospensione. Una sola sessione di prove libere per raccogliere dati e adattare il set-up significa dover essere chirurgici nelle scelte tecniche. Dall’altro lato, però, la Sprint rappresenta un’occasione in più per fare punti e valutare immediatamente l’impatto degli aggiornamenti in condizioni di gara.

Monza all’orizzonte: il sogno della magia

Il poster ufficiale del Gran Premio d’Italia è appena stato presentato, un segnale che la corsa di casa si avvicina. Monza non è mai una gara come le altre per la Ferrari. È il tempio della velocità, il luogo dove il Cavallino vuole e deve brillare. Il pubblico italiano, caloroso e appassionato, chiede una Ferrari aggressiva, capace di lottare almeno per la vittoria in casa. Non servono promesse, servono fatti. Il percorso da qui a Monza passerà per Spa e Zandvoort, due circuiti diversi ma strategici per valutare il reale potenziale della SF25.

Il girone di ritorno

Spa segnerà l’inizio del girone di ritorno. Per la Ferrari, sarà il momento di capire se la stagione può trasformarsi da “speranza” a “concretezza”. Ogni aggiornamento, ogni pit-stop, ogni scelta strategica sarà cruciale. Leclerc e Hamilton devono crederci, la squadra deve crederci e i tifosi vogliono crederci. Una cosa è certa: la Rossa non può accontentarsi di inseguire, deve iniziare a dettare il ritmo. La strada per il successo passa da Spa, e il tempo per dimostrare di essere davvero competitivi è ora.

Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP del Belgio

Venerdì 25 luglio

  • Prove libere: ore 12:30 – 13:30
  • Qualifiche Sprint: ore 16:30

Sabato 26 luglio

  • Sprint Race: ore 12:00
  • Qualifiche: ore 16:00

Domenica 27 luglio

  • Gara: ore 15:00

Dove vedere il GP?

Il Gran Premio del Belgio di Formula 1 sarà trasmesso su Sky Sport Uno (canale 201 del satellite) e Sky Sport F1 HD (canale 207). In aggiunta, su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) sarà possibile seguire in chiaro, sempre in diretta, sia le Qualifiche Sprint che la Sprint Race, mentre le qualifiche tradizionali e la gara saranno proposte in differita.

Caratteristiche del circuito

Il tracciato di Spa è il più lungo del mondiale con i suoi 7004 m, inoltre, è un circuito molto completo visto che si alternano lunghi rettilinei a curve piuttosto veloci. I team dovranno cercare il giusto compromesso aerodinamico tra la velocità di punta per affrontare i tratti veloci e le prestazioni in percorrenza di curva. Non è un caso che sia definito “l’università della F1”. Il primo settore è composto da due curve piuttosto impegnative e veloci, Eau Rouge e Raidillon che si percorreranno piuttosto agevolmente in pieno. Oltre a due curve storiche, il primo settore di Spa presenta anche una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l’ultimo denominato Kemmel Straight dove sarà fondamentale avere tanta potenza e dove il motore elettrico andrà a fare la differenza. Il terzo settore, come caratteristiche tecniche, è similare al primo ed anche qui servirà avere una Power Unit molto potente ed un ottimo grip meccanico che sarà fondamentale per avere un’ottima trazione in uscita dall’ultima chicane. Il secondo settore, invece, è completamente diverso rispetto agli altri due e qui sarà fondamentale avere tanto carico aerodinamico vista la presenza di diverse curve di media e medio-alta velocità. Due le zone DRS. Oggi Spa-Francorchamps continua a essere uno dei tracciati più belli del calendario, un circuito che, grazie anche alle bizzarrie meteorologiche, ha sempre regalato Gran Premi spettacolari.