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Il Gran Premio d’Austria 2025 ha confermato quanto già si intuiva dalle ultime gare: la McLaren è la vera forza dominante di questa fase del Mondiale. Sul veloce e tecnico tracciato del Red Bull Ring, l’undicesima tappa della stagione ha visto una doppietta netta del team di Woking, con Lando Norris davanti a Oscar Piastri. Una prestazione solida, precisa e priva di sbavature, che ha confermato lo stato di grazia del duo britannico-australiano, ma soprattutto la crescita inarrestabile della monoposto arancione.

Per Norris si tratta della settima vittoria in carriera, forse la più significativa, perché arrivata dopo aver tenuto dietro un compagno in grande forma e un Leclerc battagliero. Il monegasco ha infatti regalato spettacolo con la sua Ferrari, chiudendo terzo dopo una gara concreta e attenta, seguito da un Lewis Hamilton ancora una volta competitivo al volante della Rossa. Un risultato che consente alla Scuderia di Maranello di salire al secondo posto nella classifica costruttori, anche grazie al clamoroso contatto al via tra Kimi Antonelli e Max Verstappen, entrambi costretti al ritiro in una domenica nerissima per Mercedes e Red Bull.

Il GP austriaco è stato anche teatro di belle sorprese: Russell ha portato punti preziosi alla Mercedes con un quinto posto in solitaria, mentre dietro di lui si sono messi in luce Liam Lawson e un Fernando Alonso mai domo. Applausi anche per Gabriel Bortoleto, giovane talento brasiliano che entra nella storia come il più giovane del suo Paese a punti in Formula 1, con un ottavo posto che sa di promessa mantenuta. Chiudono la top ten Hulkenberg e Ocon, mentre restano fuori dai punti nomi importanti come Bearman, Gasly, Stroll e un frustrato Yuki Tsunoda, penultimo davanti solo ad Albon. Disastro, come detto, per Verstappen, Antonelli e Carlos Sainz, mai davvero in gara. È stata una corsa intensa, con episodi e duelli che non mancheranno di far discutere. Noi, come sempre, abbiamo analizzato uno per uno i protagonisti di questo fine settimana: benvenuti alle Pagelle F1 Austria 2025.

Lando Norris – Voto 10

Weekend quasi impeccabile: pole, passo gara costante e resistenza mentale sotto pressione. Dopo il passo falso canadese, Lando si riprende il ruolo di favorito per il titolo. Qualche sbavatura c’è stata, ma ha saputo gestire la pressione di Piastri con maturità crescente. Se trova continuità mentale, può davvero portare a casa il Mondiale.

Oscar Piastri – Voto 9

Un secondo posto che vale oro per la classifica e per la fiducia. Penalizzato da una qualifica storta, ha lottato per tutta la corsa rimanendo incollato al compagno. Sempre lucido, sempre incisivo. Più forte di quanto dica il cronometro.

Charles Leclerc – Voto 8,5

Gara solida e senza errori. Parte male, perde subito una posizione ma poi si stabilizza e gestisce alla perfezione la solitudine del terzo posto. Non avrebbe potuto fare di più con queste McLaren. È il solito Charles: efficace, costante, maturo.

Lewis Hamilton – Voto 7

Finalmente rivediamo un Lewis combattivo e concentrato. Non arriva sul podio, ma è lì, a pochi secondi dal compagno. Segnali positivi, anche se il feeling con la Ferrari sembra ancora da rifinire. Per ora va bene così.

George Russell – Voto 7

Dopo la gloria di Montreal, un brusco ritorno alla realtà. Ha fatto il possibile con una Mercedes fuori equilibrio e porta a casa il massimo possibile. Ma il distacco dai primi è una sveglia dura.

Liam Lawson – Voto 8

Semplicemente perfetto. Strategia coraggiosa e gestita con lucidità estrema. Conquista il sesto posto, miglior risultato stagionale, e si prende la leadership morale del midfield. Silenzioso ma letale.

Fernando Alonso – Voto 9

A 43 anni guida con la fame di un rookie e la saggezza di un maestro. La sua difesa su Bortoleto è da manuale, la gestione gomme magistrale. Non smette mai di stupire.

Gabriel Bortoleto – Voto 7

Prima Q3 e primi punti in carriera: il talento brasiliano si presenta al mondo. Paga un po’ l’inesperienza nel finale, ma è veloce e intelligente. Con questa Sauber, arrivare ottavo è già un mezzo miracolo.

Nico Hulkenberg – Voto 7

Partire ultimo e finire nono? Non è magia, è Hulkenberg. Sta vivendo una seconda giovinezza e guida la Sauber come se fosse un’Audi già da podio. Costante, tenace, concreto.

Esteban Ocon – Voto 7.5

Altra bella rimonta per il francese, che partendo diciassettesimo riesce comunque ad artigliare l’ultimo punto disponibile. Non sarà il pilota più amato, ma il piede ce l’ha eccome.

Oliver Bearman – Voto 6

Gara onesta, ma nel confronto diretto con Ocon ne esce un po’ ridimensionato. Crescita costante, ma serve qualcosa in più per guadagnarsi la conferma.

Isack Hadjar – Voto 5

Involuzione preoccupante. Dopo l’exploit di inizio stagione, pare essersi perso. Prende paga da Lawson in tutto, e commette errori che fanno rumore. Pressione? Probabile.

Pierre Gasly – Voto 5

Weekend confuso. Qualifica caotica, strategia discutibile, gara opaca. L’Alpine non lo aiuta, ma lui non fa molto per cambiare le cose.

Lance Stroll – Voto 4.5

Sempre più scollegato dal ritmo del compagno Alonso. Prova a difendersi ma finisce sempre nell’anonimato. La domanda è sempre la stessa: che motivazioni ha ancora?

Franco Colapinto – Voto 5

Gara rovinata dallo strike di Tsunoda. Fa il compitino, ma non lascia il segno. Da rivedere in condizioni più favorevoli.

Yuki Tsunoda – Voto 4

Inizio buono, poi il disastro: contatti inutili, ali rotte, penalità. In una gara dove la Red Bull avrebbe avuto bisogno di punti, lui scompare sotto pressione.

Alexander Albon – Voto 6.5

Buona prova, poi la beffa. Era in zona punti quando la Williams lo tradisce. Peccato: avrebbe meritato almeno un piazzamento.

Andrea Kimi Antonelli – Voto 3

Errore da matita blu. Blocca, perde il posteriore e travolge Verstappen alla prima curva. Un rookie può sbagliare, ma qui ha distrutto la gara di due top team. Urge riflessione.

Max Verstappen – Voto SV

Non è colpa sua, ma la sua gara finisce prima ancora di iniziare. Il mondiale si complica maledettamente, e la Red Bull oggi è lontana parente della dominatrice degli anni scorsi.

Carlos Sainz – Voto SV

Nemmeno lo spegnimento dei semafori: un problema ai freni lo estromette ancora prima di iniziare. Fine settimana da dimenticare.