La settimana decisiva di Wimbledon 2025 inizia con il botto, per il tennis italiano. Jannik Sinner, Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego, i tre azzurri giunti agli ottavi del singolare maschile, cercano di migliorare un record che ha appena ottenuto.
Per la prima volta abbiamo piazzato tre italiani agli ottavi di finale di Wimbledon, con il sogno – difficilissimo – di fare altrettanto con i quarti.
Lo scopriremo nel day 8 di oggi, il cui menu parte con Cilic-Cobolli per poi offrire Shelton-Sonego e la chiusura con Sinner-Dimitrov.
Wimbledon 2025, Italia a caccia di un nuovo record
Se tre italiani agli ottavi di Wimbledon rappresentano una prima volta, due italiani ai quarti li abbiamo visti la prima volta nella scorsa edizione, tre ancora mai. In generale, la presenza di due italiani ai quarti dei tornei del Grande Slam sta diventando una piacevole abitudine, visto che nella storia è successo 9 volte, di cui due quest’anno (Sinner e Sonego in Australia, Sinner e Musetti a Parigi).
Wimbledon 2025: i match clou del day 8
Il day 8 di oggi vedrà scendere in campo i protagonisti e le protagoniste degli ottavi di finale maschile per la parte alta del tabellone, e quelle della parte bassa del singolare femminile.
Marin Cilic-Flavio Cobolli
- Campo n.2, ore 12 italiane
Si parte con Flavio Cobolli, che sfiderà Marin Cilic per la terza volta in carriera, la seconda consecutiva in uno Slam dopo i 6 game che l’italiano ha lasciato al croato al 1° turno del Roland Garros. Lo scontro odierno rappresenta un altro livello per due ragioni: la superficie in cui si disputa e la crescita di condizione di Cilic.
Ricordiamo che il croato è stato operato due volte al ginocchio destro, l’ultima circa un anno fa, ma pare (glielo augura di cuore tutto il mondo del tennis) che sia quella definitiva. Marin ha dichiarato di stare giocando senza dolore per la prima volta da molto tempo e questo si è decisamente visto. Il miracolo, Cilic da Medjugorie, lo aveva già fatto nell’autunno scorso con il record di giocatore dalla classifica più bassa a vincere un torneo ATP. Era successo a Hangzhou da n.777, oggi Cilic è n.83 anche grazie al recente Challenger vinto poche settimane fa a Nottingham, ma la classifica qui conta poco.
Se Cilic sta bene, nonostante l’età, è un potenziale contender un po’ su tutte le superfici, in particolare l’erba. Flavio Cobolli è però uno dei giocatori in più verticale crescita nell’attuale ATP e i suoi progressi su erba sono talmente evidenti e rapidi da farlo apparire quasi un veterano. A 23 anni.
Ben Shelton-Lorenzo Sonego
- Campo n.1, non prima delle ore 14:30 italiane
Anche Shelton-Sonego è un deja-vu piuttosto recente, a livello Slam. L’americano aveva sbarrato la strada al torinese nei quarti dell’ultimo Australian Open in quattro durissimi set, mentre al Roland Garros i set sono stati addirittura 5, sempre con Shelton come vincitore. L’italiano aveva vinto nel Roland Garros 2023, unica vittoria nei quattro precedenti tra i due, ma la cosa più importante è la capacità di lettura del servizio avversario da parte di Sonego. La battuta di Big Ben è un’arma impropria sull’erba e la risposta di Sonego sarà la grande chiave di volta del match. Tale qualità non è mai mancata a “Sonny”, ma su erba i due non si sono mai affrontati ed è questa la grande incognita.
Attenzione, però: Lorenzo Sonego arriva a questo match con un numero di ace superiore a Ben Shelton: 41 contro 34. L’americano è tra i migliori come percentuale di punti ottenuti con la prima di servizio (80%), mentre l’italiano è secondo (dietro Zverev che però ha giocato soltanto un match) per percentuale di prime palle in campo, con un pazzesco 74%.
Jannik Sinner-Grigor Dimitrov
- Campo Centrale, non prima delle ore 18:30 italiane
Il programma del centrale si chiude con Sinner-Dimitrov, sesta sfida tra i due che non si affrontano dal Roland Garros 2024, occasione in cui il 6-2 6-4 7-6 portò Jannik in semifinale, vincendo la quarta partita consecutiva contro il bulgaro che rimane sull’unico successo ottenuto a Roma, nella strana edizione autunnale 2020, quando Sinner era ancora numero 80.
Il bulgaro è una delle tante cartine di tornasole per comprendere i pazzeschi salti di qualità operati dall’altoatesino, divenuto ingiocabile per lui come per moltissimi altri. Intendiamoci, Grisha ha sempre un braccio tra i più talentuosi degli ultimi 20 anni, un braccio che non avrebbe sfigurato nemmeno di fronte ai Big 3. Rispetto a loro gli è sempre mancata la capacità di migliorarsi e l’estrema competitività. Grisha ha passato gran parte della carriera sfruttando al 30-40% il proprio enorme potenziale, mentre negli ultimi anni è parso più costante ma quando il fisico comincia a chiedere il conto. A 34 anni ha ancora sprazzi di grandissimo tennis, ma resistere contro Sinner sull’erba in un match 3 su 5 è impresa che forse non si può più permettere, per ragioni quasi esclusivamente atletiche.

