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Era uno dei volti più attesi, quello di Naomi Osaka: la tennista giapponese, dopo aver passato un difficilissimo periodo personale, è finalmente tornata ad altissimo livello e dopo aver battuto in semifinale al Masters 1000 di Miami la Bencic, accede alla finale di sabato contro l’ostica polacca Iga Swiatek.

Swiatek che, in concomitanza con il clamoroso addio all’attività agonistica di Ashleigh Barty, da lunedì sarà in ogni caso la nuova numero 1 del ranking WTA.

Pertanto gli ingredienti per una finale di grande interesse ci sono tutti: cuore da una parte, tecnica dall’altra.

Osaka, quel brutto momento alle spalle

La giapponese, tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020, sembrava essersi smarrita dopo gli US Open, quando al termine della sconfitta con la Fernandez annunciava di volersi prendere una pausa a tempo indeterminato dal tennis. Come se non bastasse, il suo ritorno nel 2022 ad Indian Wells è stato funestato dalle lacrime, generate da dei cattivi insulti ricevuti dagli spalti.

Nonostante i brutti crolli emotivi, grazie ad un percorso terapeutico la giapponese è riuscita in poche settimane a ritrovare sia il sorriso che la forma, e la testimonianza è lo strepitoso torneo di Miami, dove ha meritatamente centrato la finale e si giocherà il titolo contro la polacca Swiatek.

Swiatek , la nuova numero 1

Iga Swiatek è una tennista polacca chiamata, a soli vent’anni, a raccogliere l’eredità della Barty, che ha sorprendentemente lasciato il circus della racchetta poche settimane or sono.

La Swiatek sta vivendo un momento che dire “magico” è dire poco, dal momento che ha appena vinto l’altro prestigioso torneo americano di Indian Wells, confermandosi in corsa per il riconoscimento chiamato “Sunshine Double“, ovvero il doppio trionfo tra California e Florida.

Osaka – Swiatek: le statistiche del match

Nonostante questa sia un po’ la finale che tutti si auspicavano, c’è da dire che la sfida Osaka-Swiatek conta solo un precedente: quello di Toronto 2019, che finì 7-6 6-4 in favore della giapponese agli ottavi di finale, con Osaka numero 2 al mondo e Swiatek 65ª, partita dalle qualificazioni.

E’ un momento d’oro per la Swiatek, che come abbiamo detto è in corsa per il Sunshine Double: potrebbe diventare la quarta giocatrice nella storia a vincerlo, Kim Clijsters, Steffi Graf e Victoria Azarenka. Non solo: potrebbe diventare la giocatrice più giovane ad averlo mai vinto.
Sarebbe un trionfo per certi versi meritato, se pensiamo che la Swiatek potrebbe anche diventare la terza giocatrice a vincere più di 3 tornei WTA 1000 di fila nella stessa stagione (dopo Serena Williams nel 2013 -ne vinse quattro consecutivi a Miami, Madrid, Roma e Toronto – e Caroline Wozniacki nel 2010 , tre tra Montreal, Tokyo e Pechino).

Swiatek che ha una percentuale a favore pressochè clamorosa nelle finali disputate: basti pensare che ha vinto 12 delle sue precedenti 13 finali in carriera, inclusi i tornei ITF – l’unica eccezione è stata contro Polona Hercog a Lugano 2019.

La polacca arriva a questa finale avendo messo a segno un filotto di vittorie eccezionale, se si contano anche i tornei precedenti: del resto, è la prima giocatrice a vincere più di 16 partite di fila in un solo anno da Simona Halep tra Dubai e il Roland Garros 2020 (17).

La giapponese Osaka, seppur spinta dalla volontà di ritrovarsi definitivamente, è però la giocatrice con il punteggio più basso che abbia mai raggiunto la finale del Miami Open (n. 77). Fino ad ora il ranking più basso a disputare la finale del Miami Open apparteneva a Kim Clijsters nel 2005 (n. 38). E proprio come la Clijsters, Osaka è la seconda giocatrice della storia non testa di serie capace di raggiungere la finale.

Buona tradizione, quella della giapponese, nelle finali: la Osaka ha infatti vinto sette delle sue ultime otto finali (comprese le ultime cinque) – l’unica l’eccezione è stata contro Karolina Pliskova a Tokyo 2018.

La nipponica punterà molto sul suo servizio: del resto, ha realizzato 46 ace al Miami Open, il record più alto in un singolo torneo nel 2022.