In molti avevano storto il naso, quando la IMG ha annunciato di avere concesso una wild card a Federico Cinà, per il Mutua Open di Madrid. Il palermitano, però, ha dimostrato che la scelta era azzeccata.
Oggi Federico alzerà l’asticella, cercando di battere un top 30 ATP per la prima volta nella sua ancor giovanissima carriera: Sebastian Korda. Qualora accadesse, Cinà farebbe meglio di Jannik Sinner.
La Wild Card a Federico Cinà era cosa buona e giusta
Esattamente un anno fa, raccontando di come funzionano le Wild Card nel tennis, si parlava di quella concessa per il Mutua Madrid Open a Darwin Blanch, giovanissimo prospetto statunitense che al tempo era solo n.1028 nel ranking ATP. Al ragazzo toccò in sorte di affrontare un monumento vivente come Rafa Nadal il quale, nonostante fosse a un passo e mezzo dal ritiro e con mille acciacchi, gli lasciò appena un game. La wild card era stata concessa da IMG, società di consulenza e management sportivo che aveva Blanch tra i suoi clienti e che è anche organizzatrice del Mutua Open di Madrid, dunque era nel suo pieno diritto farlo.
Dodici mesi dopo, IMG lo ha rifatto ma stavolta le è andata decisamente meglio. Anche Federico Cinà, fresco diciottenne palermitano di cui avevamo già parlato pochi mesi fa, è gestito da IMG e la wild card ottenuta per il Masters 1000 spagnolo si spiega così. Ma “Pallino” ha onorato l’impegno ben diversamente da quanto era riuscito a fare Blanch, anche perché l’italiano ha fatto passi da gigante in classifica e a Madrid si è presentato da n.373 ATP (per la cronaca, Blanch è oggi n.549).
Cinà ha sconfitto il classe 2004 Coleman Wong per 7-6 6-1, in un match equilibratissimo nel primo set e poi stradominato nel secondo, mettendo in mostra gran parte del suo già nutritissimo repertorio. In particolare, Cinà è stato bravissimo a spezzare frequentemente il ritmo, mostrando ancora una volta grande abilità nella palla corta.
Sebastian Korda, l’avversario giusto
Il tennis è uno sport strano, perché non sfugge alla logica per la quale ai giovani va dato tempo, ma nella quotidianità non concede tregua. Ecco, allora, un test davvero impegnativo per Cinà. Dopo Wong, che era comunque oltre 200 posizioni avanti in classifica (n.169), al secondo turno Pallino affronterà Sebastian Korda. Il figlio del grande Piotr è oggi n.24 ATP, ma è una classifica un po’ bugiarda: Seb aveva dovuto interrompere anzitempo la stagione l’anno scorso per un’operazione al gomito, e quest’anno ha avuto altri problemi al polso.
Negli equilibri attuali del tennis, Korda jr vale comodamente un posto in top 20, ma ultimamente non è stato nemmeno fortunatissimo con i sorteggi. A Miami aveva fatto un signor torneo, battendo Tsitsipas e Monfils prima di arrendersi al redivivo Djokovic nei quarti, a Montecarlo ha pescato subito Lehecka perdendoci e anche a Barcellona ha sconfitto Arnaldi prima di incappare in un ottimo Tsitsipas. La terra non è certo il suo terreno di caccia preferito, ma proprio per questo il match contro Federico Cinà potrebbe rivelarsi più avvincente e incerto del previsto.
Cinà può fare meglio di Sinner
Dopo aver perso nettamente da Dimitrov (n.15 ATP) a Miami, Federico Cinà ha oggi la chance di sconfiggere per la prima volta un top 30. Jannik Sinner ci riuscì la prima volta battendo Gael Monfils ad Anversa il 17 ottobre 2019, dunque a 18 anni, 2 mesi e 6 giorni. Qualora riuscisse a sconfiggere Korda oggi, Cinà batterebbe un top 30 a 18 anni e 26 giorni. I confronti con un fenomeno come Sinner non fanno certo bene al ragazzo, ma si tratterebbe comunque di una voce statistica confortante.