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Lo scorso anno, Alexander Tkatschew ha vinto l’Eureka Main Event di Praga. Un anno dopo è di nuovo un giocatore della Bulgaria a imporsi nel torneo principale del festival introduttivo all’EPT, anche se adesso non si chiama più Eureka. Il tutto, a dimostrazione di quanto il Paese balcanico sia ormai da anni una potenza nel settore dei tornei di poker dal vivo.

L’autore di questa nuova impresa bulgara si chiama Yulian Bogdanov ed è stato protagonista a Praga per ben due volte questa settimana. Prima ha conquistato il €10.200 Mystery Bounty (evento #6) ad inizio festival, lasciandosi alle spalle anche il nostro Enrico Camosci (3°). Poche ore fa, Bogdanov si è preso il lusso di centrare il bersaglio più grande, imponendosi nel 1.650 euro Main Event PokerStars Open su un field imponente da 3.024 entries. In heads-up ha superato Adrian Ziemichod, assicurandosi una prima moneta da €398.135 – frutto di un deal con il polacco e il connazionale Ivan Poroliev – e il trofeo che finora mancava nel suo palmarès.

Grazie a questo risultato Bogdanov ha superato i 3 milioni di dollari in vincite live, decimo nella money list della Bulgaria, e — come lui stesso ha dichiarato — ha elimina un tassello mancante: “Questo è il mio trofeo più importante. Sono felice, grato, e penso di avere avuto buona fortuna. Senza fortuna non si vince”.

Yulian Bogdanov con il trofeo del PS Open ME di Praga 2025 e la sua rail (credits RIHL)

Il tavolo finale si è deciso al termine di un Day 4 iniziato con 12 giocatori al Hilton Hotel Prague. Matthias Auer è partito nel ruolo di chipleader con 15.400.000 gettoni, seguito da Lulei Hu e da Bogdanov in terza posizione (9.425.000). Ziemichod, campione quest’anno al Battle of Malta, ha invece dovuto risalire dall’ultima posizione in classifica, trovando subito “ossigeno” grazie a un raddoppio con 9-9 che chiude colore al river contro A-Q di Bogdanov. Il polacco ha poi eliminato Jerome Besselievre (12°) floppando trips.

In avvio di giornata sono arrivati anche gli swing più rumorosi. Lulei Hu ha centrato un full house contro gli assi top pair di Amato Landi, in un derby italiano. Nonostante la caduta in basso e sostenuto dai suoi tifosi, i più calorosi dell’intera sala, Landi ha infilato tre double-up, incluso un clamoroso A-J > Q-Q, tornando sopra quota quattro milioni. La sua avventura si è fermata più tardi, ma non senza spettacolo.

L’11° posto è andato a Mahersh Selvakumaran, battuto da una scala runner-runner di Ben Hurwitz. Bogdanov ha successivamente firmato il colpo che lo ha proiettato in alto: full house e double-up ai danni di Vitezslav Cech, rimasto cortissimo e out poco dopo in 10ª posizione. Ed eccoci arrivati al final table a 9 giocatori.

Amato Landi (credits RIHL)

IL FINAL TABLE

Auer è rimasto leader all’inizio del final table (15.850.000), tallonato da Hu (12.375.000) e Bogdanov (11.050.000). Rama Prema è stato il primo ad uscire tra i finalisti (9°), nonostante l’ottima occasione per raddoppiare: Q-Q vs A-T di Hu, ma un flush al river sposta le sorti del colpo e regala al player italiano la leadership momentanea con oltre 20 milioni.

Italia ancora protagonista con Landi che ha trovato l’ennesimo double-up (di nuovo A-J > Q-Q, questa volta contro Auer). L’illusione si è purtroppo dissolta poco dopo. Lofberg apre a 800.000, chiamano Ziemichod e Landi. Sul flop 5♦3♠2♥, Landi shova per 6.400.000, Lofberg rilancia all-in e Ziemichod snappa per 7.300.000 con A-A, mentre entrambi gli avversari hanno una coppia di 8, trovandosi così già drawing dead! Il resto del board è ininfluente.

Il piatto enorme ha mandato Ziemochod in vetta a 23.000.000, mentre la splendida corsa di Landi si è fermata in 8ª posizione.

Immagine credits RIHL

A questo punto, è successo un po’ di tutto in breve tempo. Lofberg ha recuperato da meno di due big blind a oltre 10 milioni. Ivan Poroliev ha invece raddoppiato su Hu (9-9 > 5-5). Il giocatore italiano, ma di chiare origini cinesi, si è arreso poco dopo: rimasto corto, Lulei Hu va all-in con K♦J♦, ma incappa di nuovo in 9-9, questa volta di Ziemichod, che regge ed elimina l’avversario al 7° posto.

Poco dopo Hurwitz (6°) è uscito contro Bogdanov, mentre Auer si è fermato in 5a posizione. Infine Lofberg, out 4° quando Poroliev chiude scala: dopo l’apertura di Loftberg, i due finiscono ai resti sul flop A♠4♦3♠ con in mano rispettivamente K♠4♠ e J♠6♠. Lo svedese è nettamente avanti, ma il 5♣ al turn e il 7♥ al river consegnano a Poroliev la scala runner-runner!

DEAL A TRE E CHIUSURA DEL TORNEO

Con Ziemichod primo a 40,5. milioni, Bogdanov secondo con 28.5 e Poroliev terzo 21.7, i tre finalisti hanno siglano un deal ICM: €440.100 per Ziemichod, €398.135 per Bogdanov, €368.755 per Poroliev. In palio sono rimasti solo il trofeo e la gloria del titolo.

Bogdanov ha raddoppiato nel momento decisivo contro Ziemichod, portandosi a 36 milioni. Ha poi eliminato Poroliev in 3ª posizione con K-J che supera 4-4 grazie al board che porta due 6 e due 10 e fa counterfeit alla coppia di 4 del bulgaro.

L’heads-up è partito 54 milioni vs 36.7 a favore di Bogdanov. Ziemichod ha tentato il recupero, ma il n.10 della classifica bulgara è restato saldo. Nel colpo conclusivo Bogadanov ha chiama lo shove del polacco: J-J vs con 9-9 e ganci che reggono fino al river. E’ gioco, partita e incontro per Yulian Bogdanov, Ziemochod si consola con il suo best result in carriera!

Adrian Ziemichod (credits RIHL)

Questo è il payout del final table a 9:

Immagine di testa: Yulian Bogdabov (credits RIHL)

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