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Le World Series of Poker Europe 2025 si sono aperte al King’s Resort di Rozvadov con un evento che da qualche anno è diventato un classico di inizio festival. Parliamo del No-Limit Hold’em Bounty Hunter Opener da €1.200 di partecipazione (700 buy-in, 500 bounty).

A mettere la prima firma sulla rassegna è stato Pawel Wojciechowski. Il polacco ha battuto in heads-up il veterano Jan Bendik, campione Main Event EPT a Montecarlo nel 2016. Wojciechowski ha incassato 58.850 euro – secondo miglior risultato in carriera – il primo braccialetto della serie e soprattutto il ticket da €10.350 per il Main Event in programma a ottobre. Il n.1 slovacco si è invece consolato con €42.150.

Jan Bendik (credits WSOPE via PokerNews)

Il torneo ha registrato 385 iscrizioni, generando un montepremi di 435.000 euro. Il format bounty hunter – “taglia” per ogni eliminazione – ha reso il torneo ricco di colpi di scena già nei due Day 1.

All’alba del Day 2 erano 59 i giocatori rimasti in corsa, con Wojciechowski davanti a tutti in chips. Ha eliminati giocatori del calibro di Luigi “Gigetto” Pignataro (AA > AK) e il forte ma controverso Martin Kabrhel (AQ > AJ). Tuttavia, essere primi nel count con un field ancora così abbondante non è mai garanzia di successo.

Raggiunto il final table con il terzo posto nel count, alle spalle di Bendik e del francese Dorian Melchers (regular da €950k accumulati dal 2020 ad oggi), Wojciechowski è incappato in un cooler imparabile. Il suo set di 5 si è schiantato sul set di Donne dell’austriaco Pablo Heredia. Tuttavia, il polacco non ha perso lucidità, dimostrando costanza e un gioco piuttosto solido. Poi la fortuna gli ha restituito quello che gli aveva preso nello scontro con Heredia.

Decisive sono state due coppie di Assi con le quali Wojciechowski, ex calciatore professionista di Heerenveen e Willem II (Olanda), Minsk (Bielorussia) e Ruch Chorzów (Polonia), ha dato una svolta al final table. L’all-in preflop contro Bendik, AA vs AK, ha sostanzialmente chiuso l’heads-up. Due azioni dopo, il final table si è concluso con la seconda vittoria in carriera di Pawel Wojciechowski su 17 itm, ma nettamente più preziosa della prima (3.050 euro).

Per il polacco, questa vittoria non è solo un trionfo sportivo. Dopo aver lasciato il proprio lavoro un anno e mezzo fa per dedicarsi a tempo pieno al poker, Wojciechowski ha descritto il braccialetto come un premio che “cambia la vita”. Ha poi aggiunto che l’esperienza di calciatore professionista lo ha aiutato molto a livello di mindset. “I colpi di sfortuna non mi colpiscono più allo stesso modo (rispetto all’inizio, ndr). So come recuperare in fretta e concentrarmi sulla mano successiva. Questo approccio ha fatto la differenza oggi.”

Tra i big che sono andati a premio, oltre a Kabrhel c’è Manig Loeser (42°), vincitore dell’EPT Main Event a Montecarlo nel 2019 e di due braccialetti WSOP. Senza dimenticare i 5 italiani in the money. Elia Salerno (55°), Roberto Beccaria (51°, €1.410), Alexandre Barbaranelli (36°, €1.480), Luigi Pignataro (28°, €1.635) e Alberto Speranzoni (18, €1.860).

Nel 2022 fu l’italiano Fabio Peluso ad inaugurare quell’edizione WSOPE vincendo il torneo Opener.

Immagine di testa: Pawel Wojciechowski (credits WSOPE via PokerNews)

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