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Questa notte a Las Vegas è calato il sipario sulla 55ma, o la 56ma se si conta quella ibrida online-live del 2020, edizione delle World Series Of Poker.

Un’edizione spettacolare, affollata e ricca di emozioni, di storie e soprattutto di grandi protagonisti, sia nel bene che nel male. Cominciamo a riviverla con alcune situazioni un po’… sui generis!

Immagine credist WSOP via PokerNews

LO SPLIT CHE NON TI ASPETTI

L’azione si svolge durante l’evento #25: $10,000 Seven Card Stud Championship, concluso dalla vittoria di Nick Guagenti su Chino Rheem. I protagonisti sono due giocatori che rappresentano fasi diverse del poker moderno.

Da un lato c’è Gus Hansen, protagonista della scena competitiva dall’inizio degli anni Duemila per almeno un decennio. Il danese ha vinto il primo Main Event PCA nel 2004 (giocato a bordo di una nave) e un Aussie Millions nel 2007. Complessivamente vanta un totale di oltre 10 milioni di dollari, quasi tutti accumulati entro il 2012 con solo 72 itm. Dall’altro Dzmitry Urbanovich, rappresentante della new generation del poker, uscita allo scoperto dal 2012 in avanti. Il polacco si è aggiudicato l’EPT Main Event di Dublino nel 2016. Oggi è uno specialista di High/Super High Roller: per lui, 7 milioni e più incassati con circa 150 itm.

A 35 left del Day2 , Hansen e Urbanovich si trovano uno contro l’altro. Allo showdown, il danese ha chiuso colore di cuori con 10♥J♥9♥A♥3♥[X][X]. Anche il suo avversario ha chiuso colore, ma la cosa davvero clamorosa è che lo ha fatto con le stesse identiche carte, cambia soltanto il seme: A♣10♣J♣9♣3♣!

Uno split pot davvero unico nel suo genere! Non ci credete?

BOLLA A TRE CON FINALE A SORPRESA

Le WSOP di quest’anno hanno messo in palio un premio molto speciale per l’uomo-bolla del Main Event. Al posto del ticket da 10.000 dollari per l’edizione successiva, l’ultimo eliminato prima della zona in the money ha ricevuto quello da 25.000 dollari per il Super Main Event delle WSOP Paradise (festival in programma dal 4 al 18 dicembre 2025). Morale: in bolla piena, c’è stata una gara tra i super shortstack per aggiudicarsi il ruolo di bubble man.

Ad un certo punto, tre giocatori sono andati all-in con gli ultimi spiccioli (un buio o addirittura meno) e tutti sono stati eliminati. Nell’ordine: Sachin Joshi, Marco Dickner e Matthew Frankland.

L’organizzazione ha quindi deciso per un all-in a tre allo scopo di stabilire il beneficiario del super ticket. Frankland ha ricebuto K-4 off, Joshi 10-2 off e Dicker coppia di 9. Il board scorre 5x6x3x3x2x: scala chiusa al river dall’inglese Matthew Frankland che, da buon specialista di high roller, saprà farne buon uso alle Bahamas! Ognuno ha inoltre incassato 10.000 dollari, cioè il primo step del payout (30k) diviso per tre.

Frankland è di fatto l’uomo bolla del ME WSOP 2025, ma non si può lamentare troppo. Chi invece ha diritto di farlo è Adam Rude, eliminato a due posizioni dai premi, dopo aver floppato set ed essere stato battuto da un colore chiuso al river!

Al Riccobono (credits WSOP via PokerNews)

PASTICCIO DI CHIPS AL MAIN EVENT WSOP

L’episodio si è verificato durante il Livello 3 (bui 200/400) del torneo più importante della kermesse. Secondo quanto ha riportato Liam Gannon, blogger di PokerNews, l’azione comincia con il limp di Marios Savvides da early position. Ritvars Cekalins rilancia 1.500 dal cutoff. Segue il call di Kristopher Rundquist da SB.

E’ la volta di Al Riccobono che, in posizione di big blind, tribetta fino a 5.000. A questo punto, Savvides lancia una singola chip da 5.000 nel piatto dichiarando “call”, ma con l’intenzione di chiamare l’original raise di Cekalins. Quando si rende conto del reraise di Riccobono, Savvides getta le carte nel muck.

Purtroppo per lui, la dichiarazione di call vale per l’ultimo rilancio, quello da 5.000 chips. Interviene il floorman che spiega la situazione e la regola a Savvides, obbligandolo a lasciare le 5.000 chips nel piatto, ma dandogli la possibilità di recuperare le hole cards. Il giocatore, per quanto infastidito, indica due carte ancora distinguibili tra quelle muckate. Dopo averle identificate e confermato al floor cosa avesse in mano, Savvides torna al tavolo per giocare con le sue due carte originali.

Anche Cekalins e Rundquist chiamano, facendo poi scendere il flop: A♦4♠9♣. Riccobono c-betta 7.000 e l’unico a chiamare è proprio Savvides. Il turn è una Q♣, sulla quale Riccobono va all-in per 19.300 gettoni. Savvides snappa e mostra A♥Q♠, top doppia coppia. Purtroppo per lui, Al Riccobono ha A♣A♠, top set!

A quel punto, il giocatore americano ma di origine greche è già drawing dead, rendendo inutile il river 8♥. “È ridicolo!“, ha urlato Savvides alzandosi dalla sedia dopo aver scoperto che era senza outs contro il set di assi di Riccobono. “È fottutamente ridicolo come si è sviluppata questa mano!“, ha continuato mentre usciva dall’area torneo, visibilmente frustrato.

Cose che possono succedere al tavolo: non solo nei circoli ma anche alle WSOP!

Immagine di testa credits WSOP via PokerNews

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