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Per la serie “sfide tra icone del poker”, qui proponiamo una mano tra Phil Hellmuth e Tom Dwan. I due sono stati protagonisti di grandi capitoli di questo gioco e un sfida tra loro è anche un confronto tra generazioni di players e stili di poker.

Tra i due ci sono 22 anni di differenza. Hellmuth è nato nel 1964 e ha cominciato a macinare risultati nei tornei live di poker dal 1987 (416 itm ufficiali ad oggi). Detiene il record di braccialetti WSOP (17) ed è l’unico a poter vantare una vittoria sia nel Main Event WSOP di Las Vegas (1989) che in quello delle WSOP Europe (a Cannes, nel 2012).

Dwan è invece un classe 1986 ed è approdato sulla scena pokeristica mondiale dopo il 2005. E’ quindi il prodotto della rivoluzione di Internet che ha trasformato il poker non solo dal punto di vista tecnico ma anche – e soprattutto – ampliando enormemente il numero dei giocatori e l’offerta di competizioni.

durrrr“, questo è il nickname di Tom Dwan, ha ottenuto i migliori risultati nel cash game, cioè l’opposto del “poker sportivo” (i tornei), grazie a uno stile aggressivo, imprevedibile e con molti bluff. Alcune sue giocate sono da almanacco del poker. Tuttavia, Dwan vanta risultati anche nei tornei live e non di poco conto: è arrivato 4 volte a un tavolo finale delle WSOP e ha vinto 3 eventi high roller internazionali, su un totale di 53 in the money.

Phil hellmuth (sx) e Tom Dwan (dx). Credits PokerNews

Nel gennaio 2022, Phil Hellmuth e Tow Dwan hanno incrociato “i guantoni” nel Round 3 dell’High Stakes Duel, il format di heads-up organizzato da PokerGO all’interno dell’ARIA Resort & Casino di Las Vegas. Un format interessante perché unisce le dinamiche del torneo a una ricompensa che aumenta in base al numero di sfide, fino a un massimo di cinque.

L’azione che raccontiamo prende il via durante il livello 1.000/2.000. Hellmuth (104.000 chips) decide di limpare da Sb/D con 7♣6♥. Dwan (96k) sfrutta l’opzione per fare check.

Le prime tre carte del board sono: J♦6♦3♥. Durrrr va di nuovo in check ma Hellmuth, che ha chiuso coppia di 6 al flop, preferisce non aumentare il piatto già al flop e checka dietro.

Al turn scende una Q♠. Tom Dwan questa volta prende l’iniziativa per puntare 3.000 chips. Poker Brat (il soprannome di Hellmuth) sceglie di nuovo la linea del pot control e si limita a chiamare. D’altra parte, con un rilancio avrebbe ottenuto il call solo da mani superiori.

Il river porta un 8♠. Dwan mette in mezzo al tavolo 8.000 chips, un puntata sostanziosa di poco inferiore al piatto che può rappresentare solo due cose: una mano molto forte o un bluff. Hellmuth decide di affidarsi alla sua capacità di intuire le intenzioni dell’avversario. Arriva il call, ma questa volta la “magia bianca” di Phil Hellmuth non funziona: Dwan mostra 10♠9♥, scala chiusa al river e big pot incassato.

Avreste giocato nello stesso modo al posto di Phil Hellmuth?

Per la cronaca, quella partita si è chiusa con la vittoria di Tom Dwan, il primo in grado di interrompere la serie di 7 vittorie consecutive di Phil Hellmuth. Quest’ultimo ha pareggiato il conto in quella successiva e, dopo il ritiro del suo avversario per sopraggiunti impegni, ha battuto anche il sostituto Tom Seiver, portandosi così a un passo dalla terza e definitiva vittoria nel Round 3 degli High Stakes Duel. A fermarlo ci ha pensato Jason Koon nel dicembre 2022.

Immagine di testa: Tom “durrrr” Dwan (credits PokerNews)

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