Un colpo di regina al river e la vittoria è servita.
Così l’ex campionessa di scacchi ora ambasciatrice del poker, Jennifer Shahade, ha conquistato il Main Event del Women’s Summer Festival al Clermont Hotel di Londra, battendo in heads-up Claire Taylor e incassando un primo premio da 22.200 sterline. Nell’ultima mano, le due giocatrici sono andate ai resti con K-4 (Shahade) vs 7-7 (Taylor). Il vantaggio della coppia ha retto fino al turn compreso, poi una Q al river ha consegnato scala Broadway alla poker ambassador.
L’evento principale, con buy-in da £400 e un montepremi garantito di £100.000, ha visto la partecipazione di ben 193 giocatrici, confermando il crescente interesse delle donne per il poker competitivo.
Oltre al Main Event, il festival – durato una settimana – ha proposto appuntamenti competitivi di rilievo. Ad esempio il £1.100 High Roller e il popolare 50/50, quest’ultimo torneo per coppie miste, maschio e femmina. Proprio questi eventi hanno fatto conoscere agli appassionati di poker due nuove protagoniste: Bernadette Daley che ha conquistato il titolo dell’High Roller insieme a un premio di £11.300, mentre Ortal Alon ha vinto il 50/50, portandosi a casa 6.010 sterline.
Particolarmente significativa è la storia della Daley. L’avvocatessa londinese ha infatti ottenuto il suo ticket per l’High Roller grazie a un Silver Pass ricevuto in dono da Vanessa Kade al Women’s Winter Festival del 2024. Quel pass da 2.500 dollari si è trasformato nel trofeo più importante della sua carriera. Un esempio di come il “poker in rosa” stia contribuendo a cambiare il volto di questo gioco.

UN MOVIMENTO IN CRESCITA
L’atmosfera vissuta al Clermont ha confermato un trend già evidente da tempo. “C’è un’energia incredibile in questo torneo“, ha dichiarato Jen Shahade dopo la vittoria. “Sono felice per il titolo, ma ancora di più nel vedere sempre più donne appassionarsi al gioco“.
I numeri parlano chiaro. Secondo i dati diffusi dall’organizzatore, negli ultimi due anni i tornei live dedicati esclusivamente alle donne sono aumentati in maniera significativa, registrando un incremento medio delle partecipazioni del 49%. Alcuni eventi hanno fatto segnare crescite a tre cifre.
Tra i casi più eclatanti:
- Irish Open: +116% tra il 2023 e il 2024, con un ulteriore +20% quest’anno.
- NAPT Las Vegas: +94% dal 2023 al 2024.
- EPT Monte-Carlo: +51% dal 2024 al 2025.
- EPT Praga: +33% dal 2023 al 2024.
Il Women’s Winter Festival del 2024 ha inoltre stabilito un record storico come il più grande torneo femminile mai organizzato al di fuori di Las Vegas.
E la crescita non riguarda soltanto i circuiti “al femminile”. Anche nei tornei open, la presenza di giocatrici è in forte aumento. All’EPT Praga, ad esempio, la partecipazione femminile è salita del 40% in un solo anno, mentre Monte Carlo ha registrato un +18,7% nell’ultima edizione.

L’IMPORTANZA DELLA COMMUNITY E DEI ROLE MODEL
A trainare questo movimento ci sono realtà come “Ladies that Poker at the Hippodrome”, guidata dalla poker ambassador Kerryjane Craigie, che rappresentano un punto di aggregazione e formazione per centinaia di giocatrici. Ma anche i role model fanno la loro parte: dalla spagnola Leo Margets, prima donna in trent’anni a raggiungere il final table del Main Event WSOP, alla giapponese Shiina Okamoto, due volte campionessa del Ladies Event alle World Series. Senza dimenticare Maria Lampropulos, vincitrice nel 2024 del Main Event Women’s Winter Festival.
Secondo Lizzie Wilson, Marketing Communications Manager dell’organizzazione, “il poker non è solo abilità e strategia: è uno strumento che aiuta a sviluppare fiducia, capacità decisionali e resilienza. Qualità che vanno oltre il tavolo verde. La crescita che vediamo oggi è la prova che il gioco si sta evolvendo e che il futuro sarà più inclusivo.”
Ricordiamo che i Women’s Festival sono collegati all’European Poker Tour. Proprio oggi è iniziata la tappa di Barcellona, con i primi due flight di qualificazione per il PS Open. Sarà un’altra occasione per vedere tante giocatrici di alto livello impegnate ai tavoli della kermesse.
Immagine di testa: Jennifer Shahade (credits RIHL)