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Nell’attuale blocco generale del poker live – salvo qualche scintilla qua e là – la notizia che il Main Event delle World Series Of Poker avrà una conclusione sui tavoli reali è un raggio di sole.

Chiariamolo subito: si tratta solo della parte finale del torneo più importante al mondo, che di fatto avrà una formula ibrida tra online e live. Ma già così è un cambiamento importante, e uno sforzo organizzativo non da poco, visto che il resto delle WSOP si sono svolte quest’anno interamente “via etere” a causa della pandemia.

Una scelta che l’organizzazione delle World Series Of Poker ha voluto con forza, per mantenere almeno uno scampolo di tradizione se non altro con l’evento più importante: “Ci deve essere un Campione del Mondo anche nel 2020” ha sottolineato Ty Stewart, Executive Director WSOP. “La storia conta anche nel poker. Si tratta di una formula anomala per il Main Event, ma questo è un anno anomalo sotto tutti gli aspetti. Il nostro obiettivo è di preservare la salute dei giocatori ma al tempo stesso offrire un grande spettacolo televisivo attraverso il gioco che tutti amiamo”.

Parliamo allora la formula. La prima parte del Main Event si giocherà su due siti: WSOP.com e GGPoker. Il primo ospiterà i tavoli virtuali per i giocatori del Nevada e del New Jersey a partire da domenica 13 dicembre (Day1) per concludersi il giorno successivo con i final 9. La seconda pokeroom, invece, sarà la sede virtuale del Main Event WSOP 2020 per i giocatori del resto del mondo che si contenderanno l’accesso all’altro final table a nove. Il tutto attraverso 3 Day1 (single entry) in programma rispettivamente il 29 novembre (Day1A), il 5 dicembre (Day1B) e il 6 dicembre (Day1C). Il 7 dicembre, invece, si giocherà il Day2 che si concluderà a 9 left.

Al termine della fase online ci saranno pertanto due tavoli finali con 9 giocatori ciascuno, i quali si affronteranno dal vivo. I finalisti provenienti da WSOP.com giocheranno al Rio All-Suite Hotel & Casino di Las Vegas lunedì 28 dicembre, mentre quelli di GGPoker verranno riuniti in uno dei King’s Casino presenti in Repubblica Ceca (Praga o Rozvadov) martedì 15 dicembre. Alla fine ne resteranno solo due, i vincitori dei rispettivi final table, che si sfideranno per il titolo di Campione del Mondo 2020, per il payout arricchito da un milione di dollari extra e per l’unico braccialetto reale di questa stagione funestata dal COVID-19. Anche l’ultimo heads-up si giocherà dal vivo, precisamente al casinò Rio di Las Vegas mercoledì il 30 dicembre.

La struttura di gioco sarà unica, così come il buy-in ($10.000) e il format (freezout). Entrambi i final table e anche il testa-a-testa per il titolo saranno trasmessi da ESPN con il commento di Lon McEachernNorman Chad.

Per tutti le informazioni il rimando è ai siti delle due piattaforme online di gioco che, lo ricordiamo, non dispongono di un corrispettivo dotato di licenza legale per operare nel nostro Paese (cioè di una piattaforma “.it”): i giocatori italiani, ad eccezione di coloro che hanno residenza all’estero, non potranno quindi partecipare al Main Event WSOP 2020.

Ma come hanno preso la novità del ME online-live i professionisti di tutto il mondo? Il noto sito internazionale PokerNews è riuscito a intercettare Daniel Negreanu e ad avere qualche feedback da lui.

“Sono elettrizzato” ha dichiarato il campionissimo canadese. “Questa estate è stata fantastica grazie alla possibilità di competere online per i vari titoli delle Words Series Of Poker, ma quello che mancava ancora era proprio il Main Event freezout per incoronare il nuovo campione”.

Daniel Negreanu è al momento impegnato in una sfida heads-up, anche questa in formato ibrido, con Doug Polk. Per questo motivo KidPoker giocherà la prima fase del Main Event su WSOP.com, nonostante sia diventato da quasi un anno un Ambassador di GGPoker: “Avrei ovviamente preferito giocare su GGPoker ma dal momento che sto giocando una parte della sfida HU su WSOP.com, mi è più semplice partecipare al ME dalla stessa piattaforma. Visto che quasi sicuramente ci sarà anche Doug Polk, ci siamo accordati per un programma flessibile, che ci consenta quei 2-3 giorni di stacco dalla sfida”.

Senza dimenticare lo spazio per qualche possibile side-bet: “C’è sempre la possibilità per qualche scommessa sul torneo! Non ho ancora valutato bene l’opportunità, ma potete essere certi che ci sarà azione!”

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