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Una sfida non è tale se non c’è almeno un pizzico di rivalità. E nel caso di quella tra Doug Polk e Daniel Negreanu quel pizzico diventa una manciata bella abbondante.Tra i due professionisti non c’è mai stato un grande feeling, anche se a volte la loro querelle ha dato l’idea di essere un po’ costruita per mantenere alta la visibilità mediatica. Negreanu e Polk sono infatti due grandi professionisti ma al tempo stesso sono anche due primedonne del poker. Ci sono poi evidenti differenze dal punto di vista della carriera, dei risultati e del gioco.

Daniel Negreanu rappresenta almeno un ventennio di storia del poker, soprattutto del poker in formato torneo live. Con più di 42 milioni di dollari vinti in carriera in eventi dal vivo è attualmente al 3° posto della All Time Money List. Nel suo palmares ci sono 6 titoli WSOP, 2 del WPT e due tavoli finali dell’European Poker Tour, senza contare il numero altissimo di piazzamenti in the money. Ma KidPoker se la cava piuttosto bene anche nel gioco online come dimostrano anche soltanto i 36 piazzamenti a premio alle recenti World Series Of Poker giocate interamente davanti al computer. E poi non va dimenticato il fattore età. Tra Negreanu e Polk c’è mezza generazione di differenza: Negreanu è nato nel 1974, mentre Polk è del 1988.

Doug Polk, infatti, rappresenta la “nuova generazione” di giocatori, quella che ha fatto dell’online e della GTO (Game Theory Optimal) applicata al poker i propri punti di riferimento. Sia chiaro, stiamo parlando di un gradissimo giocatore anche live, come dimostrano i 9,4 milioni di dollari vinti in tornei dal vivo e concentrati in soli 31 piazzamenti a premio! Uno di questi è un braccialetto WSOP del valore di $3.686.865 vinto nel 2017 (High Roller for One Drop). Ma la sua specialità rimane il cash game online, che insegna a moltissimi appassionati soprattutto dalle pagine del suo sito dedicato al coaching.

In sostanza, la contesa per stabilire chi tra i due sia il più forte ha nel tempo assunto anche l’aspetto di un duello tra stili di gioco, tra live e online, tra generazioni diverse di poker player.

Ed eccoci allora alla sfida, che ha avuto una gestazione piuttosto lunga fatta soprattutto di tweet provocatori. L’ultimo assalto è arrivato ad agosto di quest’anno, quando Polk ha scritto sul suo account “Vorrei tanto sfidare Daniel Negreanu in questo duello mozzafiato, ma il canadese non conferma alcuna data e ho il sospetto che voglia defilarsi da questa battaglia. Peccato”.

Tanto è bastato per mettere fine all’attesa, perché a quel punto KidPoker ha accettato la sfida, non prima di aver consigliato a Polk di intraprendere uno stile di vita più rilassato dedicando più tempo alla compagna, alle buone letture, ai buoni film e facendo lunghe passeggiate.

Lo step successivo è stato ovviamente quello di definire i dettagli della partita. I due hanno deciso di iniziare giocando su un tavolo reale all’Aria Resort & Casino di Las Vegas, davanti alle telecamere di PokerGo e con il commento di Kane Kalas, un po’ come hanno fatto Phil Hellmuth e Antonio Esfandiari poche settimane fa. Una scelta probabilmente dettata dal desiderio di bilanciare poker live e poker online ma anche di accontentare i milioni di appassionati del gioco dal vivo, rimasti quasi a secco dall’inizio della pandemia.

Il format dell’heads-up è quello di un cash game NLHE $200/$400 con stack di partenza di 100 big blind (40.000 dollari). Non appena uno dei due scenderà sotto i 100 bb, dovrà automaticamente tornare a quella soglia. In tutto, la sfida prevede 25.000 mani, ma a quota 12.500 mani il perdente avrà la possibilità di ritirarsi oppure di alzare gli stakes, a condizione che l’avversario accetti.

La sfida ha preso il via il 4 novembre, quando Daniel Negreanu e Doug Polk hanno giocato le prime 200 mani vis-à-vis. E il risultato finale ha premiato il veterano che ha chiuso nettamente in vantaggio. Polk non ha potuto far altro che ammettere la batosta in questo primo round, ma ha anche riconosciuto in maniera sportiva l’ottima performance di Negreanu. Vediamo allora alcuni highlights di questo primo heads-up.

I fuochi d’artificio sono iniziati subito, alla prima mano. Negreanu apre rilanciando a $1.000 con K♠3♥, ma trova il call di Polk che ha A♥4♣. Il flop porta K♦2♠9♥, sul quale entrambi decidono di fare check. Stessa azione al turn, un 6♣, che lascia spazio ad un 8♠ come river. A questo punto Negreanu piazza la tanto attesa bet per 1.500 chips, ma subisce il raise in bluff a 8.500. KidPoker ci pensa un po’ e alla fine “trova il tasto” del call. Polk incassa il primo schiaffo.

Poche mani dopo arriva un’altra azione interessante, dopo una tribet di Polk preflop. Negreanu chiama e i due vedono scendere questo flop: 6♣J♦7♦. Polk, che ha 8♥6♥ decide di andare in check-call sulla minibet di Negreanu che ha 6♦5♦. Il turn è una Q♦ che completa il colore per KidPoker. Nessuno dei due, però, investe chips su questa street e così il dealer può mostrare un 8♠ al river. Una carta problematica per Polk che adesso ha doppia coppia. Il pro statunitense valuebetta $.4000 ma in tutta risposta riceve da Negreanu un raise fino a 17.000. Polk paga l’importo solo per dover consegnare il piatto al canadese.

A questo punto, Doug Polk è già in sotto di 30mila dollari. Ma a metà gara, il grinder recupera prima grazie a un cooler tra scale e poi con un colore chiuso con 10♣4♣ e giocato in slowplay di fronte ai tentativi di bluff di Negreanu. Ma nelle ultime 70 mani la situazione si ribalta nuovamente a favore del canadese.

La volata di Negreanu verso la vittoria nel primo round inizia con un colpo di fortuna: con [Ax][Jx] dominato da [Ax][Qx] di Polk, KidPoker trova doppia coppia al river e incassa 36K. Poi, alla mano 170, Negreanu mostra i muscoli. 4betta preflop per 9.600 dollari con K♣9♥ e Polk, nonostante sia avanti con A♠Q♦, si limita a chiamare. Il flop è 10♦3♦J♠: Negreanu prosegue nel suo attacco mettendo nel piatto altre 4.000 chips e Polk fa di nuovo call. Al turn scende un 6♥, sul quale il pro canadese piazza la “seconda pallottola” in bluff: questa volta sono 5.600 chips che Polk chiama. L’ultima carta del board è un 4♣: a questo punto, Negreanu dichiara l’all-in per 34.000 dollari e ottiene un sofferto fold dal suo avversario.

L’azione che sostanzialmente mette fine alle ostilità è il piatto più grande dell’intera giornata. Polk investe 55K in bluff proprio quando Negreanu ha centrato trips. E’ la mano del KO che Polk commenta con un pizzico di umorismo, anche se visibilmente a denti stretti: “mi sarei dovuto fermare prima!”. E poi segna un -117.000 dollari sul suo registro.

Il secondo round della sfida Negreanu-Polk si trasferisce adesso nell’online, sul sito WSOP.com.

 

Foto di testa by PokerNews

 

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