Quando nel poker si parla di hero call, ci si riferisce all’azione di un giocatore che, con una mano marginale, decide di chiamare la puntata molto forte dell’avversario. Questo tipo di decisione si verifica soprattutto al river e spesso il potenziale hero caller deve fronteggiare uno shove.
Chiariamo subito un punto: i tornei non si vincono esagerando con gli hero call o i bluff. Tuttavia, chiamare una monster bet con un punto debole, a volte solo “carta alta”, e trovare l’avversario in “bianco come il latte” (espressione tutta italiana) ha un duplice effetto. Da un lato si incassa il monster pot valorizzando al massimo una mano modesta. Dall’altro è una mazzata psicologica all’avversario, il quale probabilmente cercherà giocate più “standard”, almeno per un po’.
Fare un hero call, però, non è affatto semplice. Serve un’ottima lettura dell’azione e la capacità di entrare nella testa dell’altro, magari con l’aiuto di qualche tell.
La storia del poker è ricca di hero call leggendari. Ad esempio quello di Stu Ungar, ribattezzato il “call del secolo” (scorso). Indimenticabile anche l’hero call di Erik Seidel su Dzmitry Urbanovic al Super High Roller dell’EPT di Montecarlo 2015, e quello di Ryann Riess a scapito di Manig Loeser nel ME EPT di Montecarlo 2019. E ce ne sono tanti altri ancora, che potete rivedere qui.
Adesso ve ne proponiamo tre un po’ più recenti.
TERO LAURILA vs HIEP NINH
Siamo al Main Event Irish Open 2024, quando l’azione ha raggiunto l’heads-up per il titolo. I due rimasti a contenderselo sono l’irlandese – di chiare origini cinesi – Hiep Ninh e il finlandese Tero Laurila.
I bui indicano 880k/1.600k bb ante 1.600k. Laurila limpa da SB/D con Q♠2♦, ma Ninh rilancia a 3.600.000. In mano ha solo 9♦6♣. Il finlandese chiama e poi va in check-call per 1,7 milioni al flop: K♥K♦4♠. L’irlandese aumenta i giri al turn, un 8♠, puntando 8,7 milioni di chips. Altro call di Laurila che fa scendere un 5♠ al river. Ninh piazza la terza puntata in bluff, questa volta da 7.900.000. Tero Laurila ci pensa poco prima di chiamare con solo Queen-high in mano: è un call pazzesco che lo porta in vantaggio 2:1.
Questa grandissima giocata permetterà a Laurila di vincere il torneo poco dopo, quando chiuderà poker di Donne sul board, dopo aver chiamato preflop con Q♣J♣ lo shove di shove di Ninh con 8♠7♥.
SIMONE ANDRIAN vs URMO VELVELT
Ebbene sì, c’è anche un italiano tra i protagonisti di questa breve lista di grandi hero call. Simone Andrian lo ha messo a segno in un momento speciale per l’Italia del poker, quello targato Main Event WSOP Europe 2024.
Come in precedenza per Laurilia, il goriziano si trova a un passo dal titolo. Davanti ha però l’ostico estone (scusate il gioco di parole) Urmo Velvelt, che nel testa-a-testa gli sta dando filo da torcere.
La giocata da “grande libro del poker” avviene infatti quando Velvelt è avanti nel chipcount più di 3:1. I bui sono 200.000/400.000 bb ante 400.000. L’italiano limpa da SB e il suo avversario si adegua checkando. Flop: 5♦4♦6♥. Velvelt esce puntando 600mila chips che Andrian chiama. A♥ al turn. L’estone continua ad aggredire, questa volta con 3.500.000 e di nuovo il player di Monfalcone chiama. L’ultima carta è un 6♦. Urmo Velvelt va all-in e mette a rischio eliminazione il suo avversario. Andrian valuta a lungo la situazione ma alla fine trova la forza per fare un hero call pezzesco: allo showdown Urmo Velvet è costretto a mostrare il bluff totale con 7♣2♦! L’italiano gira J♦5♣, coppia di 5 presa al flop e incassa il piatto che lo rimette in partita.
Da lì in poi, è stato un crescendo per Simone Andrian il quale, dopo un livello, con coppia di 10 vs AT regalerà all’Italia il primo Main Event targato WSOP(E).
SIMON WICIAK vs JOAO OLIVEIRA
L’ultimo hero call di questa serie arriva da Barcellona, dove il debuttante francese Simon Wiciak sfida il brasiliano João Oliveira nel Main Event dell’European Poker Tour 2023.
I due sono abbastanza vicini in chips, tant’è che poco prima si sono accordati per un deal al quale ha preso parte anche il britannico Carl Shaw. L’heads-up inizia con Wiciak avanti, ma il suo avversario si rifà sotto, fino alla mano che decide tutto.
Oliveira apre a 1.100.000 quando i bui sono 200k/400k bb ante 400k e con 30.075.000 chips nello stack. Wiciak (33.500.000) risponde con una tribet da 4 milioni. Il call del brasilano fa scendere questo flop: 9♣5♦2♥. Il francese punta altri milioni che il suo avversario decide di chiamare. Il turn è un 4♠ e Wiciak rallenta con facendo check. Oliveira ne approfitta per mettere in mezzo altri 3 milioni. Wiciak li chiama e i due si confrontano sull’ultima carta: 9♥. Il brasiliano conta le chips e poi annuncia l’all-in. Wiciak ha solo 3 milioni in più e va in the tank. Usa due time-bank ma alla fine trova la forza per l’ottimo hero call: allo showdown mostra 6♣5♣, coppia di 5 floppata, mentre Oliveira è in bluff totale con Q♥10♣.
Immagine di testa: Simone Andrian (credits RIHL)