Stefan-Sebastian Ionita è stato il grande protagonista della penultima giornata dell’EPT Barcellona Main Event da €5.300 di buy-in.
Il rumeno, al suo terzo tentativo in un Main Event dopo due assalti a vuoto, ha chiuso il Day6 in testa al count con 14.725.000 chips, assicurandosi la pole position in vista dell’ultimo atto. Per lui non si tratta solo del miglior piazzamento in carriera, ma anche di un’occasione storica: emulare Razvan Belea, che lo scorso anno a Parigi ha regalato alla Romania il suo primo titolo EPT.
Ionita, che prima di questo torneo vantava circa $300.000 in vincite live e un best score da $177.000 ottenuto a Cipro, ha mostrato grande solidità lungo tutta la giornata. Pur senza essere coinvolto in scontri diretti per eliminazioni, ha saputo scegliere i momenti giusti per incrementare il proprio stack, compreso un call eccezionale contro Anton Suarez, che gli ha permesso di prendersi la vetta del chip count.
Lo svedese Suarez, amico e “collega” di connazionali campioni di poker quali Simon Brandstrom (primo nell’EPT ME di Barcellona 2019), Niklas “Lena900” Astedt, Simon “C. Darwin2” Mattsson, è invece uno dei tre giocatori professionisti (2,2 milioni di $ nel suo curriculum) che oggi daranno l’assalto al titolo nel Final Day. Gli altri sono il colombiano Julian Pineda Lozano (più di 100 itm live tra USA e Brasile per un milione di dollari incassati) e il francese Thomas Eychenne, quest’ultimo specialista di high roller con $2,7 milioni in vincite e un settimo posto al PSPC 2023 da $801.000.
Completano l’elenco dei sei finalisti due “amateur”: l’italiano Umberto Zaffagnini, imprenditore nel settore dell’idraulico che gioca a poker dal 2015 (24 itm, soprattutto in Italia, ripagati da un totale di 80mila dollari) e il polacco Tomasz Brzezinski, residente a Malta dove lavora nel settore del gaming. Su Thehendonmob.com vanta 36 itm e 90mila dollari.
Questa è la situazione allo start del Final Day dell’EPT ME Barcelona 2025:

L’ultimo atto del torneo inizia oggi (31/08/2025) alle 12:30 con il Livello 33 (125.000/250.000, ante 250.000). Vale la pena ricordare che dal 2025 l’EPT/PS Open adotta il numero di mani al posto del minutaggio per la durata dei livelli al tavolo finale.
Tutti i sei finalisti si sono già garantiti €291.800, ma la lotta sarà serrata per mettere le mani sul trofeo più ambito e sul 1.436.000 di primo premio. Anche l’ultima giornata sarà trasmessa in diretta streaming su PokerStarsnews.it, con 30 minuti di ritardo rispetto all’azione reale.

IL DAY6 IN SINTESI
Il penultimo giorno di gioco si è aperto con 11 player left e lo svedese Suarez in fuga con oltre 15 milioni di chip. Le eliminazioni iniziali hanno però rimescolato subito le carte. Se Youssef Zereg si è subito salvato grazie agli Assi prima e poi a un quads chiuso in double-up, Yohan Rascar non ha evitato l’uscita in undicesima posizione contro Brzezinski.
Il colpo che ha segnato il destino del tavolo è arrivato poco dopo, quando Pineda Lozano, all-in con una coppia di due, ha trovato il raddoppio contro Suarez, mantenendosi in corsa sul bubble del final table. Subito dopo è toccato a Sergio Carro Marin, vittima di una serie di mani sfortunate contro Suarez prima di essere eliminato dal polacco Brzezinski, che ha chiuso doppia coppia al river.
Il tavolo finale a nove è iniziato con Anton Suarez nettamente in testa (oltre16 milioni di chips), seguito a distanza da Ionita e Eychenne. Ma la leadership dello svedese non è durata a lungo.
In breve tempo sono arrivate le eliminazioni di Zereg (9°) per mano di Eychenne, e di Cesar Garcia (8°). Molto sfortunato lo spagnolo che ha visto il suo A♣J♥ crackato da A♥10♦ di Suarez e 10♥ al turn. Ancora peggiore è stata la bad beat subita dall’inglese Marc Foggin, out 7°. Foggin va all-in preflop con A♥K♣ e trova il call di Brzezinski che mostra A♠K♥. Tutti si aspettano la divisione del piatto e invece sul board scendono quattro carte di picche che regalano colore al polacco.
In mezzo a tutta questa action troviamo una bella giocata di Zaffagnini. L’italiano apre da cutoff a 240.000 con K♣Q♦, trovando il call di Anton Suarez dal big blind con 8♣6♠. Flop: 7♥5♣2♥. Zaffagnini punta 275.000, lo svedese replica rilanciando a 750.000 con il progetto di scala. Il player azzurro non ci sta e risponde con un reraise fino a 1.800.000 con solo king-high in mano. A quel punto Suarez capisce l’antifona e lascia il piatto a Zaffagnini.

Poco dopo, lo svedese ha vissuto la mano che ha ribaltato l’inerzia del torneo. Anton Suarez apre a 300.000 da cutoff e Sebastian Ionita difende il big blind. Sul flop 5♥4♣7♠, Ionita va in check-call dopo una continuation bet da 275.000. Il turn porta un 7♦. Altro check-call del rumeno, questa volta per 650.000 gettoni. Al river scenda la Q♦: terzo e ultimo check di Ionita e terzo “proiettile” di Suarez che betta 2.600.000. Ionita pensa a lungo, consuma diverse time bank, ma alla fine chiama. Lo svedese è costretto a mostrare il bluff con J♦8♦. Ionita gira sul tavolo 5♦2♦, coppia di 5 sufficiente cper aggiundicarsi il monster pot.
Lo stesso Ionita ha poi raccontato i motivi della sua scelta: “La size della sua puntata al river non mi convinceva. Se davvero avesse avuto un sette, avrebbe cercato più valore puntando meno. La sua bet era troppo polarizzata, e l’ho interpretata come un bluff”.
Il rumeno ha comunque dovuto subire il ritorno di Thomas Eychenne, abile a strappargli un piatto importante con trips di cinque. Nel finale, però, è stato Pineda Lozano a mettere in difficoltà Eychenne. Il francese apre preflop e poi c-betta al flop 10♥5♦A♦. Il colombiano chiama sempre. Segue un doppio check al turn 6♠. Al river 9♣ Eychenne ci riprova investendo 850.000 gettoni. Nonostante il board con un Asso e una modesta coppia 2♠2♠ in mano, Pineda Lozano chiama: e fa bene perché il francese è in bluff con J♥8♥.
Eychenne si rifà in chiusura di giornata, ai danni del chipleader. La mano è molto particolare. Il francese apre il gioco con 9♥6♦ e poi c-betta 200k su questo flop: J♦K♦A♥. Gli risponde Sebastian Ionita che ha difeso da BB con Q♥10♣ e adesso si trova con la scala nuts servita al flop. Il suo call fa scendere un 10♦ al turn, sul quale Eychenne prosegue in semi-bluff avendo il progetto di colore. Altro call di Ionita. L’ultima carta è la Q♣ che pareggia (countefeit) la scala Broadway giù chiusa dal rumeno: Eychenne punta 6,000,000 simulando il colore chiuso al turn e ottiene il fold dell’avversario, che in caso di call avrebbe splittato il piatto!

Immagine di testa: Sebastian Ionita (credits RIHL)