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Sono passati più di 18 anni da quando Julian Thew ha conquistato il Main Event dell’EPT Baden. Era solo il 2007, ma il giocatore inglese aveva già lasciato un segno a livello internazionale, soprattutto nell’European Poker Tour: 2 final table in side event (Londra e Dublino 2004), 4° all’EPT ME di Copenhagen 2005 (poi vinto dall’outlaw Noah Boaken) e tre volte top 25 nei Main Event EPT Season 2 e 3.

Con 63 itm alle spalle in 6 anni, il 10 ottobre 2007 Julian Thew si è seduto al final table dell’EPT Main Event di Baden: vincendolo, dopo aver superato l’ungherese Denes Kalo (misteriosa meteora del poker di cui parleremo più avanti) in heads-up, per un primo premio di €670.800 a fronte di 8.000 euro investiti nel buy-in.

Quel successo lo ha trasformato in uno dei volti più riconosciuti del poker europeo. Con il passare del tempo, però, quelle “luci della ribalta” si sono trasformate in un dazio esistenziale molto pesante per il player inglese che da ormai molti anni ha abbandonato la strada del professionismo.

Julian Thew (credits PokerNews)

Non subito. Nei dodici mesi successivi alla conquista del Main Event nella cittadina austriaca – all’ultima apparizione nell’EPT -Thew ha infatti totalizzato quasi mezzo milione di dollari in premi. Si è imposto nel Deep Stack Extravaganza a Las Vegas per 251.001 dollari e nel Main Event del GUKPT Brighton per 176.000 dollari, diventando il primo giocatore a conquistare due titoli GUKPT. Nel 2009 ha fatto il bis di titoli Deep Stack Extravaganza e nel 2011 ha aggiunto anche un terzo titolo GUKPT, questa volta a Coventry. E’ andato altre due volte itm all’EPT Main Event e alle WSOP di Las Vegas, per un totale di 142 risultati utili fino al 2013. Poi il “giocattolo” si è rotto.

Il professionista inglese ha attraversato alti e bassi, fino ad allontanarsi dal circuito. Ci è tornato in seguito con una prospettiva diversa, più matura e più umana. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa a PokerNews, Thew ha raccontato com’è cambiata la sua vita dopo la vittoria che gli ha regalato fama e una spinta decisiva alla sua carriera.

In realtà la flessione è iniziata prima del 2014. Già nel 2010, un anno davvero ostico, con soli 31.758 dollari incassati e molta meno fiducia nel mio gioco” ha spiegato Julinn Thew, proseguendo poi con un’ammissione importante. “Lo stress del circuito, sommato alla pressione di dover mantenere lo status da top player, mi ha allontanato dal tavolo. E’ servito tempo – e un reset mentale – perché mi sentissi di nuovo competitivo.

Julian Thew (credits PokerNews)

In effetti, nel suo curriculum ci sono altri 25 itm dopo il 2013, 3 ottenuti nel post pandemia, per un totale di 167 piazzamenti e 3 milioni di dollari vinti. Ma il suo approccio al poker, oggi, ha trovato un equilibrio diverso.

La vittoria a Baden non gli ha solo cambiato la carriera: gli ha permesso di estinguere il mutuo e garantire stabilità alla sua famiglia. Thew ha quattro figli, e la vita familiare ha influenzato molto le sue scelte successive. È anche per questo che non insegue più tornei da 5.000 o 10.000 euro. “Semplicemente non sono più bankrollato per quei buy-in”, dice con onestà. Oggi preferisce restare nella fascia media del circuito, dove può giocare con tranquillità senza intaccare l’equilibrio costruito fuori dal tavolo.

Gioca soprattutto tornei a buy-in basso (150-300 sterline) nel Regno Unito e in Irlanda. D’estate parte per qualche settimana a Las Vegas e, di tanto in tanto, si concede una trasferta europea come Marbella. Non è più il “grinder” costante dei vecchi tempi, ma un professionista che sceglie tempi, buy-in e impegni con maggiore serenità.

Il quale, però, non dimentica il passato. “L’EPT di Baden resta ovviamente la mia vetta più alta e la mia più grande soddisfazione nel poker“, racconta. Oggi Julian Thew è forse meno presente sulle grandi luci del circuito internazionale. Rimane però rimane una figura rispettata e autentica: un campione che ha saputo reinventarsi senza perdere la passione che lo ha portato in alto.

Immagine di testa: Julian Thew (credits RIHL)

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