Vai al contenuto

È saltato il fattore campo nella finale della Eastern Conference.

E, come si suol dire in NBA, questo vuol dire la serie ora è davvero iniziata. A prendersi il primo vero vantaggio, anche se formalmente ora il conto è sull’1-1, sono stati i Boston Celtics, vera rivelazione di questi playoff, che hanno dominato sul campo dei Miami Heat, sfiorando anche un +40 prima di chiudere con un comunque nettissimo 127-102.

Smart, tornato in campo dopo aver saltato il primo appuntamento in Florida, ha fatto la differenza come sempre in difesa (visto che è stato premiato come il migliore della lega) ma anche in attacco, dove è stato il top scorer con 24 punti.

Jimmy Butler e compagni, mai sconfitti a domicilio finora, hanno subito un duro colpo e ora avranno bisogno di imporsi in Massachussetts per tornare due anni dopo alle Finals.

Inutile dire però che ora i favori del pronostico sono tutti per i biancoverdi, che hanno eliminato i campioni in carica dei Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo e spazzato via con un clamoroso 4-0 i Brooklyn Nets di Kevin Durant.

Proprio la stella della franchigia della Grande Mela intanto è finita nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni durante il David Letterman show a proposito del consumo di marijuana: frasi che hanno riportato in prima pagina l’ex ala dei Golden State Warriors.

E proprio i Warriors stanotte torneranno in campo per gara-2 contro i Dallas Mavericks, con l’obiettivo di raddoppiare e fare un altro passo verso il loro quarto titolo, il primo dopo l’addio proprio di KD.

Coach Steve Kerr ha ricostruito pazientemente una squadra da titolo, recuperando gli infortunati Curry e Thompson e in generale allungando le rotazioni con elementi come Wiggins finalmente pronti per certi traguardi.

Ovviamente è ancora presto per cantare vittoria, soprattutto quando si gioca contro Luka Doncic, che ha già ribaltato quasi da solo due serie molto complesse, guadagnandosi i complimenti di un certo LeBron James, che davanti alla tv, dove è costretto dopo la mancata qualificazione dei suoi Los Angeles Lakers, non ha potuto far altro che applaudire il talentuoso sloveno, in attesa di riprovarci l’anno prossimo in quella che potrebbe anche essere l’ultima chance per un quinto anello.

Doncic dal canto suo a soli 23 anni ha ancora una lunghissima carriera davanti e sarà più che altro interessante vedere nelle prossime stagioni se Dallas riuscirà a mettergli a fianco altri big per tornare a trionfare come non succede dai tempi di Dirk Nowitzki o se alla fine sarà ceduto.

Per il momento l’ex Real Madrid non ci pensa e anzi hanno fatto il giro del mondo le immagini post allenamento in cui si è messo a bordo campo a seguire sullo smartphone le semifinali di Eurolega, che hanno visto proprio le merengues imporsi sul Barcellona, guadagnandosi il pass per la finale dove affronteranno l’Efes Pilsen del diabolico Ergin Ataman.

Una nuova delusione per i culé, il cui coach Sarunas Jasikevicius si è lamentato per i troppi punti subiti dai madrileni dopo l’intervallo lungo.