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In Serie A il testa a testa continua. Pareggia il Napoli, rallenta anche il Milan contro l’Inter (che rimane terza e in corsa per il primo posto in classifica). Il campionato si ferma ma le due capoliste continuano a sognare. Spalletti e Pioli hanno davanti due settimane per continuare a costruire qualcosa di grande per ripresentarsi al meglio al riavvio del campionato.

La 13ª giornata metterà di fronte proprio Inter e Napoli: nel derby i nerazzurri hanno dato l’impressione di potersi imporre ma alla fine hanno subito l’avversario perdendo altri punti da situazioni di vantaggio, come già era capitato quest’anno soprattutto contro le big. 

Il Milan incontrerà la Fiorentina al Franchi, un campo non semplice che metterà nuovamente alla prova i rossoneri. Punti pesanti in palio, come quelli persi dalla Juventus contro Sassuolo e Verona prima della vittoria in extremis nell’ultimo turno, proprio contro i viola di Italiano. Prima della precedente sosta, Allegri aveva chiesto pazienza ma probabilmente nemmeno lui si aspettava i 14 punti di ritardo dalla vetta soltanto un mese dopo. In queste condizioni non basterebbe neanche la pazienza di Giobbe. Due passi falsi che hanno compromesso forse definitivamente il cammino dei bianconeri, il discorso scudetto è una chimera e solo la Champions sta regalando qualche gioia. 

Si ferma il campionato, l’attenzione si sposta su un altro grande obiettivo: torna in campo la Nazionale di Mancini, chiamata a rispondere all’appuntamento più importante dopo la vittoria dell’Europeo. La partita contro la Svizzera è determinante per tanti motivi: gli azzurri vogliono dimostrare che la magia e il trionfo di Wembley non sono stati frutto del caso. Tra assenze e acciacchi (tanti anche per gli avversari) serve una vittoria, non c’è alibi che regga. Il ct non sembra preoccupato, sa che troppe pressioni non aiutano e ha già vinto – e convinto – grazie al giusto mix di serenità e consapevolezza. 

La volontà è quella di dare continuità ai risultati raggiunti in estate, come spesso non è accaduto in passato, quando dopo gli ottimi risultati nelle grandi manifestazioni sono arrivate delusioni inattese. Il Mondiale 2010 fu un disastro cosi come quello 1986. Imparare dagli errori. 

A Roma per vincere e conquistarsi un posto al prossimo Mondiale con la spinta del pubblico di casa, con il desiderio di raggiungere un altro traguardo condiviso e inseguito con ambizione ed entusiasmo. Prima di tornare a sfidarsi in campionato, i ragazzi di Mancini sono uniti più che mai e vogliono aprirsi le porte di Qatar 2022.