Nel tempio della velocità olandese, Marc Marquez continua a scrivere la sua leggenda. Ad Assen arriva la 15esima vittoria stagionale su 20 gare: numeri da cannibale assoluto, che lo proiettano sempre più in alto nelle gerarchie della storia MotoGP. Ma non è solo il bottino personale a far rumore: con questa, arriva anche la sesta doppietta del 2025, nuovo record assoluto in una stagione, a testimonianza di un dominio costruito con precisione, costanza e una fame che sembra inesauribile. Il successo olandese è anche la 68esima vittoria in top class, con cui il fuoriclasse spagnolo eguaglia Giacomo Agostini. Ora davanti a lui, in questo particolare Olimpo, c’è solo Valentino Rossi, a quota 89. A rendere onore a questo successo, però, non è solo la storia, ma anche il livello degli avversari. Marco Bezzecchi è stato protagonista di una prestazione maiuscola, rimanendo incollato a Marquez per oltre 20 giri, cedendo solo negli ultimi tre passaggi quando il #93 ha improvvisamente aperto il gas. Bezzecchi chiude secondo con soli sei decimi di ritardo: un podio importante, ma soprattutto un segnale che l’Aprilia può giocarsela davvero.
Chiude il podio un Pecco Bagnaia agguerrito ma non perfetto. Dopo una partenza brillante, il campione torinese ha ceduto terreno a Marquez, Bezzecchi e anche ad Acosta, salvo poi rimontare e siglare due giri veloci consecutivi, sintomo di una Ducati che resta competitiva ma ancora un filo incostante. Alla fine il terzo posto è un buon risultato, ma resta il rimpianto per aver perso il treno giusto troppo presto. Ai piedi del podio Pedro Acosta, ancora una volta spettacolare nella lotta e solido nella gestione. Lo spagnolo è ormai una realtà consolidata della MotoGP. Seguono poi Vinales, Di Giannantonio, Morbidelli, Raul Fernandez, Bastianini e Quartararo, con quest’ultimo autore di una gara in rimonta dopo una partenza da dimenticare. Assen, come spesso accade, ha regalato uno spettacolo di alto livello. E ora è il momento di valutare protagonisti, sorprese e delusioni di questo Gran Premio con le nostre Pagelle del GP d’Olanda 2025.
Marc Marquez – Voto 10
Weekend perfetto. Domina la Sprint, vince la gara della domenica, eguaglia Agostini a quota 68 successi nella top class. Non sbaglia nulla, gestisce quando serve e cambia passo negli ultimi giri lasciando Bezzecchi sul posto. Il Mondiale sembra già nelle sue mani.
Marco Bezzecchi – Voto 9
Un secondo posto che vale come una vittoria. Rimane incollato a Marquez per tutta la gara, provando a infastidirlo fino alla fine. Finalmente concreto, brillante anche in qualifica e sul podio pure nella Sprint. La miglior versione del Bez del 2025.
Francesco Bagnaia – Voto 7
Bene in qualifica, buona partenza, ma ancora una volta manca qualcosa in gara. Fa segnare il giro veloce, ma non riesce mai a riagganciarsi ai primi due. “Agrodolce”, come ha detto lui stesso. Terzo posto importante per la classifica, ma è un altro weekend da “quasi”.
Pedro Acosta – Voto 7.5
Chiude quarto e conferma la sua crescita costante. Sempre presente nel gruppo di testa, lotta a viso aperto e non commette errori. La KTM non è ancora una moto da podio ogni weekend, ma lui la porta vicina al massimo.
Maverick Viñales – Voto 6.5
Fa il suo, senza acuti. Mai in grado di attaccare i primi quattro, ma gestisce bene la gara e porta a casa punti importanti. Gli manca quel guizzo che in passato ad Assen ha saputo trovare.
Fabio Di Giannantonio – Voto 7
Sesto in gara, quarto nella Sprint: Diggia è in forma e si vede. Sta diventando una certezza della VR46, guida pulita e aggressiva, senza sbavature. In silenzio, ma costante.
Franco Morbidelli – Voto 6.5
Settimo al traguardo e ancora una volta a punti. Fa il compitino, senza strafare. In qualifica è veloce, in gara regge il ritmo ma fatica a lottare con i compagni di squadra. Bene, ma non brilla.
Raul Fernandez – Voto 6.5
Ottavo con l’Aprilia satellite, davanti a moto ufficiali e piloti più quotati. Finalmente lo si rivede in top ten. Può essere un punto di svolta, ma ora serve continuità.
Enea Bastianini – Voto 6
Torna a punti con una KTM che ha mostrato qualche progresso. Non è ancora il Bastianini brillante del passato, ma almeno sembra in risalita. Gara pulita, senza particolari momenti chiave.
Fabio Quartararo – Voto 5
Parte dalla pole e finisce decimo. Weekend che inizia col botto e finisce con un tonfo. Problemi di grip, moto che non tiene la distanza, e qualche errore di troppo. Un grande peccato dopo un venerdì da protagonista.
Alex Marquez – Voto 5.5
Secondo nella Sprint, bene in qualifica, poi la caduta al sesto giro lo mette fuori dai giochi. La frattura alla mano sinistra pesa anche in ottica campionato. Sfortunato, ma l’errore è suo.
Johann Zarco – Voto 5
Non pervenuto per tutto il weekend. Scompare nelle retrovie e non incide mai, né in qualifica né in gara. Un passo indietro dopo qualche segnale di risveglio nelle scorse gare.
Fermin Aldeguer – Voto 5.5
Mostra qualcosa in qualifica, ma in gara non riesce a tenere il passo. Resta fuori dai punti e dà la sensazione di doversi ancora adattare pienamente alla classe regina.
Jack Miller – Voto 5
Weekend opaco. Non riesce mai a essere competitivo e conclude lontano dalla zona punti. Sembra sempre un passo indietro rispetto ai compagni KTM. Serve una scossa.
Joan Mir – Voto 4.5
Un altro ritiro, un’altra gara incolore. In crisi tecnica e psicologica, la sua avventura in Honda è sempre più un calvario. Difficile vedere la luce in fondo al tunnel.