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Weekend per certi versi sorprendente, quello della MotoGP.

La gara di Motegi, Giappone, non ha prodotto particolari scossoni nella classifica generale: se da un lato, infatti, è d’obbligo celebrare la strepitosa vittoria di Jack Miller, dall’altro va notato come agli “zeri” di Bagnaia ed Aleix Espargaro corrisponda solo un ottavo posto del leader di classifica Fabio Quartararo.

Niente scossoni, quindi, nella graduatoria, con il francese che comanda a +18 su Bagnaia e +25 su Aleix Espargaro. Ma le gare alla fine sono solo quattro: d’ora in poi, ogni punto varrà doppio.

Riviviamo, intanto, la gara di Motegi con le nostre pagelle.

Voto 10: Jack Miller

Il protagonista che non ti aspetti. L’australiano, non è una novità quest’anno, ha letteralmente cambiato marcia una volta annunciato il divorzio da Ducati a partire dal 2023.

Gara straordinaria, alla Jorge Lorenzo dei bei tempi: vittoria in solitaria con una dimostrazione di superiorità inaspettata. E dire che la qualifica (che sul bagnato avrebbe dovuto agevolarlo) l’aveva visto scattare solo dalla settima casella. Bravo!

Voto 9: Brad Binder

Altra notizia positiva per Jack Miller: è infatti Brad Binder su KTM, futura moto dell’australiano, ad arrivare in seconda piazza. Binder, infatti, si conferma essere in un ottimo periodo, e mette un quasi accento sulla sua proverbiale costanza, raggiunta con una moto che – almeno inizialmente – non poteva competere per la vittoria.

La prospettiva per l’anno prossimo è che anche KTM potrà stabilmente correre per la vittoria.

Voto 8: Marc Marquez

Pole sul bagnato, per il rientrante spagnolo, come non accadeva da quasi tre anni. In gara, su un tracciato a lui storicamente favorevole, si fa un po’ sorprendere in partenza e non riesce a tenere la coda dei primi tre battistrada.

Col passare dei giri, però, ritrova la confidenza di un tempo e sul finale compie un sorpasso a Oliveira degno dei vecchi tempi. La sensazione è che da qua alla fine potrà essere giudice del Mondiale, lottando per il podio su ogni tracciato.

Voto 7: Luca Marini

Quarto, quarto, settimo e sesto. Questo lo score del fratello d’arte nelle ultime quattro gare, che ormai sembra essere divenuto una solida certezza in MotoGP. Per le prove rimanenti, è d’obbligo provare a raggiungere il podio. Bravo!

Voto 6: Fabio Quartararo

Per l’ennesima volta, riesce a dare il meglio con una delle moto meno performanti della griglia. Gara in difesa, e con un pizzico di fortuna (che fa il pari con la disavventura di Aragon) guadagna punti su ambo i suoi contendenti al titolo, nonostante un ottavo posto non brillantissimo.

Voto 4: Francesco Bagnaia

Ci stavamo ancora lustrando gli occhi da quel clamoroso filotto di 4 vittorie ed un secondo posto che sembravano aver mandato in soffitta quel “Pecco” troppo istintivo che si era visto nella prima parte del Mondiale.

Purtroppo, a Motegi, si è rivista la versione peggiore di Bagnaia: un tentativo ambizioso di sorpasso gli costa una caduta ed uno “zero” piuttosto pesante. Nulla è compromesso (e in più ora arrivano tre piste favorevoli a Ducati), ma se si vuole vincere il titolo occorre ragionare.

Voto 3: Aprilia

Peccato. Nella domenica in cui fra i due litiganti a godere poteva essere Noale, un errore tecnico condanna Aleix Espargaro a partire dai box, per concludere fuori dai punti.

Il problema è che il rimorso aumenta per le gare incolori di Bagnaia e Quartararo: un podio di Aleix, ieri, l’avrebbe rilanciato in ottica Mondiale. Ora non si può davvero più sbagliare un colpo.