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Come era pronosticabile, ancora una volta il Red Bull Ring fa rima con Ducati: uno stupendo Francesco Bagnaia, infatti, ha colto la sua terza vittoria di fila nella classe regina (sua quinta in stagione), dominando la gara dall’inizio alla fine.

Quello che però doveva essere un podio annunciato con moto di Borgo Panigale, però, è stato “rovinato” dal mostruoso Fabio Quartararo, che su una Yamaha decisamente inferiore rispetto alla moto italiana è riuscito a rimontare sino al secondo posto, mettendo dietro i velocissimi Miller e Martin.

A sette gare dal termine del campionato, la classifica dice: Quartararo 200, Aleix Espargaro 168 e Francesco Bagnaia 156. Riuscirà il nostro campione a recuperare?

Vediamo intanto le pagelle del Gran Premio d’Austria.

Voto 10: Francesco Bagnaia

Quando è così, non ce n’è per nessuno. Si mette in testa subito superando Bastianini e limitando l’inseguitore Miller, risparmiando la gomma per la fase finale di gara. Usa meravigliosamente la sua Ducati, che qui ha un feeling particolare. I tanti (troppi) ritiri della stagione gridano vendetta: con un pizzico di attenzione in più, ora il piemontese sarebbe davvero alle calcagna di Quartararo. Tuttavia, mancano ancora sette gare, e tutto può ancora accadere.

Voto 10: Fabio Quartararo

Nulla da dire. La sua Yamaha è tecnicamente di molto sotto alla Ducati, eppure la sa gestire magnificamente, riuscendo a guadagnare nei rari tratti misti del tracciato. Il francese è un pilota meraviglioso, probabilmente il più forte dell’intero field. Il vantaggio accumulato in classifica è enorme, e – conti alla mano – con 7 secondi posti sarebbe comunque matematicamente campione.

Voto 9: Luca Marini

Guarda un po’ chi si vede nelle parti altissime dell’ordine di arrivo. Dopo due gare non indimenticabili, il fratello d’arte coglie un bellissimo quarto posto, avvicinandosi sempre di più a quel primo podio in carriera che ormai non è più una chimera. Perfezionando le qualifiche, può diventare fin da subito un protagonista.

Voto 8: Jack Miller

Incredibile la parabola dell’australiano. Dopo un inizio di stagione decisamente sottotono, a metà anno firma con KTM e – evidentemente – si libera di un peso, cominciando a fornire prestazioni di altissimo livello. Quello di ieri è il terzo podio nelle ultime quattro gare, ed in più – pur per brevi tratti – aveva pure dato l’impressione di poter lottare per la vittoria con il compagno Pecco.

Voto 7: Aleix Espargaro

Che cuore, lo spagnolo. Ancora punti per lui (unico pilota a non essersi mai ritirato in stagione e ad aver refertato piazzamenti utili alla classifica), ottenuti con un problema tecnico che gli ha fatto perdere fior di posizioni in partenza. E’ ancora secondo nel Mondiale, sintomo di un feeling meraviglioso con Aprilia.

Voto 5,5: Jorge Martin

Pensavamo che potesse addirittura lottare per la vittoria, in una pista che il folletto di Pramac ama follemente. Ed in effetti, sta a lungo nelle posizioni da podio, lottando tutto il tempo con Miller e Quartararo . Poi, però, un paio di ingenuità che gli guastano la domenica: la voglia di strafare per mettersi in evidenza in ottica Ducati ufficiale è notevole. Attenzione, però: Bastianini è in agguato.

Voto 6,5: Enea Bastianini

Al buon Enea l’oscar della sfortuna. Dopo una pole position straordinaria, in gara dopo pochi giri trova una rottura veramente improbabile, che lo costringe al ritorno ai box. Peccato perchè avrebbe avuto il passo di lottare con i primi, accendendo ulteriormente la lotta con Martin per la sella Ducati della prossima stagione.