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La Formula 1 torna in pista con l’ultimo appuntamento di luglio che chiude la prima parte di stagione.

Infatti, dopo questo weekend, le monoposto avranno quasi un mese per riorganizzare le idee e ripartire in un Mondiale già segnato dalle tante vittorie di SuperMax.

L’ultima fatica di questa prima parte, la tredicesima tappa (11sima gara effettiva se non si considera il finesettimana di Imola), si corre nel magnifico circuito Spa Francorchamps con il GP del Belgio, una delle gare più storiche e tradizionali.

Dopo l’Ungheria, Spa è pronta ad accogliere il dominatore Max Verstappen, imprendibile sulla sua Red Bull, a caccia dell’ottava vittoria di fila e di un altro colpo definitivo su un Mondiale che già recita il suo nome.

Le solite speranze Ferrari riposte in Charles Leclerc e Carlos Sainz “annacquate” nel vero senso della parola, non solo dagli ultimi risultati, ma anche dalle condizioni meteo che prevedono pioggia, in un fine settimana che contempla anche la Sprint Race al sabato.

Infatti, programma rivoluzionato già dal venerdì con una sola sessione di prove libere al mattino e le qualifiche tradizionali (con Q1,Q2 e Q3) alle ore 17, anticipate di un giorno per far spazio al nuovo format della Sprint Race, la terza dell’anno.

Le qualifiche del venerdì andranno a delineare la griglia di partenza della gara di domenica.

Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP del Belgio

Venerdì 28 luglio

  • Libere 1: ore 13.30
  • Qualifiche: ore 17

Sabato 29 luglio

  • Sprint Shootout: ore 12
  • Sprint: ore 16.30

Domenica 30 luglio

  • Gara: ore 15

Dove vedere il GP?

Tutto il fine settimana del GP sarà trasmesso come di consueto su Sky Sport, in particolare sui canali Sky Sport Uno e Sky Sport F1. Streaming su Now e SkyGo, mentre la programmazione in chiaro prevede su TV8 la differita di qualifiche e gara.

Statistiche e record del tracciato

Il record assoluto del circuito è di 1’41″252 stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio del Belgio 2020.

Il pilota che vi ha vinto più volte è il tedesco Michael Schumacher con 6 successi (più titolato di sempre in Belgio), poi 5 Ayrton Senna. Jim Clark, Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton contano ben 4 successi a testa.

La Red Bull ha vinto le ultime 11 gare in Formula 1, se dovessero vincere il 12esimo GP in Belgio, sarà la striscia più lunga di sempre dall’inizio della stagione, superando le 11 vittorie dalla McLaren nel 1988.

Max Verstappen (Red Bull) ha vinto le ultime due gare del GP del Belgio, con l’ipotetica vittoria di questo weekend potrebbe diventare il primo pilota di Formula 1 a vincere in tre edizioni consecutive.

Sette degli ultimi otto vincitori del GP del Belgio sono partiti dalla prima linea della griglia, sei dei quali dalla pole position, con l’unica eccezione di Max Verstappen lo scorso anno (14esimo). Solo Michael Schumacher (16esimo nel 1995 con la Benetton) vinse la gara partendo da una posizione più arretrata.

Caratteristiche del circuito

Il tracciato di Spa è il più lungo del mondiale con i suoi 7004 m, inoltre, è un circuito molto completo visto che si alternano lunghi rettilinei a curve piuttosto veloci. I team dovranno cercare il giusto compromesso aerodinamico tra la velocità di punta per affrontare i tratti veloci e le prestazioni in percorrenza di curva. Non è un caso che sia definito “l’università della F1”.

Il primo settore è composto da due curve piuttosto impegnative e veloci, Eau Rouge e Raidillon che si percorreranno piuttosto agevolmente in pieno. Oltre a due curve storiche, il primo settore di Spa presenta anche una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l’ultimo denominato Kemmel Straight dove sarà fondamentale avere tanta potenza e dove il motore elettrico andrà a fare la differenza. Il terzo settore, come caratteristiche tecniche, è similare al primo ed anche qui servirà avere una Power Unit molto potente ed un ottimo grip meccanico che sarà fondamentale per avere un’ottima trazione in uscita dall’ultima chicane.

Il secondo settore, invece, è completamente diverso rispetto agli altri due e qui sarà fondamentale avere tanto carico aerodinamico vista la presenza di diverse curve di media e medio-alta velocità. Due le zone DRS. Oggi Spa-Francorchamps continua a essere uno dei tracciati più belli del calendario, un circuito che, grazie anche alle bizzarrie meteorologiche, ha sempre regalato Gran Premi spettacolari.

Che aspettarsi dunque?

In Belgio torna la Sprint Race, sarà la terza stagionale, peraltro per la prima volta nelle Ardenne dall’introduzione di questa novità. Finora le SR ha visto sempre la vittoria delle Red Bull: a Baku a vincere è stato Sergio Perez, mentre in Austria a vincere la Sprint Race è stato Max Verstappen con Carlos Sainz a podio. Il meteo incerto e il rischio pioggia non promettono nulla di buono.

Come spesso accade, le Ardenne sono bizzarre per il meteo e in questo fine settimana è previsto cielo nuvoloso e piogge sparse, specie al sabato; quindi, il rischio di una Sprint Race bagnata è più che concreto.

Oltre al meteo, che potrebbe essere un avversario concreto del dominatore Max Verstappen, l’olandese dovrà scontare nella gara di domenica una penalizzazione di cinque posizioni. Il motivo della penalità è che la Red Bull ha proceduto a sostituire il cambio sulla vettura del numero uno del campionato per ben cinque volte, su quattro concessi dal regolamento nel corso della stagione.

Tuttavia, sembra una strategia studiata, in quanto questa penalità arriva in una delle piste dove si possono effettuare molti sorpassi. Max sta riscrivendo diversi record e in Belgio va a caccia dell’ottavo successo di fila. Difficile pensare e credere che la McLaren, sorpresa di queste ultime due gare grazie al podio per due volte di fila di Norris, o la Mercedes pimpante con la pole di Hamilton in Ungheria, possano davvero impensierire Verstappen.

La Ferrari a Spa cerca di rialzare la testa dopo l’illusione del GP di Austria e le due sberle di Silverstone e di Hungaroring.  La Ferrari si presenta al giro di boa di una delle stagioni più deludenti degli ultimi anni: l’enigmatica SF-23 è tornata ad andare in crisi con le gomme, con le curve lente e quelle veloci, un mezzo disastro culminato con piazzamenti nelle ultime posizioni della zona punti, per i sempre più impotenti Charles Leclerc e Carlos Sainz.