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E pensare che molti degli addetti ai lavori pensavano che, una volta assegnati i titoli piloti e costruttori di Formula Uno, non vi sarebbero più stati colpi di scena o motivi di interesse nel mondo delle quattro ruote. Nulla di più lontano dalla realtà: anche il Gran Premio di San Paolo di ieri, infatti, ha riservato una serie infinita di sorprese e di spunti di riflessione che caratterizzano questo finale di stagione.

Anzitutto, la prima vittoria stagionale di Mercedes, con un George Russell che ha portato a casa il primo trionfo in carriera, coronando un weekend straordinario per le Frecce d’Argento, capaci di colmare un gap con Red Bull che perdurava da inizio 2022. E a testimonianza di ciò, si veda il secondo posto di Lewis Hamilton, che pure avrebbe meritato di più – se non fosse stato per uno sfortunato scontro con Verstappen. Weekend in chiaroscuro per Ferrari, con una serie di errori in prova che al solito sfavoriscono Leclerc, e per Red Bull, con il “grande rifiuto” di Verstappen di aiutare Perez.

Insomma, da dire c’è molto: riviviamo il GP del Brasile con le nostre pagelle.

Voto 10: George Russell

Dopo la vittoria nella Sprint Race, l’inglesino domina la gara e vince meritatamente la sua prima gara in Formula Uno, riportando la Mercedes sul gradino più alto del podio dopo un anno esatto. La maturità che ha dimostrato nella gestione delle situazioni ha del veterano, e siamo certi che l’anno prossimo lo ritroveremo a lottare costantemente per il trionfo di gara in gara.

Voto 9: Lewis Hamilton

Il re non è pronto ad abdicare. Con una Mercedes finalmente competitiva, porta a casa un risultato straordinario compiendo una doppietta eccellente per la scuderia tedesca. Dopo la safety car viene coinvolto in un incidente con Verstappen (concorso di colpa?) ma in uno dei suoi circuiti preferiti riesce via via a risalire e ad accarezzare, nel finale, l’idea di vincere. Riuscirà a piazzare il colpaccio ad Abu Dhabi per allungare il suo record?

Voto 8,5: Carlos Sainz

Ottimo terzo posto, quello dello spagnolo, che dopo una Sprint Race molto buona, conduce una gara di grande sostanza. Sul finale è pure penalizzato dalla commissione gara, per un ritardo con la safety car, che gli fa perdere del tempo sennò – chissà – avrebbe potuto magari giocarsela con le Mercedes. Il team, poi, lo “aiuta” non dandogli l’ordine di cedere il posto a Leclerc.

Voto 7,5: Charles Leclerc

Chi è il pilota con più pazienza della storia della Formula Uno? Sicuramente il povero Leclerc, che da inizio stagione sta subendo una serie di torti e di errori del suo team che non fanno che penalizzarlo. In questo weekend, la qualifica del venerdì è rovinata dall’ennesima scelta assurda di Ferrari (all’ennesimo errore scolastico di questa stagione), poi nella Sprint Race riesce a salvare il salvabile. Domenica viene speronato da Norris ed è costretto a ricostruire la gara, cosa in cui riesce grazie alla sua guida straordinaria. Alla fine chiede di invertire le vetture con Sainz per conquistare un podio utile al secondo posto in classifica piloti, ma Ferrari non ci sente. Povero Charles!

Voto 9: Fernando Alonso

È sempre il più forte, non giriamoci attorno. Nella Sprint Race si scontra con Ocon ed è costretto a ripartire dal fondo, in gara solito capolavoro con una rimonta strepitosa e la capacità di tenersi dietro, nel finale, le due Red Bull. Infinito.

Voto 4: Red Bull

Capitolo a parte per Max Verstappen e Sergio Perez. Per la prima volta in stagione, il team austriaco non presenta una macchina degna di tal nome, con problemi di carico che hanno condizionato pesantemente tutto il weekend e non hanno mai veramente messo i piloti in condizione di vincere. Ma quel che accade nel finale è incredibile: il team chiede a Verstappen di lasciare strada a Perez, e l’olandese rifiuta stizzito. Stanno emergendo teorie cospiratorie di ogni tipo, l’impressione è che il Brasile abbia scoperchiato un vaso di pandora.