Vai al contenuto

Normalmente, quando si conclude un weekend di Formula Uno, tendenzialmente si cerca di enfatizzare le gesta dei vincitori, o di sottolineare le performance degli inaspettati eroi della gara.

Potremmo parlare di come Max Verstappen sia partito decimo e abbia stravinto la corsa, o di come Mercedes (dopo un’inizio di stagione tumultuoso) abbia colto un secondo ed un terzo posto, oltre alla pole position ed al giro veloce.

Ma, da italiani, non possiamo non focalizzarci sull’ennesimo errore tattico della Ferrari: Leclerc e Sainz, che potevano lottare per la vittoria, sono stati ancora una volta affondati da scelte sciagurate da parte del muretto box, finendo per essere ulteriormente derisi dal mondo sportivo. Un motivo di imbarazzo ormai, che un marchio come Ferrari non merita.

Riviviamo la gara con le nostre pagelle.

Voto 10: Max Verstappen

È il più forte, e corre per la squadra migliore. È sempre velocissimo, sbaglia poco (spettacolare il testacoda a metà gara) e grazie ad una strategia confezionata su misura da Red Bull risale la china e vince con ampio distacco.

Maturato tantissimo rispetto agli anni scorsi (palesando sempre meno irruenza e molta più tattica). Vola ad ali spiegate verso il suo secondo Mondiale piloti di fila, e a breve potrà già lavorare con la squadra in ottica 2023.

Voto 9,5: Lewis Hamilton

Ma come, non doveva essere bollito? La pole position di Russell del sabato, secondo qualcuno, aveva evidenziato come ormai il compagno l’avesse superato nelle gerarchie di Mercedes.

Invece, “King Lewis” sfodera l’ennesima prestazione maiuscola, risalendo dalla settima posizione fino alla seconda, dimostrando come ormai la vettura sia all’altezza delle prime della classe. La solita gestione della gomma strepitosa, poi, lo porta a fare il giro più veloce. Nella seconda metà della stagione, l’obiettivo sarà quello di tornare a vincere.

Voto 8: George Russell

Bravissimo George!

Coglie la sua prima pole position in carriera sabato e conduce la gara lottando nella prima parte della gara di domenica, difendendosi come può da Leclerc. Nella seconda parte, complici gomme più usurate, subisce il ritorno di Hamilton ma porta a casa un podio davvero meritato. In prospettiva, questi weekend così soddisfacenti sono destinati ad aumentare.

Voto 3: Ferrari

Che disastro. Surreale, tremendo, incommentabile. L’ennesima sagra delle decisioni sbagliate, di scelte azzardate e senza logica. Montare le bianche a Leclerc (sapendo che non avrebbero funzionato) è stata una sentenza in negativo ai limiti del masochistico. E la cosa che preoccupa è che ormai la cosa si ripete con regolare frequenza, col mondo sportivo che si fa beffe del Cavallino Rampante.

Come se non bastasse, ai microfoni Binotto sottolinea come la colpa sia invece della macchina, con un atteggiamento ai limiti della supponenza.

Cadrà mai qualche testa? I tifosi non meritano questo imbarazzo, Leclerc non merita questa Ferrari. Basta!

Voto 7,5: Charles Leclerc

Ma che ci fa in Ferrari un pilota così? Il monegasco compie il sorpasso dell’anno in frenata ai danni di Russell, confermando un talento pressoché infinito.

Poi, però, una serie di scelte scellerate da parte del muretto gli rovinano la gara, facendolo terminare sesto. Abbiamo perso il conto dei punti persi per errori non suoi. Speriamo nell’anno prossimo.

Voto 6: Carlos Sainz

Gara al di sotto dei suoi standard, vittima delle temperature fredde che hanno un po’ penalizzato la sua Ferrari. Mai particolarmente coinvolto in lotte accese, non è stato capace di avvicinarsi nel finale a Russell, portando a casa un quarto posto non entusiasmante.

Voto 5,5: Sergio Perez

Partito undicesimo, inizialmente risale bene poi non riesce minimamente a tenere il ritmo del compagno (che però fa passare senza lottare, confermandosi uno scudiero affidabile), concludendo in una quinta posizione senza particolare entusiasmo.

Voto 7: Sebastian Vettel

Uno che in Ferrari, invece, ricordiamo con piacere. Nel weekend in cui annuncia il ritiro riesce ad arrivare a punti, pur partendo dalle retrovie. Bravo Seb, da qui alla fine faremo sempre il tifo per te.

Voto 5: Esteban Ocon

Sembrava ce l’avesse con il compagno di squadra Alonso, ostacolandolo più volte anche in modo troppo deciso. Non esattamente un lavoro di squadra, quello del francese, che poi a fine gara perde pure il confronto diretto con Fernando.