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Tutti ormai conoscono Carlos Sainz Junior per le performance in F1 con il cavallino rampante. Infatti, dopo la firma con la Ferrari nel 2021, lo spagnolo ha dimostrato di avere qualità alla guida straordinarie, ereditate da un padre che è una vera leggenda del motorsport. Carlos Sainz senior, soprannominato Matador, è un grande specialista degli sterrati e può vantare di essere due volte Campione del Mondo Rally e vincitore di tre edizioni del Rally Dakar.

Carlos Sainz senior

Carlos Sainz sr. ha iniziato a correre nei rally nel 1980, a 18 anni, e nel 1987 ha conquistato il suo primo titolo, vincendo il Campionato spagnolo. Il talento di Sainz non sfugge inosservato, e nel 1989 passa alla Toyota; la quale, l’anno successivo, si prepara a sfidare la Lancia (scuderia da battere) con Armin Schwarz, Mikael Ericsson e Carlos Sainz che, visto il ritorno di Juha Kankkunen al team italiano, diventa il pilota di punta del team di Ove Andersson. Qui, batte un po’ di record in quanto nessun pilota spagnolo aveva mai vinto in alcune gare come, per esempio, il rally di Finlandia e Grecia. Gare che gli hanno permesso di laurearsi per la prima volta campione del mondo.

L’anno successivo, Sainz e Kankkunen partecipano a 12 rally e ottengono ben 10 vittorie, equamente divise, ma il titolo andrà al pilota finlandese della Lancia per soli sette punti.

Nel 1992 la Toyota sostituisce la Celica ST 165 con la nuova ST 185 e questa, insieme al leggendario pilota madrileno, si rendono protagonisti di un finale di stagione mozzafiato, infatti, nell’ultima gara in Gran Bretagna, Auriol (suo rivale) si ritira ancora, lasciando a Sainz così gara e titolo, il secondo della sua carriera.

Negli anni seguenti, le strade di Sainz e Toyota si separano, e il pilota spagnolo firma prima per la Lancia, vivendo un anno disastroso, passando poi per varie scuderie, tra cui Ford (perdendo nel 1996 il mondiale all’ultima gara e arrivando per due anni terzo), fino al ritorno in Toyota dove però non riuscì più a lasciare il segno.

Nel 2000 con il ritiro della Toyota dalle competizioni, Sainz torna ancora una volta in Ford dove lo attende la nuova Focus, una macchina mai all’altezza delle dirette avversarie. Nel 2003 lo spagnolo passa alla Citroën e si gioca il campionato fino all’ultima gara con Loeb e Solberg terminando però ancora terzo alle spalle del norvegese e del francese. Il 2004 vede Sainz, che a fine stagione lascia il mondo dei rally, terminare quarto in classifica generale.

Abbandonato il Mondiale, nel 2006 e nel 2007 ha partecipato al Rally Dakar, alla guida di una Volkswagen, mostrando ottime doti velocistiche, ma rallentato da problemi tecnici che lo hanno allontanato dalla vittoria. Ci riprova nel 2010, riuscendo a portare a casa il primo posto, replica il successo nel 2018 con la Peugeot e nel 2020 con la Mini.

Carlos Sainz junior

Nonostante la famosa figura paterna, la passione motoristica di Sainz Jr. si è indirizzata verso la Formula 1 anziché gli sterrati, grazie agli esordi nel karting e soprattutto al tifo giovanile per il connazionale Fernando Alonso, che ha poi ritrovato come avversario una volta approdato nel circus. Carlos ha fatto il suo debutto ufficiale sui go-kart nel 2005 e tra i suoi successi vanta quello della prestigiosa gara Monaco Kart Cup del 2009.

La carriera in F1 parte nel 2015 con la scuderia Red Bull e sin da subito si dimostra competitivo chiudendo la stagione 15° con 18 punti. L’anno successivo migliora il proprio record personale arrivando 12° con 46 punti. Il 2017 inizia bene per il pilota iberico e, dopo aver ottenuto il suo miglior piazzamento (quinto posto), il 7 ottobre viene annunciato il suo passaggio in Renault per gli ultimi quattro Gran Premi della stagione, sostituendo Jolyon Palmer. Al suo primo Gran Premio con la scuderia francese, Sainz arriva subito a punti mentre è costretto invece al ritiro per problemi tecnici nella gara successiva. Chiude in nona posizione nel mondiale, con 54 punti.

Dopo un anno di Renault c’è l’approdo con la McLaren dove rimarrà per due stagioni, chiudendo la prima e la seconda stagione al sesto posto nel mondiale piloti con 96 punti il primo anno e 105 il secondo.

Nel 2021 c’è l’approdo in Ferrari dove, anche qui, il primo e il secondo anno ottiene lo stesso piazzamento, quinto posto assoluto nella classifica piloti.

Il figlio del grande matador si è lasciato ispirare dal padre e i due hanno un rapporto meraviglioso rispettandosi molto. Le caratteristiche di Carlos Sainz junior, infatti, sono simili a quelle del padre. Carattere latino improntato sul lavoro quotidiano e su una determinazione indomabile. La costanza è il credo della famiglia Sainz, ed è quella che ha portato Carlos Junior alla firma per la Scuderia Ferrari. In una intervista il ventottenne spagnolo ha ricordato che in adolescenza le battaglie in pista erano già accesissime: “Erano motivati a battermi a causa del mio cognome, in questo modo mi sono abituato a combattere”. Leale e sempre molto regolare, il giovane Sainz si è guadagnato per suoi meriti l’arrivo in top team come la McLaren e la Ferrari.

La strada verso la gloria è sicuramente ancora lunga e, nonostante ciò, nel sangue caliente di Carlos scorre una determinazione e un talento ereditario che riusciranno a portarlo a grandi traguardi in futuro.