Se è vero come è vero che il back to back ai Campionati Europei della Spagna tra il 2008 e il 2012 è impresa mai eguagliata nella storia del calcio, lo è altrettanto il fatto che nelle ultime edizioni, quella del 2016 in Francia e quella vinta dall’Italia nel 2021, la nazionale iberica si è fermata prima dell’approdo alla parte conclusiva del suo percorso.
Le furie rosse ci riprovano in Germania, ma la fase iniziale sarà subito rovente, visto che, oltre che con l’Albania, gli spagnoli dovranno vedersela con Italia e Croazia, non proprio le ultime arrivate.
Come arriva la Spagna a Euro 2024
Inserita nel Gruppo A con Scozia, Norvegia, Georgia e Cipro, la squadra spagnola non ha dovuto sudare le famose sette camicie, almeno dando uno sguardo alla classifica finale, che ha visto primeggiare senza fatica gli iberici.
Sette vittorie, una sola sconfitta e nemmeno un pareggio, per uno score che mette in evidenza un totale di 25 reti fatte e solo 5 subite, per 21 punti totali utili a tenere dietro la Scozia, netta seconda a quota 17 punti.
Unica sconfitta lo scorso 23 marzo in territorio scozzese, quando McTominay stese gli spagnoli con un gol in apertura di entrambi i tempi, una doppietta che tenne aperta la lotta per il primo posto, che poi la Spagna certificò sul campo, mettendo a segno solo vittorie da quel momento alla fine delle qualificazioni.
“La Roja“, tra gli altri record, deve mantenere la leadership in fatto di Campionati Europei conquistati, visto che sono tre le volte che la Spagna ha sollevato il trofeo, nel 1964 e nelle già citate edizioni del 2008 e del 2012.
A fare compagnia alla Spagna in questa speciale classifica, c’è la Germania a quota 3 vittorie, con la Francia e la detentrice del titolo, l’Italia, un gradino sotto con due successi.
La Spagna ha raggiunto la finale anche in un’altra occasione, nel 1984, quando perse l’atto conclusivo contro la Francia. Alla Germania spetta anche il record di finali conquistate, ben sei.
Un roster da mille e una notte
A parte le caratteristiche tecniche, che quando si parla di una squadra come la Spagna non si dovrebbero mai mettere in discussione, ciò che sorprende maggiormente è la possibilità da parte dell’allenatore di turno della nazionale iberica, di poter contare su un numero pressoché illimitato di giocatori che possono essere utilizzati per ciascun ruolo.
Cocente, per questo motivo, è stata l’eliminazione ai campionati del mondo in Qatar per mano del Marocco in occasione dei quarti di finale, probabilmente il punto più basso di una fase di transizione che sembra perdurare proprio dalla vittoria nel 2016, quando si è chiuso uno straordinario ciclo vincente tra Mondiali ed Europei.
Parentesi vincente quella dello scorso anno, quando la Spagna portò a casa la UEFA Nations League.
Vediamo, ruolo per ruolo, i punti di forza di De La Fuentes.
- Tra i 23 giocatori che verranno convocati per i Campionati Europei, dovrebbero esserci pochi dubbi per quanto riguarda il portiere titolare, visto che Unai Simon non è mai stato messo in dubbio da De La Fuente. La buona stagione di David Raya con l’Arsenal, dovrebbe mettere un po’ di pressione a Simon, ma le gerarchie sembrerebbero scritte. Alex Remiro terzo.
- In caso di schieramento a quattro, la Spagna dovrebbe presentare come centrali titolari Aymeric Laporte, seppur caduto nell’anonimato, o quasi, del campionato saudita, affiancato davanti a Simon da Pau Torres dell’Aston Villa. Larghi a sinistra e a destra rispettivamente Alejandro Grimaldo e Dani Carvajal. Quest’ultimo rifiaterà prima o poi per via del necessario utilizzo di Pedro Porro, per lui gran stagione al Tottenham. Tra i centrali, invece, occorre tener conto della spettacolare stagione di Pau Cubarsi del Barcellona. Le Normand, Cucurella e Jesus Navas gli altri difensori di cui annotarsi i nomi.
- Da sempre il centrocampo spagnolo ha sempre deliziato gli amanti di un certo calcio latino, fatto di piedi buoni e concretezza e anche quest’anno sarà così. Il 4-2-3-1, marchio di fabbrica di De La Fuente, permette alla Spagna di rimanere ben compattata, soprattutto dietro, grazie allo schermo che solitamente formano i due mediani, uno sicuramente Rodri, vera e propria stella di questa nazionale e l’altro che verrà fuori dal ballottaggio tra Fabian Ruiz, adesso in forza al PSG e uno tra Zubimendi e Merino. Completano lo straordinario reparto spagnolo, gente del calibro di Alex Baena, Fermin Lopez, Pedri e Sarabia. Vedremo più di uno di questi nomi schierato sulla trequarti, alla luce del fatto che la conformazione dello schieramento spagnolo prevede una sola punta, ma non di certo statica, visto che gli avanti spagnoli sono uno più tecnico dell’altro.
- Per quanto riguarda il reparto avanzato, vi è da stabilire chi, almeno sulla carta, rivestirà il ruolo della punta titolare, che pare ancora una volta assegnato ad Alvaro Morata. Il fatto è che stampa, tifosi ed osservatori delle cose spagnole spingeranno non poco per il baby fenomeno del Barcellona Lamine Yamal, che troverà sicuramente alloggio in qualche partita, ma che non va bruciato secondo la tradizione calcistica iberica e che difficilmente ricopre il ruolo di prima punta. Ai fianchi di quelle che dovrebbero dunque essere le due punte di ruolo che si avvicenderanno, non dimentichiamo ovviamente Joselu, Dani Olmo sembra favorito per giocare a sinistra, insidiato da Nico Williams, mentre per il ruolo di trequartista centrale, Gerard Moreno è stato utilizzato spesso dal CT spagnolo.
La probabile formazione della Spagna
Alla luce di quanto appena espresso, Luis De La Fuente potrebbe affidarsi a questi giocatori:
Spagna 4-2-3-1: Simon; Carvajal, Torres, Laporte, Grimaldo; Rodri, Fabian Ruiz; Olmo, Zubimendi, Yamal; Morata Allenatore Luis De La Fuente
Rodri alla prova del nove, Yamal in odore di esplosione
Rodrigo Hernandez Cascante, è il giocatore più atteso di questa squadra e non può fallire un palcoscenico così importante come un campionato europeo.
Il fatto di essere il fulcro del centrocampo di Guardiola, almeno in fase di impostazione, prima che la palla venga lasciata tra i sapienti piedi di Kevin De Bruyne, è già il miglior biglietto da visita per quello che viene considerato uno dei mediani più forti al mondo.
Equilibratore di professione, piedi dorati e polmoni d’acciaio. Rodri sarà il capitano della nazionale spagnola, ruolo assegnatoli per la sua fine e rara intelligenza calcistica, sempre pronto a mettersi al servizio della squadra.
Come scritto nel paragrafo precedente, sarà invece Lamine Yamal ad avere gli occhi di tutti addosso. Classe 2007 è il vero e proprio talento precoce per il quale ogni nazionale farebbe carte false. Sono in tanti ad avere difficoltà nell’assegnare un ruolo al ragazzino di Llobregat, anche se a lui piace arare la prediletta fascia destra e accentrarsi col piede opposto e scagliare palle di fuoco verso la porta avversaria anche e soprattutto dal limite dell’area.
Sarà difficilissimo che De La Fuente possa fare a meno in più di un’occasione del folletto spagnolo.
La Spagna gioca per vincere l’Europeo
Anche se il famoso ciclo del decennio precedente sembra ormai lontano anni luce, la squadra spagnola rimane una delle compagini da battere quando si tratta di manifestazioni internazionali dedicate alle nazionali.
A prescindere dal recente successo di Nations League, la squadra iberica ha le carte in regola per eccellere durante i trenta giorni tedeschi e l’obiettivo sarà ovviamente la vittoria.
Molto dipenderà dalla prima fase, visto che Italia e Croazia sono dei gran brutti clienti.
Lo scenario peggiore sarebbe ovviamente la mancata qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, visto che, seppur inserita nel Gruppo di ferro, la Spagna difficilmente fallirà l’accesso agli ottavi.