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Gli eSports targati Riot Games e dedicati al grande pubblico arrivano anche in Italia. Il publisher ha infatti annunciato pochi giorni fa il via libera al Circuito Tormenta per il Belpaese, dopo averlo testato a lungo e con grande successo in Spagna.

Il Circuito Tormenta comprende una serie di competizioni dedicate alla community dei videogiocatori: tornei quindi per giocatori non professionisti, a condizione che abbiano più di 14 anni. Gli aspetti privilegiati sono ovviamente quelli del divertimento e della condivisione di una passione, ma questo non esclude che per i migliori giocatori ci sia anche la possibilità di mettere in mostra le proprie skills e magari essere notati da qualche team.

La formula disegnata per il Tormenta 2021 prevede un sistema misto di eventi: ci saranno quelli ufficiali, strutturati in tappe e livelli diversi, e altri organizzati dalle community stesse. Ad ogni evento saranno messi in palio punti utili per la classifica della specifica lega cui il torneo è rivolto. Alla fine della stagione, i migliori giocatori di ogni singola lega potranno prendere parte alla finalissima, ovvero l’acme del circuito che, a seconda del gioco, potrà dare accesso ad altre leghe relative agli esport.

A proposito di giochi, non abbiamo ancora detto di quali stiamo parlando.

Riot Games per questa prima edizione del Tormenta italiano ha scelto i suoi titoli di punta: League of Legends, Valorant (titolo in costante ascesa tra i giocatori) e il gioco per mobile Wild Rift. Per ognuno di questi, ha anche individuato le società che gestiranno l’organizzazione degli eventi in Italia: per i tornei di LoL c’è un sodalizio consolidato, quello con PG Esports, mentre di Valorant se ne occuperà Pro Gaming Italia. Alle competizione di Wild Rift penserà invece QLASH Events, il settore eventi dell’organizzazione trevigiana che è particolarmente radicata nelle community dei principali eSports per mobile (Clash Royale e Brawl Stars, oltre ovviamente a Wild Rift).

Ma stando a quanto dichiarato da Carlo BaroneBrand Manager Italia per RIOT Games, in un’intervista esclusiva rilasciata al sito smartworld.it, il futuro del Circuito Tormenta italiano potrebbe riguardare anche gli altri due giochi legati al mondo di LoL, l’auto-battler strategico Teamfight Tactics e il card-game Legends of Runeterra: “…nella nostra idea c’era la volontà di dare il massimo supporto a tutti i giochi del nostro portfolio. Per il primo anno, però, si è deciso di concentrare le risorse per cercare di offrire la miglior esperienza possibile con il Tormenta, per poi svilupparla ed estenderla negli anni successivi. Questo però non significa che mancherà il supporto a TFT e LoR, ma che verranno organizzate altre iniziative più mirate alle loro community“.

L’interesse di Riot Games per l’Italia è un processo costruito nel tempo e cresciuto soprattutto nell’ultima annata, come dimostra l’ingresso del publisher nell’Associazione italiana dell’industria dei videogiochi (IIDEA). E’ ancora Carlo Barone a confermare  questa tendenza in un altro punto dell’intervista: “L’interesse di Riot per l’Italia al momento non si ferma solo al Circuito Tormenta, il nostro paese viene oggi visto come un territorio dal grandissimo potenziale per il videogioco competitivo, proprio a seguito di un anno che ha visto il settore crescere a un ritmo superiore rispetto a quanto successo in altri paesi europei. In quest’ottica il Tormenta rappresenta un passo importante per cercare di dare maggiore struttura alle attività competitive sul territorio a livello grass-root e amatoriale, sia laddove l’ecosistema, nella parte alta, è già molto maturo (League of Legends), sia nel caso in cui sia in via di sviluppo (Valorant) e sia dove deve ancora nascere (Wild Rift). L’idea di fondo è quella di strutturare, offrire continuità e dare uno scopo e un obiettivo agli sforzi dei nostri giocatori che nel competere decidono di portare il loro impegno al livello successivo, ma lasciando la possibilità a tutti di partecipare e mettersi alla prova“.

L’Italia degli eSports è in effetti un Paese in espansione. Lo dicono i numeri, ma anche la voglia di tornei e la crescita – sia in quantità che in qualità – dei team “azzurri”. La mossa di Riot Games è la logica conseguenza di un’azienda che ha sempre incentrato il proprio business più sulle esigenze della community che sul puro marketing di facciata.

Le esigenze competitive delle community italiane di LoL, Valorant e Wild Rift hanno da oggi trovato una risposta. Più precisamente dal 25 marzo, giorno di apertura delle registrazioni al Circuito Tormenta 2021. Per maggiori informazioni e per le modalità di iscrizione, il rimando è al sito circuitotormenta.it oppure ai canali social di League of Legends, Wild Rift e Valorant.

 

Immagine di testa credits Riot Games

 

 

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