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Il Natale si avvicina e i publisher entrano in azione. Un’azione scontata, anche se non possiamo dire altrettanto dei prezzi dei giochi targati Electronic Arts.

La prima notizia che farà piacere solo a metà agli appassionati dei videogiochi sportivi, in particolare quelli di Madden NFL 21. EA Sporta ha infatti annunciato che il 4 dicembre prossimo uscirà la versione NXT LVL, disponibile solo per PS5 e Xbox Series X. Di cosa si tratta?

In sostanza dello stesso gioco (stessi upgrade tecnici e di contenuti) di quello uscito il 28 agosto scorso per Playstation 4 e Xbox One, ma che consentirà a tutti coloro che lo acquisteranno un salto meno impegnativo quando nel 2021 il publisher statunitense farà uscire Madden NFL 22. Il tutto, però, per un costo che passa da 70 a 80 euro.

Ne vale la pena? Di sicuro per tutti coloro che acquisteranno il gioco per la prima volta direttamente sulle console next-gen. Ma la realtà è che la politica di EA sembra essere orientata ad un generale aumento dei prezzi dei propri titoli. La stessa sorte, infatti, potrebbe toccare anche a FIFA 21 per il quale è già stato ufficializzato un upgrade simile a quello del gioco dedicato al football americano.

Un indizio molto chiaro di questa direzione aziendale sono le parole del CFO Blake Jorgensen che, già un bel po’ di tempo prima dell’uscita dei nuovi FIFA e Madden, aveva evidenziato come “i giochi stanno diventando più costosi”. La ragione, secondo il CFO di EA, risiede in un’aumentata qualità dei prodotti: “l’esperienza sta diventando più profonda, il tempo che le persone dedicano ai videogiochi sta diventando più lungo. Uno potrebbe dire che questo richiede un prezzo più alto”.

Il punto di vista di EA è condiviso anche da Sony Interactive Entertainment che infatti ha portato i titoli di lancio al prezzo di 80 euro. In questo caso è stato proprio il CEO dell’azienda che ha difeso la scelta. Rispondendo ad una domanda del Telegraph in cui gli si chiedeva se questo fosse un «prezzo giusto», Jim Ryan ha risposto senza indugi che “sì, sì, lo è. Se misurate le ore di intrattenimento fornite da un videogioco, come Demon’s Souls, a confronto con le altre forme d’intrattenimento, penso che sia davvero facile trarne le conclusioni”. (fonte spaziogames.it)

Dunque il prezzo giusto sembra essere stato fissato, almeno per i due colossi dei videogame. Ed è probabile che ora si allineino numerosi altri publisher, anche in virtù della “resa” di Microsoft che in un primo tempo si era dimostrata contraria ad un aumento dei prezzi.

Non sappiamo ancora quale sarà la posizione in merito ai rincari di un altro grande publisher, Riot Games, ma sappiamo però che presto arriverà anche nel nostro continente il suo ultimo titolo tanto atteso, dopo il debutto avvenuto solo in alcuni Paesi (Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Corea del Sud e Tailandia). L’uscita di Wild Rift per Europa, Medio Oriente, Nord Africa, Russia, Stati Indipendenti del Commonwealth e Turchia è stata infatti confermata per il 10 dicembre.

Finalmente anche gli appassionati italiani del mondo di League of Legends avranno la possibilità di giocare via cellulare, iphone o tablet. Non va dimenticato, però, che Wild Rift è un gioco con una propria identità e storia: di fatto, è uno spin-off dell’eSports più praticato al mondo e in questo senso ha potenzialità davvero molto grandi.

Riot Games, è stata fondata nel 2006 e nel 2009 ha lanciato LoL. Nel giro di 10 anni, Wild Rift a parte, è arrivato il gioco di carte collezionabili Legends of Runeterra e Teamfight Tactics (gioco di combattimenti automatici) entrambi legato al mondo di League of Legends, oltre allo sparatutto in prima persona VALORANT.

 

Immagine di testa by esportsmag.it

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