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Il monopolio logora chi non ce l’ha. Una frase celebre, che forse oggi si adatta anche al publisher di Fortnite, Epic Games. Il tutto all’interno dell’ormai nota cornice legale che vede lo scontro tra l’azienda di videogame e il colosso dell’informatica, Apple.

La vicenda ha già diversi capitoli alle proprie spalle, per i quali vi rimandiamo ai nostri precedenti articoli, ma che può essere riassunta nel tentativo da parte di Epic Games di eliminare la percentuale dovuta a Apple da tutti coloro che scaricano il gioco dallo store “con la mela”. Attenzione: non parliamo di un free download, perché Epic avrebbe comunque incassato circa un 10% di commissione utilizzando un sistema di pagamento diverso, ma sarebbe comunque scomparso il 30% dovuto al gestore dello store.

Una pretesa, quella di Epic, molto ideale, cioè l’opposizione al monopolista che impone dazi (anche se quello di Apple non è l’unico store virtuale che chiede una tariffa per i propri servizi – ad esempio c’è anche Google), e molto poco realistica, dal momento che esiste un contratto tra il publisher e l’azienda di Cupertino. E infatti Apple ha subito bloccato il download della nuova edizione di Fortnite.

Il 28 settembre scorso è arrivato il primo risultato ufficiale, quello relativo all’ingiunzione preliminare da parte di Epic Games per il reintegro di Fortnite nello shop Apple. I due contendenti sono stati ascoltati dalla giudice Yvonne Gonzales Rogers presso la corte federale del Northern District della California. Ebbene, la Gonzales Rogers ha ribadito il proprio no al ricorso di Epic, confermando la posizione già assunta nelle settimane precedenti e definendo il comportamento del publisher come disonesto e dannoso per l’ecosistema iOS. (fonte Tom’s Hardware)

Il ban di Fortnite dall’Apple Store continuerà quindi per un anno. Non ci sarà invece alcun blocco per l’Unreal Engine, cioè il motore grafico realizzato da Epic e che serve non solo Fortnite ma anche molti altri giochi e sviluppatori, i quali ne verrebbero danneggiati.

Insomma, tutto come ad inizio settembre, anche se la battaglia non è conclusa. Dal punto di vista della procedimento legale, la giudice ha deciso di fissare un nuovo round in aula il 3 maggio 2021, preceduto da un confronto preliminare il 21 aprile. A questo punto, però, i due contendenti hanno trovato un accordo – il primo dall’inizio della vertenza – nel richiedere che il processo si svolga senza giuria. Nonostante qualche resistenza, alla fine la giudice ha dato il proprio assenso al cosiddetto bench trial, specificando però che la situazione potrebbe richiederebbe anche la successiva presenza di una giuria, in modo che anche i cittadini possano esprimersi sulla questione.

Non è chiaro quale sia il motivo che ha unito Epic e Apple nel richiedere un processo senza giuria: c’è forse la sensazione che si tratti di un contenzioso troppo specifico o tecnico. Comunque sia, adesso c’è una data che si presume possa essere decisiva ma che dista da oggi altri sette mesi, durante i quali gli appassionati non potranno scaricare Fortnite dall’Apple Store e Epic continuerà a perdere soldi. Tanti.

 

 

 

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