Vai al contenuto

Newzoo, una delle più importanti società di ricerca e analisi nel settore gaming, ha recentemente pubblicato il proprio report annuale sull’andamento di degli eSports nel 2020, individuando 5 tendenze che potrebbero consolidarsi nel 2021. Naturalmente, il motore del cambiamento rimane quello che la pandemia ha acceso lo scorso anno, trasformando l’online nello strumento più utilizzando in qualsiasi ambito lavorativo, intrattenimento compreso.

La crescita costante del mobile

Nel 2020 il settore dei giochi per device mobile è diventato trainante per l’intero comparto esportivo, in alcuni casi sovvertendo la consolidata leadership dei pc. Ad esempio, sul finire dell’anno giochi come PUBG Mobile (Bluehole) e Garena Free Fire hanno generato picchi di attività più alti rispetto a titoli per computer quali CS:GO e Dota 2. La spinta verso il mobile arriva soprattutto da mercati leader, come quello cinese, e da mercanti in forte crescita, quali il Sud-Est Asiatico e l’America Latina. Anche se CS:GO e Dota hanno mantenuto il vantaggio come numero complessivo di ore trascorse davanti al computer, PUBG Mobile e Free Fire si trovano adesso nella Top5 dei migliori titoli eSports.

Le organizzazioni esportive continueranno a diversificare le proprie attività

Per continuare ad essere sostenibili e possibilmente diventare più competitive, le società legate al mondo degli eSports nel 2020 hanno progressivamente abbandonato il modello di quelle dello sport tradizionale. Pertanto vedremo organizzazioni esportive sempre meno concentrate sulla gestione dei team – anche in termini di mercato – e sempre più orientate alla trasformazione del proprio brand in un asset commerciale. Come? Diventando agenzie di comunicazione e creazione di contenuti, veri e propri fornitori di intrattenimento e di uno stile di vita alternativo ma alla portata di tutti. In breve, uscendo dalla percezione degli eSports come nicchia, per entrare direttamente nella cultura pop(ular). In questo modo, per le organizzazioni esportive è diventato più facile trovare sponsor alternativi a quelli consolidati e dialogare con loro, avere un elemento – quello della comunicazione attraverso i proprio influencer – per fare leva sulle piattaforme e creare una ramificazione del business, a tutela dello stesso. L’esempio presentato da Newzoo nel report è quello dei 100 Thieves, team esportivo che nel 2020 ha puntato su lifestyle, abbigliamento, streaming, influencer e creazione di contenuti.

Gli sport tradizionali guardano sempre di più agli eSports

E’ l’altro lato di quanto detto sopra e confermato dalle sempre più numerose partnership tra società sportive tradizionali e quelle di eSports. Complice anche la pandemia, calcio, basket e football americano nel 2020 hanno incrementato la loro presenza nel mondo dei videogiochi, con le squadre professionistiche pronte a stringere accordi per avere un team abbinato ad un titolo di FIFA piuttosto che di NBA2K21, di Madden o di Pro Evolution Soccer. Lo scopo dichiarato è quello di promuovere il brand e comunicare con una community che per età e interessi è meno sensibile al fascino dello stadio e della partita di televisione.

Nel 2021 ci saranno più leghe e competizioni locali

Un’altra conseguenza della pandemia che ha azzerato i grandi eventi internazionali dal vivo. I publisher, anche nel 2o21, quasi certamente punteranno sulle leghe nazionali o al massimo continentali: il che di per sé potrebbe tradursi in un vantaggio dell’ecosistema competitivo, più ampio perché più alla portata di un numero maggiore di giocatori.

Altri contenuti sulle piattaforme di streaming

Non solo partite e competizioni sulle piattaforme di streaming quali Twitch e Youtube, ma anche nuovi contenuti e forme di socializzazione. Soprattutto i più giovani hanno infatti perso interesse nel mezzo televisivo e cercano adesso l’intrattenimento – non solo ludico – attraverso altri canali. Non è un caso se su Twitch, tra le categorie più gettonate, ci sia adesso la chat (Just Chatting) e la piattaforma abbia iniziato ad ospitare concerti, live show e anche programmi di informazione generale.

Tutto ciò potrebbe indicare che le piattaforme nate per il gaming continueranno ad evolversi per accogliere una più ampia varietà di contenuti dal vivo anche nel 2021. L’ultima mossa di Facebook Gaming per contrastare Twitch e YouTube, è stata infatti l’aggiunta di una serie di funzionalità nuove, come ad esempio la categoria di streaming Hangout, paragonabile al “Just Chatting” di Twitch.

 

Related Posts

None found