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Alla vigilia dei Worlds 2025, la 15a edizione del mondiale di League of Legends, in pochi avrebbero indicato i T1 tra i favoriti per la vittoria finale.

Nonostante i 5 titoli già conquistati e la presenza nel team del G.O.A.T. (Greatest Of All Time) di LoL, Lee ‘Faker‘ Sang-hyeok, la formazione sudcoreana ha attraversato una stagione in chiaro-scuro. Molte le difficoltà iniziali che hanno obbligato la squadra brandizzata SK Telecom a ricorrere al Play-In per qualificarsi ai Worlds veri e propri.

E anche dopo aver battuto la cinese Invictus Gaming, i T1 hanno rischiato di essere eliminati dallo Swiss Stage, chiuso favorevolmente solo al quinto round (3-2). Poi, però, è successo qualcosa per cui T1 si è trasformata in un rullo compressore nel Knockout Stage, anche se il primo round è stato tirato (3-2 ai fortissimi cinesi di Anyone’s Legend). Fino all’apoteosi del sesto titolo conquistato – record esteso -, nonché il terzo consecutivo!

Un risultato incredibile, difficilmente raggiungibile da un altro team: di certo non a breve ma nemmeno nel medio/lungo periodo. E la stessa cosa si può dire per quello personale di Faker: 6 volte campione del mondo in 12 anni, se si considera che l’iconico veterano ha conquistato il primo World nel 2013.

Ma non c’è solo lui. Questo è il risultato di un quartetto collaudato e coeso, formato da Mun ‘Oner’ Hyeon-jun, Faker, Lee ‘Gumayusi’ Min-hyeong e Ryu ‘Keria’ Min-seok, al quale si è aggiunto Choi Doran’ Hyeon-joon, capace di sostituire il forte Choi Zeus’ Woo-je, uscito da T1 nel 2024.

Nel precedente articolo, avevamo lasciato i Worlds 2025 alle semifinali. T1 ha affrontato l’ultima organizzazione cinese rimasta in corsa per il titolo, Top Esports, battendola agevolmente 3-0 e realizzando una tripletta di vittorie ai danni di “Pechino”. KT Rolster ha invece superato 3-1 Gen.G nell’altra semifinale, in questo caso tutta sudcoreana.

La finale per il titolo è stata quindi un derby nel derby: due team della Corea del Sud, entrambi legati a società che operano nel settore delle telecomunicazioni, cioè SK Telecom (T1) e KT.

La sfida contro KT è stata un condensato di tensione, strategie adattate in corsa e momenti di puro talento individuale. Sul lato di T1, Oner, Faker, Gumayusi e Keria hanno garantito stabilità e leadership in ogni fase della serie. L’elemento più importante, tuttavia, è stato il rendimento del top-laner Doran. Il sostituto di Zeus si è rivelato all’altezza del compito, offrendo un contributo decisivo nell’equilibrio delle draft e nella gestione delle sidelane.

I T1 hanno segnato il primo punto, ma KT ha recuperato e poi superato gli avversari nelle due partite successive. Raggiunto il primo match point, KT ha subìto il ritorno di T1 che, grazie a un migliore controllo del mid-game e a decisioni più lucide nei teamfight finali, è riuscita a pareggiare e poi chiudere in gloria il quinto game. Il 3-2 finale ha consegnato per la sesta volta la Summoner’s Cup a T1.

Adesso è tempo di festa per il team. Soprattutto per Faker che a 29 anni – davvero tanti per l’esport di LoL – ha confermato di voler continuare fino al 2029, come da rinnovo del suo contratto!

Gumayusi (sx) e Faker (a dx). Immagine credits: Colin Young-Wolff via esportsnet.com

Immagine di testa credits Colin Young-Wolff/Riot Games via esportsinsider.com

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