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Avevamo chiuso la settimana passata con il terzo round del match tra Epic Games e Apple, quello che per ora sta decretando il vantaggio all’azienda fondata da Steve Jobs, e ora apriamo quella entrante con una news esportiva che ci dice in maniera più precisa a quanto corrisponde questa vantaggio.Non tanto in termini legali – un elemento questo che potremo conoscere solo dopo il 28 settembre – quanto piuttosto in moneta sonante: quasi un miliardo di dollari!

A tanto ammonta infatti il danno economico che Epic Games sta subendo in seguito alla rimozione di Fortnite dall’Apple Store. Un numero fornito dallo stesso publisher che, per questo motivo, ha chiesto al giudice di aprire un’ingiunzione per obbligare l’azienda di Cupertino a riportare Fortnite su iOS, senza aspettare quella preliminare di fine mese.

Il ragionamento è semplice. Se il numero totale di giocatori di Fortnite registrati in tutto il mondo è 350 milioni, 116 milioni sono i giocatori che utilizzano il sistema Apple (iOS e macOS). Adesso tutti questi appassionati del famoso battle royale si trovano a dover utilizzare la versione “vecchia” del gioco (13.40 anziché 14.00) e sono costretti a competere solo fra loro, con il rischio molto concreto che si allontanino da Fortnite per dedicarsi ad altri videogame. Anzi, il rischio è già reale perché, sempre secondo i dati forniti al giudice da Epic, il 60% avrebbe già smesso. Parliamo quindi di quasi 70 milioni di utenti.

Considerando che acquistare una Skin o un pacchetto di oggetti per il gioco costa un minimo di 5 euro e che i V-Bucks, la moneta virtuale usata su Fortnite, sono venduti in stock per un equivalente di 10 euro, è facile calcolare un danno di almeno 850 milioni di dollari, che potrebbe superare il miliardo se la spesa media fosse di 15 euro.

Insomma, un danno economico davvero impressionante di fronte al quale è comprensibile la mossa di Epic in sede legale.

Al tempo stesso, però, bisogna riconoscere che all’origine del contenzioso c’è stata la scelta del publisher di schierarsi contro le commissioni che gli store (Apple su tutti) applicano ai prodotti Fortnite. Epic Games ha infatti reso possibile l’acquisto dei V-Bucks all’interno del gioco stesso, saltando quindi la percentuale del rivenditore: i 1.000 V-Bucks sono così passati a 7,99 euro contro i 9,99 dell’acquisto tramite Apple Store, con un buon 20% di risparmio per i giocatori, e un 10% di extra guadagno per il publisher.

Il tutto in nome della libertà di scelta per gli utenti e soprattutto dell’autonomia delle aziende dallo strapotere delle multinazionali. Una bandiera in altre occasioni sventolata nelle sfide economiche contro i colossi, ma sul retro della quale è difficile non subodorare il tornaconto economico.

 

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