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Mutant Chronicles è un universo science-fiction caratterizzato da una forte eterogeneità. Mescola infatti elementi di tecnologia avanzata (cyber, viaggi nello spazio, equipaggiamenti) a fantasy-horror (magia e necromanzia), con l’aggiunta di uno sguardo retrofuturistico dieselpunk in direzione del periodo storico che va dalla Prima Guerra Mondiale all’immediato secondo dopoguerra. Proprio quest’ultimo elemento, insieme all’assenza di elfi, orchi e altre razze “tolkeniane”, segna la distanza di Mutant Chronicles da Warhammer 40K, con il quale condivide invece la mescolanza tra elementi sci-fi e soprannaturali.

L’idea e il brand di Mutant Chronicles sono nati in Svezia all’inizio degli anni ’90, per mano di Target Games. L’editore svedese, non più attivo dal 1999, ha creato un universo ricco, coinvolgente e per molti aspetti nuovo, capace di adattarsi a tipologie diverse di prodotti: giochi, libri, fumetti e perfino film.

Anche se oggi quella linea produttiva – in parte ereditata da Hobby & Work per l’Italia – non esiste più, rimane comunque una forte community di appassionati di Mutant Chronicles. Lo conferma la presenza di numerose pagine Facebook, compresa quella italiana.

Il merito va soprattutto alla coinvolgente ambientazione.

L’AMBIENTAZIONE

Nel futuro remoto (la narrazione inizia dalla fine del XXIII secolo per poi spostarsi in avanti di un millennio) l’umanità ha abbandonato la Terra, devastata da secoli di guerre e sfruttamento, per colonizzare il Sistema Solare.

5 Megacorporazioni governano i nuovi mondi, contendendosi risorse e potere. Queste sono: Capitol (che prende a modello gli Stati Uniti), Bauhaus (la Germania dei Kaiser), Mishima (l’Impero Nipponico), Imperial (Regno Unito) e la misteriosa Cybertronic (tecnologia avanzata e macchine pensanti). Marte, Venere, la Luna e la Fascia degli Asteroidi sono quindi diventati gli scenari di una competizione senza tregua.

L’equilibrio tra le Megacorporazione è tuttavia fragile. Avidità e orgoglio sono alla fonte di scontri, ma è soprattutto il primo a causare la svolta che cambia il destino di tutte. Succede quando l’Imperial, la più espansionista, raggiunge il pianeta Nero, risvegliando l’Oscura Simmetria: una forza invisibile e corruttrice, capace di contaminare sia le menti che le macchine.

I Cinque Apostoli Oscuri (Algeroth, Semai, Ilian, Demnogonis e Muawijhe) guidano l’Oscura Legione, l’armata dal male fatta di mostri, mutanti ed eretici. Caos, eresie e contagi si diffondono: l’obiettivo è convertire i mondi umani all’Oscura Simmetria o distruggerli.

A fronte di questa minaccia, sorge la Fratellanza, un ordine religioso che utilizza fede e poteri soprannaturali per combattere il nemico. I suoi Inquisitori e Mistici sono la difesa principale dell’umanità contro il potere della Simmetria Oscura e le orde della Legione. C’è anche il contributo delle Megacorporazioni le quali, tuttavia, cedono spesso a rivalità e ambizioni, minando la coesione dello schieramento. In particolare, sulla Cybertronic gravano accuse di infiltrazioni dell’Oscura Legione al proprio interno.

Questo, in sintesi, è il mondo di Mutant Chronicles su cui si basano i vari prodotti dell’azienda svedese.

LA GAMMA

Target Games esce “allo scoperto” nel 1993, con un gioco di ruolo e un wargame. Il GDR Mutant Chronicles è principalmente un buon regolamento, dotato di ottime illustrazioni e qualche suggerimento per creare le campagne iniziali. Poco dopo l’uscita del manuale, arriva il primo supplemento: The Brotherhood. Seguiranno Freelancer’s Handbook and Game Master’s Screen, classici materiali di aiuto per giocatori e master (sempre nel 1993), e – tra il 1994 e il 1997 – i supplementi Capitol: Pride and Profit, The Second Seal of Repulsion, The Four Riders, Beyond the Pale.

Il GDR ha poi avuto una nuova versione intitolata Mutant Chronicles: RPG e pubblicata da COG Games, altra azienda svedese. La serie di giochi di ruolo si è conclusa nel 2015, quando la britannica Modiphius ha rilasciato Mutant Chronicles: Role Playing Game – Third Edition, prima in digitale e poi in versione hardback.

Sempre nel 1993 vengono pubblicati tre wargame da tavolo: Fury of the Clansmen, Blood Berets e Siege of the Citadel.

Immagine credits Amazon

Il 1994 è un anno di svolta per il titolo di Target Games. Debutta infatti Doomtrooper, gioco di carte collezionabili che ha per alcuni anni è stato un solido concorrente di Magic e altri big del settore. Doomtrooper avrà 6 successori: Inquisition (1995), Warzone (1995), Mortificator (1995), Golgotha (1996), Apocalypse (1996) e Paradise Lost (1997). Dark Eden (2017) è invece un altro gcc ambientato sempre nel mondo di Mutant Chronicles, ma con un regolamento diverso dal precedente.

Nel 1995 arriva l’altro pezzo forte, Warzone: un wargame tridimensionale con miniature ma non su plancia, simile a Warhammer 40k. Il gioco riscuote un buon successo – è la fase di boom per i wargame 3d, trascinati da quelli di Games Workshop – tanto da avere una seconda edizione nel 1998 (pubblicata in italiano dalla 21st Century Games), una terza nel 2004 (Universe Under Siege) e l’ultima (Universe Under Siege) nel 2013, rilasciata da Prodos Games.

Warzone non va però confuso con Mutant Chronicles: CMG (2008). Quest’ultimo è infatti un gioco di miniature collezionabili della Fantasy Flight Games, distribuito in Italia da Nexus Games.

Immagine credits Tabletopgaming.co.uk

Nel frattempo, Target Games si è attivata anche sul versante editoriale. Luna CityFrenetik Dementia sono tre libri pubblicati nel 1996. Stesso anno per la mini-serie di quattro fumetti Golgotha.

Libri e fumetti ci portano verso un altro media: il cinema. Nel 2008, Pressman Film ha realizzato Mutant Chronicles, “pellicola” da 111 minuti incentrata sul mondo sci-fi di Target Games. Prodotto negli USA, il film è uscito in Giappone e in Europa. In Italia il film è stato distribuito direttamente in DVD a cura della Minerva Pictures.[1] Nel novembre 2010 Sky Cinema lo ha trasmesso con il titolo Il tempo dei mutanti, seguito da Rai4. (fonte Wikipedia)

Lo diciamo subito: non è un gran film. Lo conferma il fatto che non abbia avuto circolazione negli USA e incassato solo 2,1 milioni di dollari al botteghino, a fronte di 25 milioni spesi per produrlo e distribuirlo. Tuttavia, il regista Simon Hunter è riuscito a ricreare alcuni elementi chiave di Mutant Chronicles. Soprattutto l’ambientazione cupa, le atmosfere misteriose, i riferimenti alle guerre del passato e i tormenti interiori dei personaggi.

Tra questi spicca Ron Perlman (citiamo solo “Il nome della rosa” per dare un indizio) nei panni del Fratello Samuel, un membro della Fratellanza che deve fermare la “Macchina” realizzando una profezia. Cameo invece di John Malkovich che dà vita a Constantine, leader Capitol che vuole distruggere la Terra per bloccare l’avanzata dell’Oscura Legione.

Su IMDB il film ha ottenuto 5,2 su 10, un punteggio mediocre. Non lo consigliamo a tutti, ma è un “must” per gli appassionati di Mutant Chronicles!

Immagine di testa credita La Tana del Goblin

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