Quinta squadra che vi presentiamo, l’ultima nel dettaglio, è la Soudal-Quickstep di Remco Evenepoel, dopo la Uae, la Visma, la Lidl-Trek e la RedBull-Bora. Quinta anche perché quella è la sua posizione nel ranking del ciclismo internazionale.
Punta di diamante, leader indiscusso, unica carta davvero vincente nei grandi giri o in certe determinate gare, Evenepoel è la Soudal quasi nella sua interezza.
Ci perdonerete se comparirà molto spesso nella nostra analisi ma il buon Remco è davvero un corridore di un’altra categoria. Vediamo comunque come si sta preparando la Soudal in chiave 2025.
Gli obiettivi della Soudal: vai dove ti porta Evenepoel
Un anno, il 2025, iniziato subito con una pessima notizia per il team, l’incidente con conseguente grave infortunio alla spalla che ha messo fuori combattimento Remco.
Da qui il ribaltamento dei piani, la sua possibile partecipazione al Giro d’Italia cancellata, con Mikel Landa al suo posto, e Tour de France da affrontare come vero obiettivo stagionale.
Evenepoel dovrà portare alla Soudal quel passo ulteriore che nell’edizione 2024 della Grande Boucle gli era mancato, pur andando come un missile a cronometro.
Il contratto di Remco scade nel 2026 e attenzione alle sirene (RedBull in vetta) che inizieranno a circolare durante la stagione. Per la Soudal sarebbe una perdita incalcolabile.
Chi entra e chi esce
Non c’è solo Evenepoel in squadra, naturalmente, ma è chiaro che il resto dei corridori arriva ad anni luce dal fenomeno belga.
Come ciclisti la Soudal ha accolto un regolarista come Maximilian Schachmann e lo scalatore Valentin Paret-Peintre, più l’inglese Ethan Hayther, specialista della cronometro.
Addio pesante quello di Julian Alaphilippe ma sopratutto, e qui andiamo via dall’asfalto, dello storico manager del team, Patrick Lefevere.
Capitani o gregari di lusso Soudal per Evenepoel: Mikel Landa
Lo abbiamo visto a lungo lavorare all’ultimo Tour de France per Remco, l’età avanza per Mikel Landa e il suo “landismo“, ma intanto il basco è ancora lì a lottare.
Sarà curioso, visto che Evenepoel doveva in teoria partecipare al Giro d’Italia e invece non ci sarà a causa dell’incidente di dicembre, come la Soudal si comporterà alla Corsa Rosa con Landa, a cui servirà a sua volta un gregario all’altezza.
Mikel in realtà è capace di cavarsela anche da solo in una competizione, il Giro, dove ha sempre combinato qualcosa di interessante. Anzi, dov’era esploso.
Vista la sfortuna che l’ha sempre accompagnato e che è quasi parte della narrazione sul “landismo”, una sua bella prova sulle nostre strade ce la auguriamo di cuore, Soudal o non Soudal.
Soudal, ora o mai più: Vansevenant e Van Wilder
Detto che il “Wolfpack” ha al suo interno uno dei migliori sprinter su piazza come Tim Merlier, non c’è davvero nessuno chiamato a dare una scossa alla propria carriera.
Come detto, Evenepoel fagocita tutto nella Soudal e per il resto del team ci sono le briciole in quanto ad attenzione.
Focus quindi su altri due belgi, ancora abbastanza giovani, che dovrebbero mostrarci un po’ di più rispetto alle ultime stagioni non esaltanti: uno è Mauri Vansevenant e l’altro Ilan Van Wilder.
Vansevenant, uomo da classiche, è atteso da qualche altro piazzamento in top 10 come nella Liegi e nell’Amstel dello scorso anno. Van Wilder invece è ancora più completo, ha brillato al Giro del 2023 e si candida a un ruolo più importante all’interno della squadra.
Gli italiani: Cattaneo sicurezza
Presenza giovane e discreta nella Soudal di Evenepoel. Via Moscon e Masnada, sono arrivati Gianmarco Garofoli e Andrea Raccagni.
Confermato invece Mattia Cattaneo, esperto e buono praticamente per ogni corsa, in aiuto ai capitani. Da vedere se ci farà sognare di nuovo a cronometro come l’anno scorso, con il bronzo europeo e l’oro mondiale nella staffetta.