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In attesa di capire come sarà il percorso del prossimo Giro d’Italia, Primoz Roglic ha già annunciato che parteciperà alla Corsa Rosa del 2025.

Lo sloveno ha anche aggiunto che cercherà la doppietta con il Tour de France, un obiettivo che è diventato di moda da quando a riuscirsi, dopo 26 anni, è stato Tadej Pogacar.

Andiamo a scoprire cosa significa questa decisione da parte di Roglic di tornare sulle strade del Giro d’Italia.

Roglic al Giro, prove di bis del 2023

Lo sloveno ha un grosso debito con la buona sorte in generale nel ciclismo, specie con il Tour de France.

Al Giro d’Italia ha trionfato nel 2023, ma davvero al limite, grazie alla memorabile prova nella cronoscalata di Monte Lussari, vicino a casa sua.

Mentre Geraint Thomas si inabissava, Roglic riusciva a superare un guasto tecnico alla sua bicicletta ma soprattutto il gallese in classifica generale, che si stava avviando al successo.

Era stato il suo ultimo grande acuto con la Visma, prima del discusso passaggio alla RedBull-Bora. Una squadra che ha già annunciato per il Giro d’italia 2025 la presenza di Daniel Felipe Martinez, secondo a distanza siderale da Pogacar nell’edizione di quest’anno.

Con questa accoppiata la RedBull-Bora punta chiaramente alla Corsa Rosa con Roglic, in attesa di conoscere gli altri partecipanti. L’idea della doppietta con il Tour de France ci pare una mezza boutade, anche se tutto è possibile.

Incamerare un’altra grande gara a tappe dopo la Vuelta 2024 sarebbe un ottimo passo avanti per il team.

Il percorso del Giro si sa ma non si dice…

Il video in cui Roglic annuncia la sua presenza al Giro contiene una specie di “gaffe”, nel senso che lo sloveno marchia i giorni del prossimo maggio e giugno in cui si dovrebbe disputare la Corsa Rosa.

Siamo ancora in ballo con l’ufficialità, la Grande Partenza del Giro dall’Albania (si dice) e senz’altro una tappa in Slovenia, a Nova Gorica. Senza dubbio questo ha influito nella scelta di Roglic, autentico idolo in patria tanto quanto Pogacar.

Dal 9 maggio all’1 giugno significa, appunto, che le prime tappe saranno con ogni probabilità all’estero.

Significa soprattutto che le squadre, compresa la RedBull di Roglic, sanno tutto, anche se manca solo l’ufficialità del percorso del prossimo Giro d’Italia, cosa che invece è arrivata sia per il Tour de France che per la Vuelta.

Roglic presente vuole anche dire un parterre potenzialmente ricchissimo per un Giro che ha bisogno di grandi nomi per recuperare terreno mediatico rispetto al Tour.

Vingegaard è un nome che circola da settimane, ma anche qua siamo in attesa. Intanto ci godremo Roglic al Giro, garanzia di classe e di qualità.

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