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Quinta giornata in Premier League, sotto forma di turno infrasettimanale: si decolla questa sera e conclusione giovedì.

L’Arsenal capolista cerca il quinto successo di fila per blindare il primo posto e i gunners ricevono l’ostico Aston Villa di Steven Gerrard. In agguato c’è ovviamente il Manchester City autore dell’ennesima rimonta e pronto a sfidare in casa lo scoppiettante Nottingham Forest.

A quota 10 punti con Guardiola, ecco il Tottenham di Antonio Conte: per gli spurs è tempo di derby londinese in casa di un West Ham che sembra rinato. Poi c’è la favola del Brighton che conferma di essere guidato da un super allenatore come Graham Potter: Gabbiani nella mischia con 10 punti e attesi a Londra, sul terreno del Fulham.

Più attardate Manchester United, Chelsea e Liverpool. I Diavoli rossi chiudono la quinta giornata giovedì ospitando un Leicester in piena crisi. Blues attesi al St. Mary contro il Southampton, mentre i Reds inseguono la seconda vittoria di fila contro il Newcastle, dopo le 9 reti rifilate al Bournemouth.

Interessante sfida a Elland Road, con Leeds – Everton. Completano la quinta giornata della Premier League, Crystal Palace – Brentford per un altro derby londinese e Bournemouth – Wolves.

Vediamo nel dettaglio.

Arsenal – Aston Villa

Manita di successi.

I gunners puntano alla quinta vittoria di fila da inizio campionato: Arteta vuole blindare la prima piazza e spera di allungare sulle rivali. Londinesi che hanno segnato 11 reti e con 3 al passivo. Dall’altra parte i Villans non riescono a carburare. La truppa di Steven Gerrard ha solo 3 punti ed è reduce da due sconfitte di fila. Lo score dei Clarets recita tre gol fatti e sette subiti.

Miglior inizio da 18 anni a questa parte per l’Arsenal che nella stagione 2003-2004 iniziò con 4 vittorie di fila, per poi pareggiare alla quinta.

Mercoledì, giorno amico per Martinelli e soci. I padroni di casa nelle ultime 8 gare giocate di mercoledì in Premier League hanno raccolto 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta.

Momento difficile per Steven Gerrard che sente la panchina traballare. 4 successi del suo club da quando l’Arsenal si è trasferita all’Emirates, ma i Villans non vincono dal 2020 a Londra.

Aggiungiamoci che l’Aston Villa ha vinto un solo match, dei 10 giocati di mercoledì in campionato. Negli ultimi 10 confronti nella capitale, la sfida non è mai finita con meno di tre reti complessive.

Manchester City – Nottingham Forest

Guardiola traccia la rotta per il sorpasso.

I Citizen sono secondi a quota 10 punti, staccati di due lunghezze dall’Arsenal, ma sognano il sorpasso. Sabato dai mille volti per i campioni in carica che contro la bestia nera Crystal Palace hanno rimontato da 0-2 a 4-2 con la prima tripletta di Haaland.

I rossi garibaldini arrivano al City Of Manchester per la prima volta in Premier League, considerando che a metà anni ’90 i padroni di casa giocavano al mitico Main Road. Quattro punti per la truppa di Steve Cooper uscita sconfitta 2-0 dal match interno contro il Tottenham.

Il City ha rimontato due reti per la quarta volta in sei gare. Non solo, ma il mercoledì si annuncia come un giorno da record per gli “Sky Blues”.

Foden e soci hanno vinto le ultime 20 gare giocate di Mercoledì in Premier League e dovessero fare 21, ecco che saremmo davanti ad un altro record degli uomini di Guardiola.

Come detto le due formazioni non si affrontano in Premier League dalla stagione 1995-96 e il Nottingham è ancora imbattuto contro i campioni di Inghilterra, da quando il massimo campionato inglese ha cambiato nome: 2 vittorie e 3 pareggi.

Complessivamente il Forest, nelle ultime 73 trasferte nei vari campionati, non ha mai subito più di due reti, ma ha perso gli ultimi 7 match contro i campioni in carica della Premier League.

West Ham – Tottenham

Derby nel derby.

Esame importante per le due formazioni londinesi, con gli Hammers che hanno trovato il primo successo in campionato e si sono mossi finalmente in classifica. Tre punti e la voglia di cambiare marcia. Dall’altra parte gli Spurs continuano a macinare successi: gli uomini di Conte hanno vinto tre gare su quattro e mettono il sale sulla coda dell’Arsenal capolista.

118ma stracittadina e comanda nel bilancio il Tottenham con 54 vittorie. Il West Ham è fermo a 40 successi, con 23 pareggi a completare il quadro.

Avvio di stagione non facile per la truppa di David Moyes: in Europa Playoff per i gironi di Conference League che è stato superato senza problemi dagli Irons, mentre in campionato, sono arrivati tre KO di fila nei primi 270 minuti.

Il successo ottenuto in casa dell’Aston Villa ha messo fine a cinque gare di fila senza successi, considerando anche la scorsa stagione, con gli Hammers che oltre alle prime tre gare stagionali avevano perso pure l’ultima giornata del campionato precedente.

La rete di Pablo Fornals è anche la prima in questo campionato per i padroni di casa che hanno subito già 5 reti.

Tutta altra musica per la squadra di Antonio Conte: 9 gol fatti, 3 subiti e secondo Clean-Sheet di fila per i Bianchi del Nord di Londra.

Sempre più ad immagine e somiglianza del tecnico italiano, questo Tottenham che dai tempi di Pochettino non aveva una partenza così brillante in campionato.

Spurs che hanno vinto complessivamente gli ultimi due derby giocati, tra Premier League e Coppa di Lega, ma non espugnano il terreno dei rivali dal 2019. Le ultime due gare giocate a London Stadium hanno sempre visto uscire vincente la squadra di David Moyes.

Southampton – Chelsea

Trasferta insidiosa per i londinesi.

I blues cercano la seconda vittoria di fila, dopo aver steso 2-1 il Leicester nell’ultimo turno di campionato. 7 punti per gli uomini di Tuchel e vetta che dista 5 lunghezze.

I Saints hanno raccolto 4 punti nei primi 360 minuti di campionato, con 5 gol fatti 8 subiti. Ralph Hasenhüttl spera di evitare il secondo KO di fila al St. Mary e soprattutto di vincere il primo confronto casalingo contro i rivali dal 2013.

Un digiuno che dura da 10 anni per il Southampton, con 2 pareggi e ben 7 Ko. Vincere nel centenario del primo match contro i Blues sarebbe il massimo per una squadra che lo scorso anno è stata asfaltata davanti al pubblico amico per 6-0 da Mount e soci.

Per la seconda gara di fila il Chelsea ha chiuso in 10 uomini ed è un campanello d’allarme per una squadra che vive ancora di alti e bassi, come dimostra il 3-0 patito ad Elland Road contro il Leeds, appena 10 giorni fa.

Come detto, Blues imbattuti da 9 anni al St. Mary e nelle ultime 5 trasferte in questo stadio sono arrivate 4 vittorie e un pareggio.

Liverpool – Newcastle

Bis cercasi ad Anfield.

Quattro giorni dopo aver sommerso il Bournemouth per 9-0, i reds cercano la seconda vittoria di fila in campionato. Avvio non facile per la squadra di Klopp: due segni X iniziali e il KO in casa dello United, prima della reazione fragorosa.

I Magpies rivoluzionati dal mercato faraonico hanno un punto in più dei rivali e non hanno ancora mai perso. Il successo però manca dal primo turno e nelle tre giornate seguenti sono arrivati altrettanti segni X.

La squadra di Eddie Howe ha segnato 6 reti a fronte di 4 subite, ma non vince ad Anfield addirittura dal 16 aprile 1994: successo per 2-0 e 28 anni di digiuno assoluto.

Da quel momento sono stati giocati 27 match, con 22 successi del Liverpool e appena 5 pareggi. Una striscia infinita, complici anche gli anni nel Championship da parte dei bianconeri.

I padroni di casa, grazie alla giostra di reti segnate contro le Cherries, sono saliti a quota 13 gol fatti: almeno una marcatura per ogni singolo match giocato.

5 quelle al passivo, ma nella gara di sabato è arrivato il primo clean-shett per Allison e compagni.

Leicester – Manchester United

Vittorie per scuotersi.

Le Foxes stanno vivendo il momento più basso dal 2016, l’anno della vittoria del titolo in Premier Legue. Ultimi con un punto i padroni di casa, con tre sconfitte di fila che stanno minando classifica, rendimento, morale e anche la solidità della panchina di Brendan Rodgers.

Dall’altra parte arriva uno United che non è certo guarito di colpo, ma i Diavoli Rossi cercano la terza vittoria di fila per rilanciarsi: 6 punti e un mercato in grande fermento.

Erik ten Hag ha visto i suoi ragazzi tenere la porta inviolata per la prima volta in stagione: 4 gol fatti e 7 subiti per una squadra che deve trovare equilibrio difensivo.

Il Leicester ha segnato 6 reti in 4 gare, ma ha incassato ben 10 gol: seconda peggior difesa, dopo quella del Bournemouth.

Complessivamente il Manchester United non vince da 5 incroci contro i rivali: 2 pareggi e tre KO.

L’ultima vittoria dei diavoli rossi concerne la 38° giornata del campionato 2019-2020: successo per 2-0 al King Power Stadium in una sorta di spareggio per la quarta piazza.

Le altre gare dell’infrasettimanale di Premier

La quinta giornata, turno infrasettimanale, della Premier League si completa con altre 4 sfide. Vediamo nel dettaglio.

  • Fulham – Brighton: I Gabbiani di scena a Londra per continuare a sognare: 10 punti per la formazione di Potter ancora imbattuta. Quell’imbattibilità persa sabato scorso dai Cottagers che hanno iniziato con 5 punti nelle prime tre giornate. Ospiti che non hanno mai vinto in Premier sulle sponde del Tamigi.
  • Crystal Palace – Brentford: Derby di Londra, fra due squadre che cercano punti. Eagles che masticano ancora amaro per il 4-2 subito in rimonta in casa del City. Le Api, non vincono da due gare e con 5 punti hanno una lunghezza in più dei concittadini. In solo precedente in casa delle Aquile, con lo 0-0 della passata stagione.
  • Leeds – Everton: Whites che sono caduti per la prima volta sabato scorso e inseguono la terza vittoria di fila in casa: non accade dalla stagione 2008-09 in League One, mentre in Premier League l’ultima volta risale al 2001. 7 punti per i padroni di casa, rispetto ai Toffees fermi a quota 2 e ancora senza successi in campionato, ma imbattuti da 180 minuti.
  • Bournemouth – Wolves: Cherries ancora scombussolate, dopo il 9-0 patito ad Anfield. Tre punti e tre KO di fila per gli uomini di Scott Parker. I Lupi dal lato opposto sono alla ricerca del primo successo stagionale: in 360 minuti, due pareggi e due sconfitte per la banda di Bruno Lage.