Vai al contenuto

Si romperà la tradizione negativa di Antonio Conte in Champions, o i rossoneri ritroveranno i quarti di finale della massima competizione europea per club dopo 11 anni? Delle due l’una, come si suol dire. In tal senso, Tottenham-Milan di mercoledì sera assumerà contorni persino drammatici.

Tottenham-Milan: tutte le info utili

Quando e dove si gioca

Tottenham-Milan è in programma alle 21 di mercoledì 8 marzo, ospitato presso il Tottenham Hotspur Stadium, a Londra.

Dove vederla in TV e streaming

Il match sarà trasmesso in esclusiva da Amazon Prime Video. Sarà visibile tramite l’app disponibile su Smart tv, o su console di gioco (PlayStation, Xbox) oppure su Google Chromecast e Amazon Fire TV Stick.

L’arbitro della partita

Roberto Rosetti ha selezionato un team arbitrale a forti tinte transalpine, per questo Tottenham-Milan. L’arbitro designato è l’esperto francese Clément Turpin, coadiuvato dai connazionali Nicolas Danos e Benjamin Pages come assistenti, e da Jérémie Pignard in qualità di quarto ufficiale. Il VAR sarà lo spagnolo Alejandro Hernández, con il francese Willy Delajod come assistente.

Le probabili formazioni di Tottenham-Milan

Qui Tottenham

Metabolizzata la perdita di Bentancur, che se tutto va bene tornerà per l’inizio della prossima stagione, Antonio Conte arriva a questo match con la perdurante assenza anche del portiere Lloris. Quest’ultimo, però, in caso di passaggio del turno potrebbe rientrare per i quarti.

Antonio Conte, che in carriera ha raggiunto i quarti di finale soltanto al primo tentativo (con la Juventus nel 2012-2013, eliminato dal Bayern Monaco), ha diversi nodi da sciogliere. Al centro della difesa dovrebbe sistemarsi Clement Lenglet, vista anche la squalifica di Dier, mentre sulla sinistra del terzetto arretrato agirà Davies (più di Sanchez).

Sulla corsia destra di centrocampo Pedro Porro offre un po’ più di qualità rispetto a Emerson Royal, che però è in forma smagliante e contro il Milan dovrebbe toccare nuovamente a lui. In mezzo il tecnico salentino sarà felicissimo di ritrovare Hojbjerg, il factotum danese che tanto è mancato agli Spurs nella gara di andata, in cui era squalificato.

Ma forse il dubbio maggiore di Antonio Conte, e la sorpresa più grossa, dovrebbe arrivare dalla trequarti. A sinistra è probabile l’inserimento di Richarlison, mentre a destra il grande escluso potrebbe essere Son. Il sudcoreano è letteralmente irriconoscibile rispetto ai suoi standard e il suo posto potrebbe essere preso da Dejan Kulusevski. Il duello dell’ex Juve con Theo Hernandez potrebbe essere tra quelli decisivi, per il match e per la qualificazione.

  • Tottenham (3-4-2-1): Forster; Romero, Lenglet, Davies; Emerson Royal, Skipp, Hojbjerg, Perisic; Kulusevski, Richarlison; Kane. All. Conte

Qui Milan

Il club italiano più titolato in Champions League punta al ritorno tra le top 8 del torneo dopo 11 anni. Ritrovata la serenità con Maignan e anche con l’altro recupero a tempo pieno di Davide Calabria (forte la sua candidatura per la fascia destra), Stefano Pioli deve abbozzare e accettare l’impossibilità di schierare Brahim Diaz, la cui distorsione al ginocchio taglia fuori lo spagnolo dal match. Qualche apprensione anche per Olivier Giroud, che ha accusato sintomi influenzali e febbre, ma il francese vive per queste partite ed è difficile pensare che basti una febbriciattola per chiamarsi fuori.

Sulla trequarti il posto di Diaz sarà preso da Krunic, con alle spalle il collaudato duo Tonali-Bennacer. Confermato il terzetto difensivo delle ultime uscite.

  • Milan (3-4-2-1): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Calabria, Tonali, Bennacer, T. Hernandez; Krunic, Leao; Giroud. All. Pioli

Precedenti, statistiche e curiosità

Con il match di andata, sono diventati 5 i precedenti fra Tottenham e Milan. La differenza è che gli inglesi hanno perso l’imbattibilità.

Alcuni dati confortano le speranze rossonere, come quello relativo alla tradizione recente del Tottenham nelle gare casalinghe a eliminazione diretta, in Champions League. Gli Spurs ne hanno perso 4 delle ultime 6 comprese le ultime due. Una di queste era tuttavia ininfluente, perché si trattava del ritorno della semifinale 2018-2019 con l’Ajax, persa per 0-1 dopo aver vinto 2-3 in Olanda.

Il dato che però conforta più il Milan è un altro. Nella sua storia, il club rossonero ha affrontato per 21 volte un match di ritorno in gare a eliminazione diretta di Champions League (compresa anche la Coppa dei Campioni) dopo aver vinto la partita di andata, ma solo in 3 occasioni è stata eliminata (Feyenoord 1969, Deportivo La Coruna 2005, Barcellona 2012).

Altro dato interessante, seppur statisticamente non proprio robustissimo: il Tottenham è andato in svantaggio in 5 partite delle 7 disputate nella Champions League 2022/23. Se incrociamo questo dato con una certa difficoltà recente a segnare (perso 1-0 le ultime due con Sheffield United e Wolverhampton), qualche aspetto positivo per il Milan è possibile riscontrarlo.

Le possibili chiavi della partita

Guardando alla carta recente, il Tottenham non ha solo perso qualche gara di troppo, ma ha mostrato una certa difficoltà a trovare la rete e in particolare nel primo tempo. L’ultimo gol segnato nella prima frazione di gioco è datato 11 febbraio, ovvero lo 0-1 siglato dal povero Rodrigo Bentancur prima di rompersi il crociato, in un match poi terminato 4-1 per il Leicester.

Inevitabilmente legato a questa difficoltà c’è quella di Harry Kane, che in questa Champions ha segnato la miseria di 1 gol in 7 partite, ma al Tottenham Hotspur Stadium ne ha segnato 6 nelle ultime 6 gare casalinghe della massima competizione UEFA. Starà dunque al Milan riuscire a stanarlo e impedirgli di arretrare qualche metro per trovare palle giocabili.

E poi il già citato – ancorché solo possibile – duello sulla fascia sinistra del Milan, tra Kulusevski e Theo. Il francese è uno di quelli che più stanno giovando del nuovo modulo milanista, anche perché gli permette di posizionarsi leggermente più avanti, con meno campo da coprire e qualche compito difensivo in meno. In ragione di ciò, la disputa con lo svedese ex Juve sulla proprietà del territorio potrebbe risultare decisiva per gli equilibri del match.