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Sta per partire la 12ª giornata di campionato, un turno piuttosto particolare che arriva dopo la scorpacciata europea che ha visto sorridere Inter, Napoli e Milan ma che ci ha privato della quarta squadra impegnata in Champions, la Juventus di Allegri.

Non ha “problemi” di coppe europee e turni infrasettimanali il Torino di Juric che attende i Campioni d’Italia del Milan, che arriverà allo Stadio Olimpico Grande Torino, forte di un recente periodo durante il quale le vittorie sono arrivate copiose.

Torino-Milan: le info utili

Quando si gioca?

Torino-Milan è prevista per domenica 30 Ottobre alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico Grande Torino.

Dove vederla?

La partita sarà visibile sull’app DAZN.

L’arbitro di Torino-Milan

L’arbitro della partita sarà il Signor Rosario Abisso, della sezione di Palermo.

Le probabili formazioni di Torino-Milan

Juric ha un dolcissimo dubbio da qui al fischio iniziale della partita contro i rossoneri: i protagonisti dell’attacco. Nella sorprendente e vittoriosa partita del Friuli contro l’Udinese, Pellegri è andato in gol, giocando una partita molto positiva in chiave offensiva e questo potrebbe mettere in subbuglio le gerarchie del reparto d’attacco dei granata.

Potrebbe farne le spese Sanabria, ma la rosa è quasi tutta a disposizione, visto che l’unico out dovrebbe essere Aina.

In casa Milan le buone notizie continuano ad arrivare, in virtù della vittoria chiave per il passaggio Champions ottenuta non più che tre giorni fa contro la Dinamo Zagabria e del reintegro in pianta stabile di alcuni giocatori infortunati. Potrebbe non farcela Diaz, al quale sarà preferito il belga De Ketelaere. Ancora out Maignan, spazio a Tatarusanu.

Queste le due probabili formazioni.

  • Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Buongiorno, Schuurs, Rodriguez; Vojvoda, Lukic, Ricci, Lazaro; Vlasic, Miranchuk; Pellegri
  • Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali; Messias, De Ketelaere, Leao; Giroud

I precedenti di Torino-Milan

Sono ben 152 le partite giocate in Serie dalle due squadre l’una contro l’altra, a testimonianza di una lunga rivalità che le due compagini hanno posto in essere, fatta anche di grandi sfide per il titolo. Di questi scontri il Torino ha portato a casa 33 volte il risultato pieno, a fronte delle 63 vittorie dei rossoneri e dei 56 pareggi.

Restringendo il campo alle sfide giocatesi in casa del Torino, il bilancio sorride ai granata, che hanno messo le mani sulla vittoria in 22 occasioni, contro le 18 del “Diavolo” e i 36 pareggi.

Per quanto riguarda le reti realizzate, il Milan ha messo a segno nelle sfide precedenti, un totale di 235 gol, contro i 145 degli avversari di domenica sera, mentre a Torino il divario si assottiglia, alla luce dei 103 gol realizzati dai rossoneri contro i 94 dei granata.

Nelle ultime 11 sfide di Serie A tra Torino e Milan in casa dei granata, si sono verificati ben sette pareggi (due vittorie per parte completano il bilancio), incluso quello nell’ultimo confronto in ordine di tempo, lo 0-0 ad aprile. Dal 2006/07 ad oggi, quella rossonera è la formazione contro cui il Torino ha pareggiato più volte in casa nel massimo torneo.

Torino-Milan: statistiche a confronto

Dando uno sguardo alla classifica di Serie A, il Milan appare squadra piuttosto equilibrata che ha raccolto fin qui 26 punti, anche frutto delle ultime 4 vittorie, quelle con Empoli, Juventus, Verona e Monza, arrivate dopo la sconfitta contro il Napoli a San Siro. I rossoneri hanno fin qui realizzato 24 reti, secondo miglior attacco dopo quello della capolista Napoli e subito 11 gol, sesta miglior difesa del torneo, dopo Lazio, 5, Juventus, 7, Atalanta 8, Napoli 9 e Roma 10.  

Il Milan è la squadra che ha segnato più gol su azione in questa Serie A, 21, ma, al tempo stesso – escludendo i rigori – solo il Torino (zero) ha segnato meno reti su palla inattiva dei rossoneri, una sola, finora in Serie A.

Dall’altra parte il Torino ha il problema atavico del gol, alla luce dei 10 gol realizzati, il peggior dato tra le prime 10 in classifica, inferiore anche al numero di reti realizzate da alcune squadre della parte bassa della classifica. 

Nessuna squadra tira di più da fuori area rispetto al Milan in questa Serie A (67 conclusioni), mentre il Torino ne ha tentate 48 da fuori: quella granata, però, è l’unica squadra a non aver ancora segnato un gol dalla distanza nel campionato in corso.

Quale partita attendersi?

La superiorità tecnica del Milan non è certo cosa che scopriamo noi in questo articolo, ma non sono pochi gli spunti a cui dare una certa importanza per provare a capire che tipo di partita sarà.

I granata hanno necessità di mettere in cascina quel fieno che fino ad ora è arrivato in modeste quantità, alla luce di una classifica deficitaria che, solo nel turno passato ha goduto di una importante vittoria dopo le sconfitte con Sassuolo, Napoli e Juventus nel derby, intervallate dal pareggio casalingo contro l’Empoli. I tre punti arrivati ai danni dell’Udinese, possono cambiare la stagione dei granata, proprio in virtù delle prove di alcuni dei giocatori utilizzati meno da Juric, il già citato Pellegri in primis. 

Lato Milan massima attenzione dovrà essere posta dopo la splendida partita di Champions e le 4 vittorie consecutive in campionato, anche e soprattutto sfruttando lo stato di grazia di alcuni dei suoi giocatori tornati agli ottimi livelli della passata stagione, Leao, Theo Hernandez e Tomori su tutti. 

Pioli punterà sugli strappi offensivi del terzino sinistro, coadiuvati dagli accentramenti del portoghese che sono diventati una sorta di lietmotif di questa stagione, in attesa del rientro di giocatori chiave dello schieramento rossonero, come Maignan e Calabria.  

Per fare male a questo Milan, Juric dovrà predisporre una partita accorta ed esente da sbavature, ma, come già accennato in precedenza, sarà l’attacco a dover sobbarcarsi il lavoro sporco, per dare una mano al reparto difensivo fin dalla costruzione della manovra da parte del duo rossonero in mediana, Tonali-Bennacer, splendidi interpreti di inserimenti dalle retrovie che mettono spesso in difficoltà le retroguardie avversarie.