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Il sipario sta per calare sulla stagione, ma le emozioni non smettono di fluire. A tre giornate dalla fine, la Serie A resta un concentrato di tensione, ribaltoni e colpi di scena: il Napoli mantiene il +3 sull’Inter, Roma e Lazio raggiungono la Juventus nella corsa Champions, mentre in coda il margine d’errore è ormai azzerato per chi sogna la salvezza.

Nel 35° turno, pochi strappi ma tante conferme: le big reggono la pressione, i singoli si esaltano nei momenti cruciali. Ecco chi ha brillato più di tutti nel weekend.

Svilar (Roma)

Un’altra prova da incorniciare. Contro la Fiorentina salva il risultato in almeno tre occasioni e dimostra, ancora una volta, una maturità fuori dal comune. La sua stagione è da protagonista assoluto.

Zortea (Cagliari)

Sesto gol stagionale, altro inserimento da manuale. Una costante positiva per i sardi anche nei momenti difficili: dinamismo, precisione e quella fame da categoria superiore che non si allena.

Mancini (Roma)

Il solito gladiatore giallorosso. A Firenze prende per mano la difesa, tiene a bada Kean e spinge con autorità. Sempre più leader, anche quando il gioco si fa duro.

Lucumí (Bologna)

Neutralizza Kolo Muani con una prestazione sontuosa. Anticipi, letture pulite e strapotere fisico: nella stagione del Bologna che sogna l’Europa, Lucumí è un pilastro.

Kamara (Udinese)

Puntuale, ordinato, efficace. Firma l’assist su corner che vale punti salvezza. Prestazione solida in una gara delicatissima per i friulani.

Thuram (Juventus)

Segna dopo appena 9 minuti, ma il suo vero contributo è nel dominio fisico e tecnico a centrocampo. Il Bologna fatica a contenere le sue accelerazioni. Sempre più protagonista nella Juve di Tudor.

Asllani (Inter)

Chiamato a sostituire Calhanoglu, non trema: gestisce i tempi e realizza con freddezza il rigore che regala i tre punti ai nerazzurri. Prezioso e affidabile.

Strefezza (Como)

Letale dalla panchina: entra e colpisce, come già accaduto nella giornata precedente. Due presenze, sei punti: Fabregas sorride con un’arma in più nel motore.

De Ketelaere (Atalanta)

Doppietta in 10 minuti contro il Monza e finalmente quel Charles che tutti aspettavano è tornato. Elegante e concreto: prestazione che può segnare la sua stagione.

Leao (Milan)

Escluso inizialmente, entra e cambia il match. Segna con un pizzico di fortuna il pari e spacca la difesa del Genoa nell’azione del vantaggio. Imprevedibile, decisivo, devastante.

Raspadori (Napoli)

Altro gol pesante, l’ennesimo. La sua punizione al Via del Mare è un colpo da biliardo che può valere lo scudetto. Non sempre titolare, ma sempre decisivo: l’uomo dei momenti che contano.