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Negli ultimi giorni è tornato a far parlare di sé l’imprenditore finlandese Thomas Zilliacus, che ancora una volta ha pubblicamente espresso il suo interesse nell’acquisizione dell’Inter.

Interesse che questa volta è stato quantificato in maniera abbastanza precisa: si parla di 2,5 miliardi di dollari (oltre 2,3 miliardi di euro) a disposizione della società XXI Century Capital, che fa capo a Zilliacus, pronta a formulare un’offerta amichevole per l’Inter.

Ma chi è questo investitore finlandese e quanto di concreto c’è nell’ipotesi di un passaggio di proprietà della società nerazzurra?

Chi è Zilliacus, il finlandese che vuole l’Inter

Nato nel 1956 ad Helsinki e attualmente residente a Singapore, Thomas Zilliacus è stato per anni il responsabile globale delle comunicazioni aziendali di Nokia, storica azienda finlandese nel campo delle telecomunicazioni, arrivando ad essere nominato poi capo regionale dell’Asia-Pacifico e CEO di Nokia SouthEast Asia.

Nel 1993 si dimette e fonda Asia-Pacific Strategic Alliances Group e Mobile Future Works, due società dal valore complessivo di 3 miliardi di dollari che si occupano di immobiliare, telecomunicazioni e sport.

Zilliacus è sempre stato infatti un grande appassionato di calcio, tanto che nel corso dei suoi percorso di studi si prese un semestre sabbatico durante il quale frequentò l’accademia calcio del Fluminense, a Rio de Janeiro. Dal 1982 al 1986 è stato anche presidente dell’HJK di Helsinki, mentre dopo il suo trasferimento a Singapore ha allenato la squadra del Geylang International dal 1989 al 1995.

Nel 2014 fonda quindi YuuZoo Corporation, di cui è stato presidente e amministratore delegato fino al 2015 e presidente esecutivo fino al 2018, per poi fondare la società di investimento XXI Century Capital, attraverso la quale sta raccogliendo i fondi per tentare la scalata all’Inter.

Tra le sue altre attività, si segnala anche la fondazione di novaM (acronimo di Nordic Values Media), un cartello che si propone di cambiare l’ambiente dei social media, sempre più dominato dall’incitamento all’odio e dalla propaganda, promuovendo i “valori nordici” di rispetto, uguaglianza, dignità, diversità, democrazia e verità.

Zhang è pronto a cedere l’Inter a Zilliacus?

Zilliacus ha dichiarato da tempo di essere interessato all’Inter, in modo diretto ma anche indiretto, come quando ha suggerito anche allo sceicco Al-Thani, reduce dal fallimento della trattativa per acquisire il Manchester United, di unire le forze per acquistare un “top club italiano” e renderlo il migliore al mondo.

Peraltro lo stesso Zilliacus, attraverso XXI Century Capital, aveva dimostrato interesse per il Manchester United, salvo poi ritirarsi una volta che la valutazione aveva raggiunto i 6 miliardi di dollari, dichiarando (il giorno prima della finale di Champions League tra Manchester City ed Inter) che “XXI Century Football Capital ritiene che il prezzo del Manchester United abbia raggiunto livelli in cui gli investimenti non hanno più senso. Abbiamo quindi rivolto la nostra attenzione ad altri club. Ultimamente il mio nome è stato accostato all’Inter. È un grande club con una storia fantastica. Il proprietario ha tuttavia dichiarato che il club non è in vendita.

Steven Zhang infatti non ha assolutamente intenzione di vendere la squadra nerazzurra: dopo le traversie economiche del gruppo di famiglia Suning e il radicale cambio di politica della Cina riguardo gli investimenti nel calcio avvenuto a cavallo della pandemia globale di Covid-19, Zhang è dovuto ricorrere ad un corposo prestito dal fondo di investimento Oaktree.

La Grand Tower Sarl, la holding lussemburghese attraverso cui Steven Zhang controlla l’Inter, deve fare fronte ad una scadenza a maggio 2024 di 275 milioni di euro da restituire ad Oaktree, cifra lievitata a circa 350 milioni contando gli interessi.

Il fondo di investimento ha già dichiarato di non essere interessato ad assumere il controllo diretto del club (come accaduto nel caso del Milan) in caso di insolvenza di Zhang, il quale comunque si è già attivato attraverso attraverso due advisor (Goldman Sachs e Raine Group) per riuscire ad ottenere un rifinanziamento del debito a condizioni più favorevoli dell’attuale tasso di interesse del 12% applicato da Oaktree. La chiusura di bilancio dell’ultimo esercizio nerazzurro, con le perdite ridotte di 55 milioni, è un segnale che ha riacceso la fiducia nella tenuta della società interista.

Zhang non sarebbe intenzionato a cedere la maggioranza della società nerazzurra, che valuta non meno di 1,3 miliardi di euro

Quanto è affidabile l’offerta di Zilliacus?

Al momento quindi Thomas Zilliacus sembrerebbe in grado di poter entrare nella società, magari inizialmente lasciando anche il controllo a Zhang ma forte di una copertura economica in grado di fargli assumere il pieno controllo in caso di difficoltà del partner cinese.

Certo, il fatto che operi attraverso proclami così plateali sui social e che nessuno sappia di preciso chi siano e da dove arrivino questi nuovi partner che hanno fatto confluire questi fantomatici 2,5 miliardi di dollari all’interno di XXI Century Capital non aiutano la credibilità dell’operazione.

Zilliacus parla di acquistare giocatori del calibro di Haaland e Mbappé, e già una sparata del genere lo rende un po’ meno credibile. Poi specifica che non offrirà 2,5 miliardi a Zhang, ma che ha a disposizione questi soldi da investire (ma non specificatamente nell’Inter, parla di “settori seguiti”). Si dice disponibile ad entrare anche come socio di minoranza con il 30%, ma anche con il 60%. Sembra tutto ancora molto nebuloso e generalmente è difficile che gli investitori seri si espongano così apertamente. Staremo a vedere come si evolve la situazione.