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In attesa del Monday Night tra Lazio e Udinese che chiuderà la 28esima giornata, Fiorentina e Roma pareggiano 2 a 2 in una partita ricca di emozioni, da una parte e dall’altra. I viola si portano avanti due volte con i gol di Ranieri e Mandragora, i giallorossi rispondono con Aouar e Llorente, che firma il pareggio all’ultimo secondo.

Rimpianti enormi per la Fiorentina, dunque, complice il rigore sbagliato da capitan Biraghi sul momentaneo risultato di 2 a 1 per i viola. Roma che sale a 48 punti in classifica, accorciando a meno tre dal Bologna, la Fiorentina, invece, si porta a un solo punto di distanza dal Napoli, quota 43, nella lotta per il settimo posto. 

Nella prossima giornata i ragazzi di Italiano saranno di scena in trasferta a Bergamo contro l’Atalanta, domenica 17 marzo alle 18. Nella stessa giornata, e con identico orario di inizio, la Roma ritrova il pubblico amico dell’Olimpico inseguendo il sogno Champions più vivo che mai, contro un Sassuolo reduce da una vittoria fondamentale in chiave salvezza.

Il match in breve

La Fiorentina inizia la partita con grinta, mettendo subito sotto pressione la difesa della Roma. Infatti, è Mancini il primo ad andare in difficoltà, prendendo un ammonizione nei primi minuti di gioco che condizionerà la sua “breve” partita. La pressione viola è inarrestabile e al 18esimo arriva il gol del vantaggio. Da calcio d’angolo Gonzalez prolunga la traiettoria e Ranieri è libero di incornare da due passi firmando l’1 a 0. La Fiorentina non si ferma andando ripetutamente vicini al raddoppio. L’ex Belotti viene prima murato da Svilar e poi da Paredes, che respinge il colpo di testa del gallo sulla linea.

Nella seconda frazione di gioco i giallorossi cambiano pelle e propongono un altro calcio. Serve una super parata di Terracciano per negare il pareggio a Cristante. A trovarlo, invece, è Aouar che, al 58esimo, conclude a rete con un colpo di testa una grande azione iniziata da Dybala, passata per El Shaarawy e assistita da Angelino. Ma come una legge non scritta, nel momento migliore della Roma ecco che arriva il raddoppio della Fiorentina al 68esimo con Mandragora, che raccoglie il colpo di testa di Belotti dopo un cross dalla fascia sinistra di Biraghi. La Roma prova a reagire ma dieci minuti dopo si ritrova spalle al muro e a salvarla è ancora l’estremo difensore, Svilar. Infatti, neutralizza il rigore a Biraghi lasciando il match ancora aperto. L’assalto finale dei giallorossi da i frutti sperati in extremis. Cross di Pellegrini, sponda di Ndicka e Llorente azzecca il destro spedendo il pallone all’incrocio firmando il 2 a 2.

Svilar, l’eroe silenzioso

Ieri, nel momento decisivo della partita, ha avuto il merito di tenere in partita una Roma ferita, parando il suo terzo rigore da quando è in giallorosso. Ipnotizza Biraghi ed indovina l’angolo, su un penalty mal calciato dal capitano della Fiorentina. Permette alla Roma di portare a casa un punto preziosissimo per la corsa Champions.

Le origini

Svilar è nato ad Anversa nel 1999. Belga ma possiede anche il passaporto serbo. Infatti, si guadagna subito la convocazione in Nazionale dove fa tutta la trafila, dall’under 15 fino all’under 21, salvo poi scegliere la Serbia. In Belgio viene paragonato spesso a Thibaut Courtois.

La sua formazione calcistica è arrivata principalmente nel settore giovanile dell’Anderlecht, senza però mai esordire in prima squadra. Il salto di qualità, tra i professionisti, avviene con la chiamata del Benfica, prima con la squadra B e poi con quella A, dove esordirà anche in Champions League. Infatti, a 18 anni e 52 giorni diventa il più giovane estremo difensore a esordire nella massima competizione europea per club, strappando il record a un certo Iker Casillas.

La Roma lo ingaggia nell’estate 2022 ma con l’intenzione di avere un vice Rui Patricio. Svilar, invece, è stato paziente nell’attendere la sua occasione e l’ha sfruttata nel migliore dei modi.

Il salto di qualità

È vero, forse è troppo presto per parlare, ma alle spalle già iniziano ad esserci prestazioni positive e, soprattutto, convincenti. In poche settimane ha conquistato la fiducia di Daniele De Rossi e si è preso la titolarità tra i pali della Roma, sostituendo un veterano come Rui Patricio. L’exploit di Mile Svilar è sicuramente merito dell’intuizione dell’allenatore ma soprattutto del ragazzo, decisivo nelle gare di campionato, dando una grande sicurezza al reparto, e nei rigori contro il Feyenoord per passare il turno di Europa League. Sta ripagando non solo la fiducia di De Rossi ma anche quella del popolo giallorosso, privi di un grande portiere ormai dai tempi di Szczęsny e Allison.