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Il ritmo frenetico di questo periodo, riporta subito in campo la Serie A con una sesta giornata che si preannuncia davvero molto interessante. L’Inter lanciatissima in vetta alla classifica, la debacle della Juventus in cerca di riscatto contro un Lecce da zona Champions, le inseguitrici in trasferta a caccia di punti. Sono questi alcuni dei temi di questo turno di gara infrasettimanale, dominato probabilmente anche dalla necessità di gestire al meglio le energie (con qualche turn over in vista).

Calendario 6° Giornata Serie A

Per l’Inter capolista che ha allungato a tre i punti di distacco dal Milan, c’è una partita in casa contro il Sassuolo ricca di insidie. Comunque forse più agevole rispetto alle trasferte che impegneranno le inseguitrici: il Milan in volo verso Cagliari, l’Atalanta di scena a Verona e la Fiorentina impegnata contro il Frosinone.

Per la Juventus invece, c’è la sorpresa Lecce da affrontare allo Stadium, con i salenti incredibilmente avanti in classifica di un punto e ancora imbattuti in questa stagione. Prova del nove anche per il Napoli di Garcia, che ora davvero non può più sbagliare contro l’Udinese, dopo due punti raccolti in tre partite.

Complicata la sfida tra Lazio e Torino, mentre anche il Bologna affronterà una trasferta difficile in Brianza contro un Monza in crescita. A chiudere il quadro, una sfida salvezza tra Empoli (ancora a secco di punti e di gol) e Salernitana, oltre alla Roma che scenderà in campo a Marassi contro il Genoa.

Dove vedere le partite

DataOraCasaOspiteTVStreaming
26/09/2320:45JUVENTUSLECCEDAZNDAZN
27/09/2318:30CAGLIARIMILANSKY/DAZNSKYGO/NOWTV/DAZN
27/09/2318:30EMPOLISALERNITANADAZNDAZN
27/09/2318:30VERONAATALANTADAZNDAZN
27/09/2320:45INTERSASSUOLODAZNDAZN
27/09/2320:45LAZIOTORINOSKY/DAZNSKYGO/NOWTV/DAZN
27/09/2320:45NAPOLIUDINESEDAZNDAZN
28/09/2318:30FROSINONEFIORENTINASKY/DAZNSKYGO/NOWTV/DAZN
28/09/2318:30MONZABOLOGNADAZNDAZN
28/09/2320:45GENOAROMADAZNDAZN

I temi principali della giornata

Anche in assenza di scontri tra “big”, non mancano certo spunti interessanti in questa sesta giornata di Serie A.

  1. Dominio neroazzurro quasi da record

Uno dei temi di oggi è certamente il dominio del’Inter in questo avvio di stagione: cinque partite, altrettante vittorie. Per i neroazzurri non è una novità assoluta, visto che erano partiti a razzo in questa maniera altre tre volte: una con Antonio Conte, una con Roberto Mancini e una con Helenio Herrera.

Tralasciando gli scongiuri dei tifosi interisti (in nessuna di quelle tre occasioni infatti, la squadra riuscì poi a vincere lo scudetto), resta che Inzaghi almeno quest’anno sembra non voler perdere punti soprattutto contro le “piccole”, difetto che nelle stagioni scorse aveva spesso frenato il ritmo e la classifica.

Certo ora nel mirino ci sono le 7 vittorie di fila in avvio fatte da Helenio Herrera nel 1967, ma soprattutto, c’è il continuare con questo passo vincendo (anche a fatica, come ad Empoli) queste partite più sporche. Il Sassuolo è avvisato.

  1. Altalena Juventus

Dalla prima giornata a oggi, non è passato turno senza che le opinioni sui bianco neri non si siano completamente ribaltate. Da scudetto dopo la convincente vittoria di Udine, poi senza idee e gioco dopo il pareggio agguantato in extremis (tra le polemiche) contro il Bologna, poi ancora unica degna rivale per lo scudetto dopo le vittorie contro Empoli e Lazio.

E infine, squadra allo sbando dopo la debacle di Sassuolo (4-2 e collezione di errori che vanno dalla papera di Szczesny che vale il vantaggio emiliano, fino all’assurdo autogol di Gatti a porta vuota). Allegri insomma, offre il meglio e il peggio dei suoi di partita in partita.

Questa però, ha una valenza troppo importante. C’è da riprendersi dopo lo shock contro il Sassuolo e c’è da dimostrare davvero che la Juve può competere per i primi posti. Contro un Lecce che arriva invece da cinque partite senza sconfitte, con tre vittorie e un punto in più proprio dei bianco neri.

  1. Napoli, ultima spiaggia

Con lo scudetto al petto, l’euforia dell’anno passato sembra ormai andata. Lo si vede non solo dall’umore nero dei tifosi dopo questo avvio che ha portato appena due punti nelle ultime tre partite, ma anche se non soprattutto dall’atteggiamento di alcuni giocatori in campo.

Lo aveva mostrato Kvaratskhelia lamentandosi della sostituzione (nella scorsa come in questa), ma lo ha sottolineato ancora di più Osimhen, infuriato alla sua prematura uscita contro il Bologna, che si permette addirittura di consigliare a Garcia il modulo da utilizzare con lui in campo.

Qualche problema quindi c’è per forza, anche se oltre a Garcia, non si può negare che prima di tutto siano proprio i suoi due giocatori di maggior prestigio a dover fare qualcosa di più (non sbagliare i rigori per Osimhen, non intestardirsi con la palla per il georgiano).

  1. Record negativo: l’Empoli nella storia

Non che ci sia molto da festeggiare per i toscani, ma volenti o nolenti il loro nome è stato scritto nella storia della Serie A. Purtroppo non è un pregio, quello di essere arrivati alla quinta giornata senza aver raccolto nemmeno un punto e soprattutto senza aver segnato nemmeno un gol.

In effetti, non c’era mai riuscito nessuno. Per fortuna di Andreazzoli, subentrato a Zanetti contro l’Inter, davanti non è che stiano correndo e la zona salvezza è ancora a solo tre punti. L’occasione contro la Salernitana è però un bivio cruciale.

FOCUS ON: Genoa vs Roma

Non un grande avvio per nessuna delle due squadre, divise da appena un punto in classifica al momento con appena una vittoria a testa. Per il Genoa è arrivata contro la Lazio, per la Roma quella roboante contro l’Empoli (sette a zero).

La goleada contro i toscani, ha fatto sì che la squadra di Mourinho vanti ora il secondo attacco del campionato, non a caso sbloccato proprio nel momento in cui sono riusciti a giocare insieme Lukaku e Dybala. Resta invece qualche problema in difesa, soprattutto ora che dovrà fare a meno contemporaneamente sia di Kumbulla che di Smalling.

Il genoa ha trovato il suo bomber, Retegui, ma sembra in effetti troppo dipendente dalle sue giocate in attacco, visto che a parte i suoi due gol, gli altri due sono arrivati da difensori.

  • Scontri diretti: una grande classica della massima serie, disputata qualcosa come 110 volte. La Roma è in vantaggio in generale (53 vittorie contro 32), ma soprattutto nell’ultimo periodo, in cui è rimasta imbattuta per 16 scontri consecutivi (12 vinte e 4 pari), segnando sempre almeno un gol, tranne proprio nell’ultima.
  • Curiosità: con cinque punti all’attivo, la Roma è alla sua peggior partenza in campionato in questo secolo, come solo altre tre volte aveva fatto (nel 2004, 2010 e 2018).
  • Occhio a: Paulo Dybala, che ha sempre il Genoa nel mirino, come sua seconda vittima preferita in Serie A, grazie a 9 reti messe a segno in 13 sfide giocate.