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La stagione calcistica italiana del 1997-1998 non si è esaurita nell’epico episodio Iuliano-Ronaldo, ma ha regalato più episodi memorabili durante l’intero svolgersi del campionato.

Non si trattò soltanto di un singolo momento, seppur icastico e di spartiacque, ma della complessa narrazione di un anno ricco di emozioni e storie.

Una stagione ricca di campioni e polemiche

In particolare, quel campionato vide il sorgere e l’affermazione di due protagonisti sorprendenti: Filippo Inzaghi, il cui mix con Alessandro Del Piero lasciò il segno, e il fenomeno Ronaldo, il cui trasferimento dall’esperienza catalana all’Inter acuì l’attenzione generale del calcio mondiale sulla Serie A.

Il percorso della Juventus verso il trionfo in serie A in quell’anno si spiegava in parte come prologo al prossimo mondiale in Francia, con molti giocatori impegnati a giocarsi il tutto per tutto. L’Inter, per parte sua, affrontava il campionato con entusiasmo, conquistando la vetta immediatamente con un incipit da sogno, dovuto in buona misura all’esordio fulminante di Recoba.

Anche se lo stile di gioco dell’Inter non appariva sempre convincente, la formazione guidata da Simoni mantenne la prima posizione durante i mesi autunnali grazie anche ai lampi dei propri attaccanti. Con l’avanzare della stagione, però, fu la Juventus a emergere come principale antagonista, recuperando posizioni fino a consacrarsi campione d’inverno.

Testa a testa, ma con qualche pretendente al trono

Il panorama competitivo si arricchì con la crescita dell’Udinese: il club friulano, sotto la guida di Zaccheroni, emerse con un gioco offensivo che lasciò il segno, grazie a un 3-4-3 innovativo e sbarazzino.

Ma la formazione friulana fu solo l’ultima delle pretendenti al trono ad uscire: prima di lei era stata la Lazio di Eriksson a prendersi la scena, duellando con le regine del campionato fino allo scontro diretto dell’Olimpico contro la Juve.

Anche qui un mare di polemiche per un mancato rigore alla Lazio, in una gara decisa dal gol in mischia di Pippo Inzaghi. Dal quel momento la Lazio si sgonfiò letteralmente, arrivando anche ad uscire dalle posizioni di testa in campionato e salvando la stagione con la vittoria della Coppa Italia.

Il confronto finale

Juve e Inter quindi punto a punto. La solidità bianconera opposta al talento estemporaneo dei nerazzurri.

Le due formazioni arrivano allo showdown definitivo separate da un solo punto. Juventus avanti e Inter che sogna il sorpasso al “Delle Alpi”

Il confronto torinese del 26 aprile divenne storico: un rapido attacco della Juventus nel primo tempo portò al gol di Del Piero che stabilì anche il risultato finale di 1-0 per i bianconeri.

Tutti però ricordano il match per il contrasto fra Iuliano e Ronaldo in area di rigore, senza che l’arbitro Ceccarini di Livorno, ritenesse di assegnare il penalty. Il susseguirsi di polemiche acute su questo episodio fu palpabile, influenzando il finale di stagione. Si arrivò anche alla rissa in parlamento parlando di questo episodio.

Malgrado alcuni inciampi, compreso un pareggio sorprendente contro il Vicenza, la Juventus riuscì a mantenere il suo vantaggio e, grazie a un Inzaghi in stato di grazia contro il Bologna, a sigillare il suo 25° scudetto.

Parallelamente, l’impressionante percorso dell’Udinese la portò a un terzo posto storico: Zaccheroni orchestrò una squadra competitiva che affascinò l’intero panorama calcistico, e Bierhoff si consacrò capocannoniere con 27 reti fondamentali.